Vaccini per persone senza dimora a Palermo: la richiesta all’Asp

L’assessore alla Cittadinanza solidale, Giuseppe Mattina – d’intesa con il sindaco, Leoluca Orlando – ha scritto ieri al Direttore Generale dell’ASP di Palermo, Daniela Faraoni, ed al Commissario straordinario per l’emergenza Covid in Provincia di Palermo, Renato Costa, per richiedere la vaccinazione persone senza dimora presenti nella città di Palermo.

Per il sindaco “sarebbe un ulteriore segno di attenzione per le persone fragili della nostra città nella costruzione di una visione di città che non lascia nessuno indietro”.

“Nell’ambito delle iniziative intraprese da quest’amministrazione comunale per la tutela delle persone fragili e con grave rischio legato al contagio da Covid-19 – si legge nella missiva dell’assessore – vorremmo attivare le procedure per somministrare il vaccino alle persone senza dimora che vivono nella nostra città.

Si tratta di circa 750 persone che vivono o nei centri di accoglienza predisposti dal comune, o gestiti da enti senza scopo di lucro o che vivono per strada.

Nello specifico:

– Poli notturni e diurni n. 4 per circa 150 persone complessivamente;
– Dormitori n. 5 per circa 150 persone;
– Strutture della Missione Speranza e Carità n. 4 per circa 350 persone;
– Persone assistite dalle Unità di Strada per circa 150 persone”.

“Persone – spiega Mattina – particolarmente fragili e molto spesso portatrici di patologie croniche.  Vi chiediamo, d’intesa con il Sindaco, di poter collaborare al fine di poter immunizzare una fascia di popolazione fragile, sicuramente a rischio contagio, che altrimenti arriverebbe difficilmente alla vaccinazione”.

Viene anche sottolineato che alcuni Enti ed Associazioni di volontariato sarebbero disponibili a collaborare con propri medici e personale volontario in un’ottica di sussidiarietà e collaborazione.

La nota si conclude con la rassicurazione che “si rimane a completa disposizione per il supporto di natura logistica, per la predisposizione degli elenchi, le prenotazioni e il supporto di assistenti sociali ed educatori”.

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