Vaccini in Sicilia, è allarme per i ritardi: a rischio i richiami

Non si nasconde più la preoccupazione per la riduzione nella consegna dei vaccini da parte di Pfizer.

In Sicilia il presidente della Regione ieri ha lanciato l’allarme, e si è detto preoccupato che le mancate consegne possano portare a una interruzione dei richiami.

I ritardi nelle consegne annunciati dalla Pfizer provocheranno come minimo un allungamento del calendario di vaccinazioni: lo slittamento di almeno due settimane dell’inizio della campagna di vaccinazione per gli over 80 e dei 400mila pazienti oncologici, ematologici e cardiologici.

L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, ha comunicato che il ritmo delle nuove vaccinazioni scenderà dalle 8/10 mila a non più di mille. Si era appena iniziato a vaccinare gli over 80 nelle Rsa e il programma è stato quasi bloccato.

Il contatore delle vaccinazioni in Sicilia è fermo a ieri con 94.716 dosi somministrate su 132.035 consegnate, pari al 71,7%. Le 37 mila dosi arrivate ieri saranno considerate scorte per garantire la seconda dose anche in caso di ritardo nell’invio delle quote settimanali da parte della Pfizer.

Il commissario Domenico Arcuri annuncia che la prossima settimana “non solo non verranno consegnate in Italia le dosi che sono state unilateralmente e senza preavviso non consegnate in questa settimana, pari al 29%, ma ci sarà una pur lieve ulteriore riduzione delle consegne”.

Il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, annuncia “azioni legali concordate” nei confronti di Pfizer per il taglio e il ritardo nella consegna delle dosi dei vaccini, e chiede alle Regioni “un accordo di solidarietà per garantire i richiami a tutti”.

Intanto, dopo Arcuri, anche il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini ha criticato le decisioni di Pfizer. “E’ un ritardo molto preoccupante” anche perché “è stato comunicato tutto all’ultimo minuto”. Magrini sottolinea comunque che “se si tratta di un ritardo di una sola settimana le conseguenze potrebbero non essere così gravi”.