Vaccini ai fragili, tempi d’attesa lunghi a Palermo: in campo i medici
File lunghissime al freddo e tempi d’attesa biblici ieri alla Fiera di Palermo, l’hub vaccinale del capoluogo dove al momento si effettuano le vaccinazioni ai soggetti fragili, e le seconde dosi agli over 80.
Ieri il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus di Palermo, Renato Costa, ha spiegato: “Mi rendo conto del caos, ma abbiamo 1.500 persone cosiddette fragili prenotate e 500 seconde dosi da inoculare, per i fragili andiamo a 150 ogni ora per 10 ore”. Ma non basta, la gente denuncia poca organizzazione con persone anziane sedute sui muretti al freddo. E oggi la situazione non sembra essere migliorata: caos e lunghe attese anche al CTO dove si stanno vaccinando i soggetti “estremamente vulnerabili”.
Per smaltire le code e tagliare i tempi d’attesa si spera anche sulla discesa in campo, in tempi brevi, dei medici di famiglia, ma si attendono le fiale di Moderna per sostituire quelle di AstraZeneca.
I medici di famiglia dovrebbero vaccinare i propri pazienti a domicilio o nei centri messi a disposizione dalle Asp. Oppure nel proprio studio se i locali hanno i requisiti. L’accordo prevede pure che ai medici di famiglia vengano fornite per lo più dosi di siero AstraZeneca (al momento sospeso) e in misura minore di fiale prodotte da Moderna che sono facili da gestire perché si possono conservare in frigo.
E’ pronta anche la circolare con cui l’assessorato detta alle Asp le regole generali per la chiamata dei medici di famiglia e per il loro impiego. Mancano solo i vaccini quindi e l’assessore Razza sta cercando un’alternativa: “Abbiamo avuto notizia che riceveremo più dosi del previsto da parte di Moderna che consegneremo quindi per la maggior parte ai medici di famiglia in modo da poter far scattare la vaccinazione da parte loro”.
Caso vaccino Astrazeneca, farlo a chi lo vuole e chi rinuncia passa in coda
Intanto, in merito alle disdette degli appuntamenti per ricevere il controverso vaccino di Astrazeneca, per il quale si attende entro oggi il nuovo via libera dell’Ema dopo le verifiche sui presunti decessi riconducibili alle vaccinazione, il presidente Musumeci avanza una proposta: “Chiederemo al ministro per la Salute, Roberto Speranza di potere somministrare AstraZeneca a chi ne fa richiesta. Perché, se dovesse risultare un farmaco innocuo, come tutti ci auguriamo, abbiamo necessità di incoraggiare la gente ad accostarsi a questo vaccino, abbiamo bisogno di uscire dal tunnel”.
L’indicazione che arriva dal governo è che chi rinuncia al vaccino scorre a fine lista. Vale sia per chi non si presenta o per chi non si prenota prima della scadenza prevista per la propria categoria. E intanto si lavora all’aumento del numero di vaccinatori (medici in farmacia, infermieri fuori dall’orario di lavoro, dentisti).
A Messina ha riscosso grande consenso da parte dei cittadini l’iniziativa del commissario per l’emergenza Covid Alberto Firenze di creare un elenco speciale di utenti che desiderano ricevere il vaccino Pfizer nel caso in cui a fine giornata avanzino dosi non utilizzabili per le categorie prenotate aventi diritto, così da evitare sprechi.
Martedì sera, poche ore dopo l’apertura dell’indirizzo email vaccini.fiera@asp.messina.it e la diffusione della comunicazione, sono pervenute oltre duemila mila richieste. L’indirizzo dunque è stato chiuso in via temporanea perchè naturalmente non sarà possibile soddisfare così tanti utenti, che comunque potranno prenotarsi sulla piattaforma nazionale o al numero verde per accedere alla vaccinazione.
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