Vaccini ai docenti universitari che non “vedono” studenti, e chi sta in classe?

La questione delle vaccinazioni ai docenti siciliani si sta rivelando un gran pasticcio.

Dopo un inizio in pompa magna con una giornata dedicata alla vaccinazione con il nuovo vaccino Astrazaeneca destinato a pochi docenti scelti in rappresentanza di tutti gli altri, la procedura ha subito uno stop.

La versione fornita dall’assessorato parla di una decisione presa direttamente dal ministero dell’Istruzione che ha chiesto alla Regione di non iniziare la vaccinazione dei docenti facendo ricorso a elenchi stilati in Sicilia, ma di attendere l’elenco fornito dal governo nazionale.

Ma il paradosso sta nel fatto che si procede invece alla vaccinazione dei docenti universitari che vanno avanti regolarmente. Docenti, che com’è noto, operano in DAD al contrario dei docenti delle scuole di altro ordine e grado, a cominciare dagli asili e le scuole dell’infanzia dove i bimbi non portano neanche la mascherina.

La campagna vaccinale contro il covid dedicata al personale docente e tecnico amministrativo e bibliotecario (TAB) dell’Università di Palermo è iniziata lo scorso fine settimana e continuerà anche il prossimo week end: 27 e 28 febbraio. Si è passati anche a vaccinare il personale amministrativo mentre chi sta in classe “rischia” ogni giorno.

Alle superiori si rientra fino al 75%

La Regione intanto ha deciso che da lunedì prossimo, primo marzo, nelle scuole superiori della Sicilia la didattica in presenza potrà raggiungere il 75%, ma di vaccinare docenti e personale non se ne parla.

La denuncia è arrivata anche dalla senatrice siciliana del gruppo Misto Tiziana Drago che in una nota ha sottolineato: “Prima, il giorno 14 febbraio, la Regione Siciliana inizia in pompa magna a vaccinare i docenti con tanto di telecamere al seguito, poi il nulla e la confusione più totale culminata nelle ultime 48 ore.

Infatti un link per la registrazione comparso sul sito dell’assessorato alla Salute ha generato il caos: i docenti hanno cercato di registrarsi per la vaccinazione ma poi è stato rimosso e ancora è tutto indefinito.

Chiedo all’assessore Razza e all’assessore Lagalla, così come penso sia nelle loro intenzioni, di avere rispetto per gli oltre 75mila lavoratori della scuola siciliana, dettando i tempi per la vaccinazione del personale con chiarezza, stilando una precisa road map. Questi stop, questi rinvii stanno creando fibrillazioni tra i docenti che sono tornati in classe e assolvono al loro dovere con coscienza e scrupolo”.

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