Sono giorni freddi e piovosi in Sicilia, un inizio di Primavera anomalo come anomala è la gestione dell’attesa di centinaia di persone fragili in fila presso gli hub dell’Isola in attesa di fare il vaccino.
Il maltempo complica tutto ma i tempi d’attesa sono troppo lunghi e le condizioni di estremo disagio per chiunque, tanto più per persone che soffrono di patologie.
Sono giorni che si verifica sempre la stessa situazione e nonostante il grandissimo impegno messo in campo da medici, protezione civile e tutti coloro che collaborano nella campagna vaccinale, non si può non porre l’attenzione su una condizione insostenibile.
Ieri e oggi inoltre la campagna vaccinale in Sicilia ha incluso la possibilità, per chi volesse anticipare il proprio appuntamento (si parla sempre di categorie in target), di potersi presentare con la tessera sanitaria e accedere alla vaccinazione: quindi caos nel caos.
Come nei giorni precedenti anche oggi alla Fiera del Mediterraneo di Palermo si prevede anche oggi una lunghissima fila sotto la pioggia tra docenti e personale del mondo della scuola insieme agli “estremamente vulnerabili” oltre ai caregivers dei cosiddetti fragili con i loro conviventi:
Al termine della giornata di ieri, dove di è vaccinato fino alle 22.00, sono stati quasi tremila le vaccinazioni effettuate dagli operatori sanitari a Palermo.
Per velocizzare la campagna di vaccinazione e per garantire ai siciliani una maggiore comodità, la Regione sta pensando di utilizzare per le vaccinazioni anche i centri commerciali e le aree industriali: ad aprile dovrebbero arrivare circa 600mila dosi.
Velocizzare sì ma non ad ogni costo, da più parti le forze politiche chiedono che siano presi al più presto provvedimenti per evitare scene di attese e assembramenti che potrebbero comunque essere un possibile canale di contagio e diffusione del virus. Basterebbe dare un biglietto a chi è in fila e dare la possibilità di attendere in auto per poi essere chiamati poco prima del proprio turno.
“Comprendo la necessità di vaccinare più persone possibili nel minor tempo possibile – ha dichiarato il deputato alla Camera del Movimento 5 Stelle, Valentina D’Orso – ma occorre farlo garantendo condizioni dignitose alle persone e non trattandole come carne da macello, lasciandole per ore in piedi, sotto la pioggia e al freddo”.
A dare una mano per velocizzare le somministrazioni, intanto, scendono in campo anche i volontari, che adesso, come ha annunciato la Protezione civile nazionale, affiancheranno nella varie regioni medici e infermieri nella campagna vaccinale. Ma non solo, in campo anche gli equipaggi del 118 che potrebbero occuparsi di vaccinare a domicilio i fragili e le persone non autosufficienti con l’uso di automediche e medici e infermieri fuori servizio, 24 ore al giorno, 7 giorni su sette e anche durante i festivi.
L’assessore Razza ha dichiarato di essere dispiaciuto “per le lunghe attese della gente in coda ma era inevitabile vista la grande affluenza, senza contare che si stanno vaccinando soggetti anziani e fragili per cui il confronto con il medico al momento della vaccinazione è indispensabile”. “Chiedo ai cittadini di avere comprensione, stiamo gestendo un’emergenza sanitaria importante” conclude.
NB. La foto in evidenza si riferisce a giorni precedenti
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