Gli obiettivi del governo sono precisi e ambiziosi, e la Regione ha tutte le carte in regola per raggiungerli ma “per riuscirci bisogna che arrivino le forniture promesse” confessa l’assessore alla salute Ruggero Razza.
Nei piani si vorrebbero vaccinare entro marzo 64 mila insegnanti della scuola, 6 mila poliziotti e carabinieri, e 2.600 vigili del fuoco fra i 18 e i 55 anni.
Poi c’è la campagna degli over 80, già tutti prenotati, che parte da domani (20 febbraio) si tratta di un esercito di 123 mila ultraottantenni che sarano vaccinati con il Pfizer che prevede di consegnare altre 150 mila dosi entro l’8 marzo.
“Contiamo di vaccinare fra 3 e 4 milioni di siciliani” dichiara l’assessore alla Salute Ruggero Razza anche se al momento il contatore è fermo a 245.208 , appena il 4 per cento della popolazione.
Intanto l’Aifa ha detto Sì al vaccino AstraZeneca anche fra gli over 55 in buona salute, anche se sottolinea “in attesa di acquisire ulteriori dati, anche dagli studi attualmente in corso, al momento per il vaccino Astra Zeneca si suggerisce un utilizzo preferenziale nelle popolazioni per le quali sono disponibili evidenze maggiormente solide, e cioè soggetti giovani tra i 18 e 55 anni”.
Si punta anche su quello di Johnson&Johnson in via di approvazione per la campagna di massa su soggetti fragili e persone fra 55 e 79 anni.
Gli insegnanti, che saranno vaccinati con AstraZeneca, saranno chiamati attraverso un elenco stilato dall’ufficio scolastico regionale: si tratta di 64 mila docenti su 107 mila, poco più di uno su due.
Gli altri dovranno aspettare di farlo con Pfizer e Moderna, gli unici auto- rizzati per i pazienti fragili e over 55.
Le nove Asp provinciali convocheranno da oggi gli insegnanti per scuola: più avanti ci si potrà prenotare tramite la piattaforma di Poste.
Dalla piattaforma dell’Asp di Palermo invece è possibile prenotare per le categorie ammesse quali farmacisti, medici pensionati e sanitari libero professionisti che inizialmente erano stati esclusi.
Vaccinati anche 16 mila ospiti di rsa e case di riposo su 20 mila.
Infine, dopo gli over 80 verrà il turno dei così detti “fragili”. Si è deciso infatti di dare priorità ai soggetti così detti “estremamente vulnerabili” per particolari patologie, a prescindere dall’età.
Si tratta di soggetti portatori di patologie “particolarmente critiche in quanto correlate al tasso di letalità associata a Covid-19”: soggetti con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità. Lo prevede l’aggiornamento del piano nazionale vaccinazioni per SarsCov2.
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