Uomo morto all’Ingrassia di Palermo: aperta un’inchiesta

Non si placano le polemiche per la tragica morte di un uomo di 77 anni di Monreale, deceduto sabato al pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia di Palermo per la rottura dell’aorta, dopo che il suo ricovero è stato rifiutato dai reparti di cardiochirurgia palermitani e di Catania perché occupati dai pazienti con il Coronavirus.

“La sanità non Covid non può essere travolta dalla pandemia in corso, come abbiamo sempre temuto e denunciato e come, purtroppo, le testimonianze che ci arrivano dagli ospedali sembrano confermare drammaticamente. La morte al pronto soccorso dell’Ingrassia di Palermo dell’anziano in attesa di un posto in una sala operatoria siciliana potrebbe essere figlia del caos che regna in questi giorni negli ospedali. Se fosse così sarebbe inaccettabile.  Come M5S pretendiamo che sulla vicenda sia fatta piena luce”. Lo affermano i deputati regionali 5stelle, componenti della commissione Salute dell’Ars, Giorgio Pasqua, Salvatore Siragusa, Francesco Cappello e Antonio De Luca, che in giornata chiederanno alla presidente della sesta commissione di palazzo dei Normanni, La Rocca Ruvolo, di convocare a strettissimo giro di posta l’assessore Razza,  i dirigenti dell’Ismett e degli ospedali coinvolti nella vicenda.

Sotto accusa ci sono infatti anche l’Ismett, ma anche il Policlinico, la clinica privata Villa Maria Eleonora e le cardiochirurgie catanesi che non hanno trovato un posto letto per portare in sala operatoria il paziente con la dissecazione dell’aorta, una patologia la cui mortalità è altissima se non si interviene immediatamente.

L’Istituto Trapianti si difende e si dice pronto a fornire la documentazione necessaria: “Siamo addolorati e vicini alla famiglia del paziente”, recita una nota in cui si sottolinea che “tutti i team di cardiochirurgia della struttura erano impegnati in delicati interventi su pazienti sia Covid che non”.

“Quotidianamente – afferma Siragusa,  che sulla vicenda ha presentato pure un’interrogazione,  ci arrivano lamentale da parte di cittadini che segnalano disservizi per la cura di patologie anche gravi, che slittano per i motivi più disparati, ma che presumibilmente, in gran parte,  sono da mettere in relazione all’emergenza Covid. Ora c’è pure scappato il morto e un altro poteva scapparci il giorno prima del caso dell’Ingrassia. Dobbiamo capire se ciò era evitabile e se e quanto l’emergenza Covid abbia influito”.

“I 4 parlamentari 5 stelle, in occasione dell’audizione, chiederanno ampie delucidazioni sul perché l’Ismett, come sembra, non accetti urgenze” .

“Voglio il nome e il cognome delle persone che si trovavano nelle sale operatorie dell’Ismett, del Policlinico, di Villa Maria Eleonora e degli ospedali di Catania dove ci sono le cardiochirurgie – conclude La Rocca Ruvolo.

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