Università di Palermo, laurea Honoris Causa a virologa Ilaria Capua
PALERMO (ITALPRESS) – Il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, professor Massimo Midiri, ha conferito la Laurea magistrale honoris causa in “Medicina e Chirurgia” alla virologa Ilaria Capua. Dopo il saluto del rettore e di Giuseppe Ferraro, direttore del Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata, è stato Marcello Ciaccio, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, a leggere la motivazione. “In considerazione dello straordinario contributo al progresso scientifico in ambito biomedico introducendo importanti innovazioni con un considerevole impatto sulla gestione delle Pandemie; dell’eccezionale attività svolta nella promozione di progetti articolati ed innovativi in ambito sanitario; della promulgazione e realizzazione di iniziative in ambito sanitario valorizzando la collaborazione tra esperti di salute animale e di salute umana; dell’importanza dei risultati delle sue ricerche scientifiche, che hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale; il Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata dell’Ateneo in condivisione con la Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Palermo ha proposto all’unanimità il conferimento della Laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia alla Dott.ssa Ilaria Capua, quale atto di riconoscimento del suo costante impegno ed intensa attività, rappresentando un modello di ispirazione ed esempio alle generazioni future” si legge. La Laudatio è stata pronunciata da Adelfio Elio Cardinale, professore Emerito e Presidente del Comitato dei Garanti, mentre nella sua Lectio magistralis sulla “Salute circolare: la salute del futuro”, Ilaria Capua ha voluto sottolineare la soddisfazione nell’essere “la prima donna a ricevere la laurea honoris causa dall’Università di Palermo. Dedico questa laurea a tutte le ragazze siciliane che studiano, sia a quelle che studiano discipline scientifiche, sia quelle impegnate nei percorsi umanistici”.
Photo Credits: ufficio stampa Università di Palermo