Dopo essere stata confermata la zona rossa a Palermo, il rettore dell’Università, Fabrizio Micari, ha comunicato la sospensione di tutti i tirocini curriculari al fine di contenere la diffusione del virus, generando così malcontenti tra la comunità studentesca.
“I corsi di primo anno sia delle triennali che delle magistrali a ciclo unico si svolgono sia in presenza che a distanza. Il nostro sogno? Che il nuovo anno accademico possa iniziare in presenza secondo tradizione. Sarebbe bellissimo…”. Queste le parole di Micari che, solo pochi giorni fa, si era dimostrato fiducioso nei confronti della situazione e aveva, altresì, assicurato che tirocini e lezioni si sarebbero svolte con regolarità.
Una decisione che penalizza gli studenti dell’Ateneo, specie coloro i quali frequentano facoltà scientifiche e che, prossimi alla laurea, devono inevitabilmente svolgere le ore di tirocinio in presenza, all’interno dei laboratori.
Portavoce dei laureandi dell’ambito scientifico, Leandra Evola, una giovane studentessa 23enne palermitana iscritta alla facoltà di Scienze Biologiche che, in una nota indirizzata proprio al Magnifico rettore, scrive: “Mi presento, sono Leandra Evola, studentessa del terzo anno del corso di laurea in Scienze Biologiche dell’Università di Palermo. Mi rivolgo a lei nella speranza di ricevere un suo cortese riscontro in merito alla recentissima nota da lei emanata sulla sospensione delle attività curriculari e di tirocinio, da tenersi in modalità a distanza. Volevo solamente mettere in luce il fatto che noi studenti di scienze biologiche, non al pari degli studenti di Medicina, certamente già vaccinati, abbiamo una sola possibilità, in tre anni di studi, per poter svolgere attività pratiche e quindi avere un’opportunità d’oro per poter apprendere qualcosa che, fino ad allora, si apprende solo attraverso libri di testo”.
“Può immaginare – continua Leandra – che da futura biologa necessito di un’esperienza formativa che mi permetta di apprendere un minimo sulle tecniche di laboratorio da applicare alla magistrale. Capisce bene che, per noi futuri biologi, non è minimamente formativa l’attività di tirocinio a distanza”.
“La mia laurea era prevista per luglio, ma iniziando il tirocinio troppo tardi non rientrerei nei tempi. Non posso, pertanto, fare nessun piano, ne programmare nessuna attività. Noi studenti – conclude – siamo davvero stanchi di ricevere, dall’oggi al domani, notizie del genere che ci sbarrano completamente la strada privandoci di ogni diritto, soprattutto quello di formarci da un punto di vista accademico e professionale. Come me, tantissimi altri studenti si troveranno nella medesima condizione. La prego di ripensarci. Non metto in dubbio che la situazione Covid nella provincia di Palermo sia grave, tuttavia non possiamo sempre essere noi studenti a dover pagare le conseguenze della cattiva gestione di chi ci governa. Adesso basta”.
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