Un caffè pagato, anzi no, un tampone: è successo a Palermo

Storie all’epoca della pandemia da Coronavirus, storie tristi, alcune di gioia per chi ce l’ha fatta e altre ancora di solidarietà.

Si perchè mentre a Napoli dopo aver consumato un caffè si usa lasciarne uno pagato per chi non può permetterselo, al Policlinico di Palermo un uomo dopo aver effettuato il suo tampone ha lanciato l’iniziativa di beneficenza del «tampone sospeso» rivolto alle persone meno abbienti, come si legge sul Giornale di Sicilia.

Un benefattore che, rimasto rigorosamente anonimo, dopo aver fruito del tampone al drive-in dell’ospedale, ha deciso di offrire una somma per consentire di erogare tamponi agli utenti meno fortunati.

Un’iniziativa originale, di vicinanza e solidarietà, ma si ricorda che tutti coloro che hanno un Isee inferiore a ottomila euro, hanno comunque diritto ad accedere all’esame gratuitamente.

Per effettuarlo presso il Policlinico di Palermo basta inviare un messaggio Whatsapp al numero 3669336815 per sottoporsi in via del Vespro a un test Covid-19 gratuito senza scendere dalla propria auto.

Un’altra storia di speranza arriva sempre da Palermo, dove all’ospedale Cervello si festeggia la guarigione da Covid-19 di una nonnina di 98 anni, Elena Vizzini. Dopo alcuni giorni critici in cui è stato necessario utilizzare l’ossigeno per aiutarla adesso è tutto passato.

La nonnina, guarita, è ospitata adesso in una casa di riposo dove ha trascorso la quarantena e dov’è accudita dai familiari e dagli operatori. Quattro figli, e sette nipoti, e tanta voglia di continuare a vivere!

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