Tredici pazienti del Maria Eleonora trasferiti presso altri ospedali

Tredici pazienti del Maria Eleonora. I tredici pazienti della clinica Maria Eleonora risultati positivi al Coronavirus verranno trasferiti presso altri centri dedicati al trattamento del Covid nella Provincia di Palermo.

Tredici pazienti del Maria Eleonora, disposti 14 giorni di isolamento per ventisette dipendenti della struttura

Gli ospiti della Casa di Cura contagiati dal virus saranno indirizzati verso gli ospedali Cervello, Civico e Policlino, mentre alcuni verranno ospitati nel Covid-Hospital di Partinico. I pazienti che attualmente risultano negativi al test invece rimarranno al Maria Eleonora.

Altri 204 tamponi a cui sono stati sottoposti gli ospiti e gli operatori della clinica sono ancora in attesa dell’esito. Lasciano la struttura i medici e gli infermieri che si trovavano lì al momento dello scoppio del focolaio.

Lo staff è rimasto a lavorare ininterrottamente per tre giorni, e oggi verrà sostituito da altro personale. I 27 dipendenti dovranno rimanere in isolamento presso i propri domicili per i prossimi 14 giorni, prima di sottoporsi al secondo tampone rino-faringeo. Tra di loro, alcuni hanno chiesto di poter rimanere presso il San Paolo Palace, in modo da non rischiare di contagiare i propri familiari.

Tredici pazienti del Maria Eleonora

L’Asp sta intanto indagando per ricostruire gli ultimi movimenti all’interno della casa di cura, in modo da individuare l’ordigine del focolaio di Coronavirus. Si indaga sul rispetto delle misure di sicurezza all’interno della clinica nei giorni precedenti all’esplosione del contagio.

Intanto la direzione del Maria Eleonora ha comunicato i provvedimenti che erano stati adottati per contenere la diffusione del Coronavirus in rispetto alle ordinanze ministeriali e regionali: “Fin dall’inizio dell’emergenza era stato istituito all’ingresso un triage per operatori sanitari e utenti, con la piena applicazione di tutte le linee guida internazionali, nazionale e regionali previste. In base alle direttive regionali e nazionali emanate, la struttura mantiene in essere solo le attività di emergenza e urgenza, con professionisti dedicati”