Le due regioni piu’ meridionali
d’Europa, Sicilia e Calabria, sono state reinserite nelle
politiche comunitarie dei trasporti marittimi, aeroportuali,
ferroviari e stradali, da cui erano state escluse.
E’ stata accolta per intero la tesi del collegamento ferroviario
veloce tra Palermo, Catania, Messina e – attraverso il ponte –
Salerno, Napoli e Roma. Uno scenario che, a dieci anni da oggi, e’
diventato possibile.
In particolare per la Sicilia e’ stata riconosciuta l’importanza
di Palermo come punto finale e fondamentale del corridoio
italiano. Un riconoscimento che non potra’ non avere una ricaduta
positiva anche sul sistema portuale ed aeroportuale della citta’.
Ma, sulla base dei dati forniti, e’ stato raggiunto anche un
altro risultato strategico: l’inserimento di Catania che
garantisce, il collegamento al ponte sullo stretto e il raccordo
con il sistema dei trasporti nella parte orientale dell’isola.
Nella rete e’ stato infatti inserito il porto di Augusta, che per
la prima volta si affaccia nel contesto dei porti di rilevanza
europea e a cui viene riconosciuto un ruolo strategico nei
collegamenti commerciali verso il sud del Mediterraneo. Un ruolo
che permettera’ di catalizzare i nuovi investimenti – anche
privati – necessari a completare la riconversione dello scalo.
ga/idn
191828 Ott 11 NNNN
(Regione Sicilia)
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