29 Settembre 2011 – “Cosa non si fa per avere un po’ di visibilità, persino aspettare che ci scappi il morto…” Lo afferma il Sindaco Girolamo Fazio, replicando al Consigliere Vincenzo Abbruscato a proposito dei lavori di messa in sicurezza degli ex stabilimenti SAU.
“Come sempre – dice Fazio – Abbruscato parla di cose che non sa ed utilizza strumentalmente qualsiasi fatto per fare “politica”. Parla di concorso di idee quando dovrebbe benissimo sapere che i tempi amministrativi e tecnici sono lunghi ed assolutamente incompatibili con interventi d’urgenza. Basti vedere il concorso di idee di Piazza Martiri d’Ungheria. L’abbiamo indetto nel 2008 e solo ora stanno iniziando i lavori. A meno che Abbruscato non pensi di violare la legge, per i capannoni Sau ci sarebbe stato tutto il tempo di crollare. Sui finanziamenti Abbruscato sa benissimo, visto che da diversi anni è Consigliere Comunale, che non basta tutto l’arco temporale della mia sindacatura per reperirli al fine di recuperare l’immenso patrimonio del Comune, che per decenni è stato abbandonato a se stesso. Ci sono tantissimi immobili comunali, sia in centro storico (vedi Palazzo Lucatelli, Palazzo Todaro) sia in periferia che nelle frazioni (vedi l’ex mattatoio, Borgo Livio Bassi e Borgo Fazio) che devono essere recuperati e per i quali abbiamo richiesto finanziamenti. I tempi per ottenerli sono lunghi ed incompatibili con interventi a tutela della pubblica incolumità.
Nel caso dei capannoni SAU siamo stati costretti ad intervenire nel 2006 per evitare l’intromissione di persone nello stabile, in condizioni precarie soprattutto a causa dei tetti in parte crollati. Dopo avere di recente constatato che il lucchetto per entrare all’interno dello stabile era stato più volte tranciato ed anche a seguito di una segnalazione dell’ENEL, proprietaria di uno stabile attiguo agli ex capannoni, è stato eseguito un sopralluogo da parte della Protezione Civile. La situazione che si è presentata era raccapricciante: il sito era stato oggetto di deposito d’immondizia e la situazione di pericolo, sia dal punto di vista igienico – sanitario sia dal punto di vista della stabilità, si era ulteriormente aggravata. Si è reso pertanto necessario un intervento tempestivo, per eliminare il degrado igienico – sanitario e la situazione di pericolo. L’intervento mira a salvaguardare e mettere in sicurezza l’immobile, atteso che i muri perimetrali, ritenuti di interesse storico, non saranno toccati, ma consolidati per evitare che, dal punto di vista statico, possano subire ulteriori ripercussioni. Le arcate in legno, ritenute anch’esse di pregio e da salvaguardare da parte della Soprintendenza, saranno oggetto di smontaggio, restauro e riutilizzo. E’ un intervento, pertanto, che mira a salvaguardare quello che risulta essere di interesse storico ed a tutelare la pubblica incolumità delle persone: i capannoni lasciati così com’erano, attendendo magari, come avrebbe voluto Abbruscato, anni per ottenere un finanziamento, fare un concorso d’idee, avviare una gara d’appalto e realizzare i lavori, rappresentavano un pericolo e l’area era stata ridotta ad una condizione di degrado igienico – sanitario inimmaginabile.
(Comune Trapani)
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