Tragedia della disoccupazione, operatore della formazione siciliana si suicida dalle finestre dell’assessorato alla Formazione

PALERMO – E’ morto Riccardo De Lisi, 44 anni, dipendente del Cefop, ente di formazione professionale da mesi in crisi, che stamane si è lanciato da una finestra del terzo piano della sede di via Imperatore Federico, schiantandosi a terra. L’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Villa Sofia, dove è giunto in condizioni critiche, hanno tentato di rianimarlo, ma i medici non ce l’hanno fatta. Il corpo di De Lisi è giunto in ospedale con un grave trauma cranico.

L’uomo è sposato e con figli, da mesi subiva gli effetti dell’incertezza sul comparto della formazione e sulla sorte dei dipendenti. Recentemente erano stati dichiarati esuberi e licenziamenti al Cefop la cui situazione resta precaria. Il drammatico gesto è stato compiuto proprio mentre era in corso un incontro con i sindacati nella sede dell’assessorato alla Formazione di corso Calatafimi. “Soffriva da tempo di depressione”, conferma Gianni Migliore della Cisl, “ed è chiaro che in queste condizioni viveva con più angoscia il difficile momento del settore e del suo ente”. Il segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava ha dichiarato che: “L’uomo, dipendente Cefop degli Sportelli multifunzionali, da settembre sarebbe rimasto senza stipendio”. “E’ il secondo episodio nel giro di un mese”, ricordano Vito Cudia segretario generale Cisl Scuola Sicilia e Giovanni Migliore segretario Cisl Scuola con delega alla Formazione, “che denuncia l’insopportabile stato di precarietà, sfiducia e senso di ingiustizia aggravato dal perseverare del ritardo degli stipendi, non possiamo che ribadire la necessità’ che il governo sia ancora più sensibile alla drammaticità vissuta dai lavoratori e dia immediate risposte”. Il presidente Crocetta, continuano, “in prima persona e insieme agli assessori e ai dirigenti assuma subito provvedimenti urgenti e straordinari, pagando stipendi, dando prospettive immediate agli operatori egli sportelli e ai lavoratori che hanno perso il posto”.

Anche il segretario regionale della Uil Caludio sostiene che: “E’ un momento di forte crisi e di fronte a questo dramma è necessario che tutti s’impegnino al massimo per ridare serenità alle famiglie che vivono di questo lavoro”. Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Cgil sottolinea:”Il senso di precarietà e lo scoraggiamento sono diffusi e di questo il governo regionale dovrebbe prendere atto, mettendo in campo tutte le iniziative possibili per migliorare la condizione di vita dei siciliani”.

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, durante la seduta d’Aula, in corso a Sala d’Ercole ha dichiarato che : “Il tentativo di suicidio di un dipendente della formazione è un evento drammatico che ci colpisce profondamente. Dobbiamo lavorare con responsabilità, mettendo da parte ogni divisione, per poter dare risposte concrete ai siciliani, che chiedono leggi efficaci in grado di risolvere le tante situazioni drammatiche che vivono quotidianamente”