Cronaca

TomTom traffico: Palermo, Messina e Catania città più intasate d’Italia

TomTom traffico: Palermo, Messina e Catania città più intasate d’Italia. Circa 63 milioni di Euro è il valore del tempo che si è perso nel 2016 a causa del traffico nelle tre città siciliane più congestionate in Italia, in base ad una ricerca condotta da TomTom Telematics.

Secondo il TomTom Traffic Index Report, il traffico ha causato un incremento del tempo complessivo di viaggio mediamente del 37%. Questo influisce sul tempo medio speso sulla strada di 33 minuti che, ai 65.8401 veicoli industriali (leggeri e pesanti) guidati nelle 3 città, costano rispettivamente 4,82€ al giorno a Palermo, 4,20€ al giorno a Messina e 3,22€ al giorno a Catania.2

«In confronto a 9 anni fa, nelle 3 città siciliane oggetto della ricerca, mediamente il livello di traffico è aumentato», spiega Marco Federzoni, Sales Director di TomTom Telematics Italia. «Nelle città di Palermo, Catania e Messina si registrano dati davvero preoccupanti. L’esigenza primaria è quella di superare la sfida del traffico, per tornare a essere padroni delle ore lavorative sprecate».

«Restare bloccati nel traffico fa lievitare i costi per ogni singolo driver – continua Federzoni – e incide in maniera evidente sia sull’efficienza del servizio fornito ai clienti che sulla produttività dei lavoratori. Grazie ai nostri driver terminal e al servizio TomTom Traffic i conducenti hanno a disposizione informazioni dettagliate sulle possibili situazioni di traffico congestionato».

TomTom traffico, incremento percorrenze rispetto a 2015

Se poniamo la lente di ingrandimento su Palermo, Catania e Messina, queste città hanno visto peggiorare la situazione rispetto all’anno precedente. Nelle 3 città oggetto dello studio, i dati complessivi evidenziano nel 2016 un incremento medio delle percorrenze del 3% rispetto al 2015.

«Puntualità, efficienza e ottimizzazione dei tempi sono elementi centrali per il successo delle aziende con veicoli su strada. In Italia le autostrade rappresentano solo il 2% della rete di trasporto su gomma. Questo vuol dire che, di fronte a un problema così strutturale, l’unico modo per non essere fagocitati dal traffico è avere a disposizione tecnologie che consentano di ottimizzare le possibilità di scelta del driver», aggiunge Federzoni.

«Le soluzioni telematiche per la gestione delle flotte aziendali possono aiutare le aziende ad affrontare nella maniera migliore queste criticità, offrendo ai conducenti le indicazioni utili per aiutarli a schivare ingorghi e situazioni congestionate, aiutando, quindi, i fleet manager a migliorare sia il livello del servizio che quello della sicurezza. Inoltre, le informazioni sul traffico acquisite dal back office possono rivelarsi estremamente preziose per costruire un modello dinamico che possa incrociare i dati storici con quelli attuali, al fine di aiutare a ottimizzare la pianificazione delle attività», conclude Federzoni.

Redazione

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