“Tiempo de guitarras”, il Festival internazionale della chitarra

Un’orchestra di chitarre per il gran finale della quarta edizione di “Tiempo de guitarras”. Piazza Municipio a Noto ha ospitato domenica sera l’evento conclusivo del Festival internazionale della chitarra promosso dall’associazione “Musica & arte” in collaborazione con il Comune. Chitarristi di diverse fasce di età, giovanissimi, ma anche adulti, insegnanti di chitarra, provenienti da varie parti della Sicilia e non solo, che si sono misurati sulle note di grandi classici della musica, diretti da Vito Nicola Paradiso.

Cosa vuol dire fare musica insieme

Un evento originale, un’occasione, come ha detto Paradiso, per i giovani per imparare a suonare insieme ad altri e misurarsi in un esperimento che vuole mettere in risalto il vantaggio della condivisione e del fare musica insieme. Tanti brani suonati: dalle colonne sonore di alcuni film, tra i più noti “Moon river” da “Colazione da Tiffany”, ma anche le note da “Il cacciatore”, per poi passare al tango argentino, ai brani dello stesso Paradiso, che in questi anni ha diffuso il suo metodo “La chitarra volante” per imparare a suonare ad ogni età.

Il Festival

Il festival per quattro serate ha riunito nello scenario di palazzo Nicolaci tantissimo pubblico giunto per ascoltare le esibizioni di Christoph Denoth, Andrea Boscarino, Francesco Scelzo, del Duo Alessi-Palmeri, di Matteo Mela, di Rovshan Mamedkuliev; ma ci sono state anche le masterclass, il momento formativo che durante queste giornate a Noto ha permesso a chitarristi e studenti di approfondire tecnica, prassi esecutiva e interpretazione del repertorio per chitarra con i maestri Letizia Guerra, Christoph Denoth, Rovshan Mamedkuliev, Matteo Mela, Nello Alessi. Tutti questi elementi hanno confermato ancora una volta come questo festival sia un appuntamento centrale per la buona musica.
Successo poi sabato sera anche per il concerto di Rovshan Mamedkuliev, che ha proposto un repertorio di brani tratti da Fikret Amirov, Stepan Rak, Nikita Koshkin, Dionisio Aguado, Agustin Barrios, Alexander Ivanov – Kramskoi, Giulio Regondi, e che si è esibito davanti ad un pubblico numerosissimo.

Il bilancio

“Il bilancio è senza dubbio molto positivo – ha sottolineato il direttore artistico del festival Nello Alessi – questa voglia che abbiamo di anno in anno di rinnovarci ci ha condotto fino a qui. Ogni anno impariamo cose nuove e nascono nuove idee per una prossima edizione, affinché la musica si possa rinnovare ogni anno e trovare nuova linfa”.