Terremoto, una piattaforma per garantire trasparenza sui soldi spesi
Sappiamo come vengono spesi i soldi che doniamo quando accendiamo la tv, ci colleghiamo ai social e scopriamo l’ennesima tragedia causata dal terremoto? Realizzare una piattaforma partecipativa sulla ricostruzione del Centro Italia dopo i terremoti è il progetto di Ondata, associazione che si occupa della promozione della trasparenza e della cultura dei dati.
Dal 24 agosto del 2016 fino a pochi giorni fa diversi eventi sismici, per settimane, hanno sconvolto la vita di numerose persone del Centro Italia.
Ventiseimila sfollati, 62 comuni interessati, 3mila aziende agricole coinvolte, 7 miliardi e 800 milioni già stanziati dal governo da qui al 2047. Sono questi alcuni dei numeri riportati da AGI, che riguardano l’emergenza terremoti e la necessità di ricostruire, di ridare un tetto alle famiglie che si sono ritrovate da un momento all’altro senza nulla. Il terremoto ha sconvolto la vita di migliaia di italiani, molti dei quali sotto le macerie hanno perso affetti, ricordi e la capacità di guardare al futuro.
Dopo ogni emergenza inizia sempre la fase della ricostruzione. Ma quanti cantieri in Italia sono stati chiusi? Quanti i lavori portati a termine senza che si parlasse dell’applicazione di procedure non conformi alle direttive o peggio ancora illegali? E i soldi come vengono spesi?
Crowdfounding
Per provare a rispondere a queste domande il team di Ondata (Lorenzo Perone, ha deciso di realizzare “Ricostruzione Trasparente“, una piattaforma comunitaria che permette di monitorare il flusso di denaro impiegato nella ricostruzione, analizzare e rendere fruibili i dati sul monitoraggio della ricostruzione. Per sostenere i costi di sviluppo hanno aperto un crowdfounding.
Ma come funzionerà?
“Ricostruzione Trasparente” sarà un sito web, accessibile da computer desktop e da mobile, aggiornato in tempo reale e dotato di filtri per evidenziare i dati di proprio interesse. Verranno raccolti i dati dagli Albi pretori dei comuni colpiti dal sisma e si incroceremo con quelli che verranno pubblicati sul sito del Commissario per la Ricostruzione. Attraverso i dati e le analisi pubblicate sarà possibile capire come procede la ricostruzione.