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Terna, Garri “Innovazione decisiva per gestire la complessità”

ROMA (ITALPRESS) – “Innovazione e digitalizzazione sono al centro del nostro Piano Industriale, che è sostenibile per definizione perché quello che fa è permettere l’elettrificazione dei consumi”. Lo ha detto Massimiliano Garri, direttore Innovation & Market Solutions di Terna, in un’intervista all’Italpress. Nel Piano Industriale ‘Driving Energy’ la società che gestisce la rete elettrica italiana ha previsto 900 milioni di euro dedicati alla digitalizzazione e all’innovazione. “Fino a una decina di anni fa – ha continuato Garri – i punti da cui l’energia entrava nella rete di Terna erano circa 800. Oggi sono quasi un milione. Per gestire questa complessità occorre l’aiuto della tecnologia e della digitalizzazione: automazione della rete, gestione dei flussi di energia con algoritmi sempre più sofisticati, la possibilità di supportare le nostre persone nell’operatività di tutti i giorni”.

“Terna – ha spiegato Garri – gestisce la rete di trasmissione nazionale, che è il sistema nervoso che permette di trasportare l’energia in tutti i luoghi d’Italia, prendendola da chi genera e rilasciandola a chi la rende disponibile all’utente finale”. Il direttore Innovazione del gruppo ha sottolineato l’importanza di alcuni elementi e oggetti, come “i tralicci, i cavi, le grandi strutture che connettono tutto il Paese, circa 75 mila chilometri”. “Dall’altra parte, poi – ha proseguito -, c’è tutto quello che significa gestire l’energia, che deve essere perennemente in equilibrio”. “L’elettricità è il veicolo per eccellenza della transizione ecologica ed energetica, è più efficace, più efficiente e permette di ridurre le emissioni. In più, per Terna la sostenibilità è fondamentalmente il modo in cui assolviamo a un dovere: garantire il nostro servizio nella maniera sempre più efficace ed efficiente possibile”. E oggi c’è anche la sfida dell’intelligenza artificiale. “Uno dei principali campi di applicazione dell’intelligenza artificiale – ha affermato – è il riconoscimento di determinate caratteristiche in un’immagine. Per esempio, per fare un’analisi degli isolatori dobbiamo salire a 35 metri e guardarli. Se saremo capaci, grazie all’intelligenza artificiale, di acquisire un video, analizzarlo e far capire alla macchina se c’è qualcosa che non va, potremo avere meno rischi”.

Con le auto elettriche, si pensa anche alla possibilità per l’automobilista di poter immettere energia fornendo un servizio al sistema elettrico. “Il tema di come utilizzare la mobilità elettrica come fonte di energia e non solo come consumo – ha concluso Garri – sicuramente è una delle chiavi del futuro della mobilità sostenibile. Per il 96-98% del tempo le auto sono parcheggiate, però hanno una capacità importante. Quell’energia, nel momento in cui viene resa disponibile, può diventare una risorsa di flessibilità rilevante”.

Redazione

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