Al teatro Greco di Siracusa vanno in scena le tragedie, quest’anno “Edipo a Colono” di Sofocle ed “Eracle” di Euripide e la commedia “I cavalieri” di Aristofane.
“Tiranno, eroe, governo: ascesa e declino”: eroe e antieroe, governatore e tiranno, spesso due facce della stessa persona, prestigio e potere che molte volte finiscono per ritorcersi tragicamente contro chi li detiene o rendono coloro che li possiedono dei fantocci ridicoli, seppur a loro insaputa.
Sono questi i temi attorno ai quali il commissario della Fondazione Inda Pier Francesco Pinelli e il direttore artistico Roberto Andò, insieme a Luciano Canfora, hanno disegnato la stagione 2018 del Festival delle rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa.
Il tema si svilupperà attraverso tre nuove produzioni: le tragedie “Edipo a Colono” di Sofocle ed “Eracle” di Euripide e la commedia “I cavalieri” di Aristofane.
Le opere inserite nel cartellone 2018 del Festival di prosa più partecipato in Italia sono state annunciate questa sera, prima dell’inizio della terza replica di Rane di Aristofane, dal commissario straordinario dell’Inda assieme alle maestranze e al personale della Fondazione.
Nelle due tragedie gli spettatori vedranno in scena un eroe, Eracle, ed un re-tiranno, Edipo, un tempo all’apice della fortuna e del potere e successivamente crollati nell’abisso della rovina e della contaminazione. Entrambi riconosceranno nell’amicizia di Teseo – e dunque, nella città di Atene – la luce della solidarietà e dell’accoglienza. Sul piano etico la moderna lezione che se ne ricava è che la virile sopportazione del dolore causato dalle proprie colpe, contraddistingue la condotta di un eroe e di un tiranno. incorso nella sventura.
La commedia “I Cavalieri” sintetizza il concept per il 2018 narrando una vicenda dove ci si chiede tra le grossolane figure che gestiscono il potere chi sia il tiranno e chi l’eroe, una domanda alla quale solo la storia o lo spettatore possono rispondere.
“Abbiamo voluto impostare anche la nuova stagione – ha dichiarato Pinelli – partendo da una proposta filologica, culturale e teatrale solida ed avvincente che prevede una visione a tutto tondo del teatro antico sia tragico che comico, il gusto di riscoprire testi belli ma poco rappresentati e proporre linguaggi che avvicinino allo spettatore di oggi il dramma antico”.
Con “Edipo a Colono”, che costituisce un ponte ideale con le vicende narrate nel Festival 2017, ritorna dopo un anno di “riposo” la drammaturgia sofoclea. Si tratterà della quinta messa in scena al Teatro greco di Siracusa dopo le edizioni del 1936, 1952, 1976 e del 2009 quando a interpretare Edipo fu Giorgio Albertazzi. Per “Eracle”, invece, quella del 2018 sarà la terza messa in scena al Festival di Siracusa dopo le edizioni del 1964 con la traduzione di Salvatore Quasimodo e del 2007 quando Ugo Pagliai interpretò Anfitrione e Sebastiano Lo Monaco nei panni di Eracle. Si tratterà invece di un debutto assoluto per I cavalieri i Aristofane.
“Proponendo un testo graffiante, ma mai rappresentato, di Aristofane – ha spiegato Pinelli – proseguiamo, incoraggiati dalla prova “maiuscola” delle Rane del 2017, alla rigenerazione della commedia classica. Un’istituzione come l’Inda deve porsi obiettivi culturali e teatrali di alto livello”.
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