Teatri nazionali: Palermo e Catania fuori dal giro che conta

Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha reso noto che la Commissione consultiva per la prosa, nominata a seguito di un bando pubblico, ha esaminato le dieci domande pervenute per il riconoscimento della qualifica di Teatro Nazionale, che è stata assegnata per il triennio 2015-2017 all’Associazione Teatro di Roma; Associazione Teatro Stabile della Città di Napoli; Fondazione Emilia Romagna Teatro; Fondazione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa; Fondazione Teatro Stabile di Torino; Teatro della Toscana; Teatro Stabile del Veneto – Carlo Goldoni.
Come si vede al di sotto di Napoli non ci sono teatri Nazionali, anche se il comunicato del Ministero chiarisce che “la commissione ha inoltre riconosciuto quali Teatri di interesse culturale le seguenti istituzioni”: Associazione Teatro Biondo Stabile di Palermo; Ente Teatro di Sicilia – Stabile della Città di Catania; Teatro Stabile di Genova.
Dunque, Palermo e Catania possono vantare una “nomination” esclusi dal giro che conta, anche e soprattutto in termini economici per i contributi che saranno ridotti rispetto alla “prima fascia”.
Adesso si comincia a piangere sul latte versato come fa il sindaco di Catania Enzo Bianco che parla di “clamoroso errore” e di “inaccettabile decisione”. La verità è che l’unica strada da percorrere era l’accorpamento dei teatri i Palermo e Catania in un’unica struttura direttiva, ma nessuno ha voluto rinunciare alle posizioni di potere, con il risultato che entrambi gli Stabili siciliani sono rimasti fuori dall’élite nazionale