Taser: Palermo e Catania tra le 11 città scelte per la sperimentazione
Il taser, la pistola che fa uso dell’elettricità per paralizzare, verrà dato in dotazione alle forze dell’ordine italiane. É stato, infatti, firmato il decreto che consentirà la sperimentazione dell’arma non letale.
Tra le città scelte per la verifica del funzionamento del taser ci sono anche Palermo e Catania, oltre a Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi. Il taser è già in dotazione alle forze di polizia di circa 107 paesi sparsi per il mondo, tra cui Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e in Europa in Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito.
Taser: il commento di Salvini
“É un’arma di dissuasione non letale – ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini – ed il suo utilizzo è un importante deterrente soprattutto per gli operatori della sicurezza che pattugliano le strade e possono trovarsi in situazioni border line. Può risultare più efficace e soprattutto può ridurre i rischi per l’incolumità personale degli agenti. Credo che la pistola elettrica sia un valido supporto, come dimostra l’esperienza di molti paesi avanzati, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Svizzera”.
Quando utilizzarlo
Il Viminale ha informato che il taser sarà affidato alla Polizia di Stato, all’Arma dei carabinieri e alla Guardia di Finanza. La fase sperimentale seguirà una fase disciplinare che un apposito gruppo interforze sta mettendo a punto e sulla base del quale saranno formati le donne e gli uomini delle forze dell’ordine coinvolti nella prima fase di utilizzo.
L’uso dell’arma deve considerare il contesto e i rischi associati con la caduta; la condizione di vulnerabilità del soggetto da colpire e nello specifico verificare se vi sia un evidente stato di gravidanza o disabilità motoria; o ancora, nel caso ci sia rischio di incendi, esplosioni o il soggetto sia ricoperto di liquidi infiammabili.