Cronaca

Taser in Italia: iniziano la sperimentazione a Palermo e Catania

Taser in Italia: sembra essere arrivati ad un punto di svolta per i numerosi agenti che richiedevano una via di mezzo tra la pistola e le mani nude.

Qualcuno si sentiva forse ben distante dagli scenari dei film polizieschi americani dove agenti vestiti di tutto punto usano i taser per immobilizzare il delinquente di turno. Eppure da mercoledì sarà possibile assistere a scene del genere anche in Italia.

Undici città italiane saranno fornite delle pistole elettriche, in un’apposita fondina speculare a quella della pistola di ordinanza.

La sperimentazione è iniziata e i taser sono in attività. Per chi ancora non conoscesse questo tipo di arma, altro non è che una pistola ad impulsi elettrici che ritarda e blocca i movimenti di chi viene colpito.

Taser in Italia: Salvini a favore della Forze dell’Ordine

Matteo Salvini, ministro dell’Interno non ha perso occasione per commentare su Facebook l’introduzione dei taser nel sistema delle Forze dell’Ordine, ha infatti scritto che la nuova arma:” Aiuterà migliaia di agenti a fare meglio il loro lavoro. Per troppo tempo le nostre Forze dell’Ordine sono state abbandonate, è nostro dovere garantire loro i migliori strumenti per poter difendere in modo adeguato il popolo italiano. Orgoglioso del lavoro quotidiano delle forze di Polizia e Carabinieri”.

Undici le città del Belpaese coinvolte: da Milano a Napoli e Torino, da Bologna a Padova e Caserta, da Reggio Emilia a Brindisi e Firenze, anche in Sicilia sbarca l’arma elettrica, a Palermo e a Catania.

Taser in Italia dopo un lungo iter giudiziario

L’iter era partito nel 2014 ma soltanto durante il luglio dello scorso anno era stato accettato il decreto che acconsentiva alla sperimentazione per Polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza.

I principi guida cardine della nuova arma restano gli stessi delle classiche: il taser non dovrà né potrà essere usato a sproposito, gli agenti dovranno sempre mostrare la pistola elettrica al soggetto in modo tale da far comprendere l’intenzionalità e da poter far desistere eventualmente da cattive intenzioni. Il tiro risulterà efficace se effettuato da una distanza compresa tra i 3 e i 7 metri.

Ovviamente il buon senso non dovrà mancare, le donne incinte potrebbero subire conseguenze per la gravidanza, i malati cardiaci rischierebbero attacchi di cuore e sarebbe indicato evitare di utilizzare l’arma in particolari luoghi dove elettricità e ambiente potrebbero portare ad incendi o esplosioni.

Le zone su cui mirare, grazie ai due puntatori laser, sono arti, schiena e fianchi. Testa, genitali e collo non dovranno essere presi in considerazione e a prescindere dalle conseguenze manifestate bisognerà telefonare al 118 per far assistere i soggetti colpiti.

Il taser terrà memoria di ogni azione e di ogni volta che verrà utilizzato, dunque sarà possibile applicare controlli e monitorarne il corretto utilizzo.

Serena Siino

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