Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno.
Poiché una delle regole fondamentali del mestiere del giornalista – come mi insegnarono al giornale L’Ora quando cominciai a farlo 43 anni fa – è e resta quella di sentire “le due campane”, sulla Razza di bruttissima storia siciliana che ha riempito ieri telegiornali e siti web e oggi occupa giustamente molto spazio nei giornali, dopo averne dato notizia nel mattinale di ieri trascrivo qui parte del contenuto dell’ordinanza per gli arresti della Giudice delle Indagini preliminari di Trapani Caterina Brignone e uno stralcio della nota dell’ormai ex Assessore alla salute della Regione Sicilia.
Spiega la GIP (fonte Adnkronos): “Quanto al fine ultimo perseguito attraverso la deliberata e continuata alterazione dei dati pandemici, la natura e le conseguenze delle condotte delittuose poste in essere nonché la qualità dei soggetti coinvolti ed il loro concertato agire inducono a ritenere che gli indagati non abbiano perseguito finalità eminentemente personali, ma abbiano operato nell’ambito di un disegno più generale e di natura politica.
Si è cercato di dare un’immagine della tenuta e dell’efficienza del servizio sanitario regionale e della classe politica che amministra migliore di quella reale e di evitare il passaggio dell’intera Regione o di alcune sue aree in zona arancione o rossa, con tutto quel che ne discende anche in termini di perdita di consenso elettorale per chi amministra”. «I valori indicati – scrive ancora la Gip – sembrano totalmente disancorati dalla realtà e lascia sgomenti il modo di fare degli indagati, del tutto dimentichi delle tragedie personali, familiari e collettive che stanno ovviamente dietro quei numeri che avrebbero dovuto essere correttamente accertati e comunicati».
E parla di “assoluto caos e totale inattendibilità dei dati trasmessi, che sembrano estratti a sorte e la cui dimensione reale appare sfuggita agli stessi soggetti che li alterano”.E poi ci sono quelle parole e quei commenti intercettati, quel: “E spalmiamoli un poco”, che fanno abbastanza rivoltare lo stomaco.Nella nota in cui annuncia pubblicamente le sue dimissioni, Ruggero Razza dice tra l’altro: “Desidero ribadire che in Sicilia l’epidemia è sempre stata monitorata con cura, come evidenzia ogni elemento oggettivo, a partire dalla occupazione ospedaliera e dalla tempestività di decisioni che, nella nostra Regione, sono sempre state anticipatorie. Non avevamo bisogno di nascondere contagiati o di abbassare l’impatto epidemiologico, perché proprio noi abbiamo spesso anticipato le decisioni di Roma e adottato provvedimenti più severi”.
Ecco, ho fatto quello che era giusto fare, sarà la magistratura a portare avanti questa bruttissima inchiesta con le conseguenze che ci saranno per i protagonisti. Ciò detto, la mia opinione voglio naturalmente esprimerla, anche perché trovo sconcertante questa corsa a giustificare l’ingiustificabile, ad affannarsi a parlare di persone perbene. Quelle frasi non possono essere minimizzate, non sono “perbene” e sono ben più che infelici: per me sono criminali, indegne e barbare nel loro cinismo, soprattutto se pronunciate da una istituzione, la più importante in Sicilia nel settore della salute. Con l’ulteriore effetto negativo di riportare la nostra povera terra in apertura dei TG nazionali per una storia squallida.
Ha fatto benissimo l’assessore a dimettersi, non è un eroe per averlo fatto, si è solo distinto rispetto ad altri per “lodevole” tempestività. Per il resto i processi si fanno in tribunale, si sa bene che i social sono il luogo adatto per processi, crocifissioni, ma anche beatificazioni sommarie. Attendiamo i dati epidemici di oggi dalla Regione, dopo che ieri a seguito del caos giudiziario non sono stati dati e ci ha pensato il Ministero.
Sul resto del fronte Coviddi, mentre apprendiamo che dopo tutti i casini AstraZeneca ha cambiato nome nel più complicato Vaxzevria e ha aggiornato il bugiardino, l’ANSA ci informa che ha superato quota 128 milioni il numero di contagi da Covid-19 riportati in tutto il mondo da inizio pandemia, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins. I decessi sono stati quasi 2,8 milioni, le guarigioni 72,6 milioni. Il Paese più colpito in termini assoluti dal nuovo coronavirus restano gli Stati Uniti, con 30,3 milioni di casi e 551 mila morti su 328 milioni di abitanti. Seguono il Brasile (12,5 milioni, 313 mila), l’India (12 milioni, 162 mila) e il Messico (2,2 milioni, 201 mila). Ma la notizia più importante – ancora di più per quelli come me che hanno visto la strepitosa e impressionante inchiesta televisiva “Anatomia di un complotto” su “Presa diretta” – è che il direttore dell’Oms Tedros ha criticato la Cina per la condivisione insufficiente dei dati sul Covid-19 e ha invocato una nuova inchiesta sull’ipotesi di fuga del virus da un laboratorio cinese.Dall’ANSA: “Anche se la squadra” di esperti dell’Oms inviati in Cina a Wuhan “ha concluso che una fuoriuscita da un laboratorio sia l’ipotesi meno probabile, questa richiede ulteriori indagini, potenzialmente con nuove missioni che includano esperti specializzati, che sono pronto a dispiegare”, ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus in un briefing agli Stati membri dell’Oms sul rapporto degli ispettori stilato dopo la loro missione a Wuhan a gennaio e febbraio scorsi. Il capo dell’Oms ha inoltre espresso preoccupazione per il fatto che il team internazionale ha avuto difficoltà nell’accedere ai dati grezzi durante la sua missione in Cina. “Mi aspetto che i futuri studi collaborativi includano una condivisione dei dati più tempestiva e completa”, ha aggiunto.Immediate le reazioni nel mondo. Per l’Unione Europea, “il rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità sull’origine del coronavirus è “un utile primo passo”, ma “dovranno essere condotte ulteriori indagini”.
Da parte loro, gli Stati Uniti e 13 Paesi alleati hanno espresso in una nota congiunta “preoccupazione” per l’esito dell’indagine sulle origini del Covid-19 svolto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e hanno esortato la Cina a fornire “pieno accesso” agli esperti. Nel documento si afferma che la missione sostenuta dall’Oms in Cina “è stata notevolmente ritardata e non ha avuto accesso a dati e campioni completi e originali. È fondamentale che gli esperti indipendenti abbiano pieno accesso a tutti i dati, alla ricerca e alle persone coinvolte negli studi su esseri umani, animali e fattori ambientali nelle prime fasi dell’epidemia”. Insomma, la tensione internazionale sui misteri relativi all’origine della pandemia a Wuhan è molto alta, anche se è facilmente immagine che i cinesi continueranno a fare un potente e inestricabile ostruzionismo. Dalle nostre parti, Debora Serracchiani è stata eletta capogruppo alla Camera nel Pd, battendo la rivale Marianna Madia, con conseguenti polemiche, neanche tanto velate, sui giornali da parte delle candidata sconfitta. Come sempre, il Partito Democratico non perde occasione per farsi male da solo anche in una occasione positiva come questa.
Concludo con la notizia di un altro orrendo femminicidio. I carabinieri di Terni, su disposizione del procuratore capo della locale procura della Repubblica, Alberto Liguori, hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione, con l’accusa di concorso in omicidio volontario aggravato e occultamento o soppressione di cadavere. a carico di Roberto Lo Giudice, nell’ambito delle indagini sul caso della scomparsa della moglie Barbara Corvi, la trentacinquenne di Montecampano di Amelia di cui non si hanno più notizie dal 27 ottobre 2009. Sarebbe la gelosia il movente principale dell’omicidio di Barbara Corvi. Nel corso di una conferenza stampa dello stesso procuratore, è stato riferito che il movente della gelosia “si condisce con un altro ingrediente che è quello economico”. E’ stata raccolta anche una intercettazione ambientale in cui una persona – al momento ancora ignota – afferma: “Io penso sia stata sciolta nell’acido”. Terrificante.
E’ tutto per oggi, forse anche troppo. A domani.
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Pubblicato da Gaetano Perricone su Martedì 30 marzo 2021
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