#Tanomattinale del 23 marzo 2021: Sergei e Wang, Draghi e sud, bravo Figliuolo, Colorado, sciopero Amazon

Amiche e amici del #Tanomattinale quasi pomeridiano buongiorno.

Finalmente il mio computer, dopo avermi fatto penare una mattinata, mi dà il permesso di scrivere le mie quattro sciocchezze quotidiane e lo faccio volentieri per rispettare l’appuntamento quotidiano con quelli di voi che mi onorano di seguirmi sempre.Approfitto del ritardo per inserire alcune notizie fresche e significative, non necessariamente buone. Comincio dalla prima foto ANSA che vedete, scattata poco fa a Guilin, bella città del Guanxi vicina al confine con il Vietnam che visitai nel 1983 nel mio viaggio in Cina: sono insieme il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov e il collega cinese Wang Yi, che in dichiarazione congiunta hanno definito illegittime le sanzioni annunciate ieri contro le due grandi potenze da Usa, Ue, Gran Bretagna e Canada, in altre parole il resto del mondo. Una immagine che non lascia tranquilli e che soprattutto conferma il nuovo, pesante clima di guerra fredda tra blocchi contrapposti che si respira nel mondo, alla quale mi pare stia contribuendo il caro, vecchio Joe Biden, che così tranquillino non si sta dimostrando.

La seconda foto è quella del nostro Super Tutto Premier Draghi, che intervenendo stamattina a “Sud- Progetti per ripartire”, iniziativa d’ascolto promossa dalla ministra Carfagna, ha sottolineato la necessità di fermare l’allargamento del divario tra nord e sul del Paese spendendo bene i soldi della UE, con attenzione prioritaria ai giovani e alle donne.Messaggio importante, se sono solo parole lo vedremo. Così come vedremo se il generale “l’è un bravo Figliuolo” e se anche lui, con un passato di grande uomo d’azione, non si è subito allineato con la sindrome da chiacchieroni che hanno tanti uomini del potere. Lo sapete tutti, il commissario straordinario per l’emergenza Covid ha promesso ieri entro 24 ore un milioni di dosi di vaccino Pfizer distribuite in 214 centri vaccinali disseminati sul territorio. Verificheremo molto presto se l’impegno sarà stato mantenuto, mentre in Italia l’indice di positività cresce, i morti non diminuiscono e la paura neanche (nel Regno Unito, dove la vaccinazione con AstraZeneca procede a tappeto, ieri “soltanto” 17 morti).

A proposito di vittime, sono arrivati a 342 i medici che hanno dato la vita sul fronte della lotta al virus maledetto. Sono tantissimi, alla loro memoria dobbiamo onore e gratitudine perenne.Tornando al resto del mondo, la notte scorsa in un supermercato del Colorado un uomo ha fatto un’altra delle periodiche, spaventose stragi negli Stati Uniti sparando e uccidendo dieci persone, prima di essere catturato. E via con il solito pianto del coccodrillo e il consueto ritornello: basta con le armi per tutti in un Paese dove un pazzo qualunque o un razzista determinato può togliere così facilmente la vita a tanta gente. Ma non è una battaglia semplice, le armi negli States sono un grande business e l’industria che le produce è storicamente un grande potere che incide molto sulle vicende elettorali.

Chiudo con due parole con lo sciopero Amazon, che ieri ha colpito molto l’opinione pubblica anche se il potente colosso dell’e-commerce ne ha minimizzato gli effetti. E’ una battaglia giusta di civiltà quella dei dipendenti, non solo italiani, che vogliono non solo una retribuzione migliore, ma anche e e soprattutto migliori condizioni per un lavoro massacrante, ma di fondamentale importanza nel periodo della pandemia.

E’ tutto e non è molto, scusate il ritardo.

#Tanom1attinale del 23 marzo 2021: Sergei e Wang, Draghi e sud, bravo Figliuolo, Colorado, sciopero AmazonAmiche e…

Pubblicato da Gaetano Perricone su Martedì 23 marzo 2021