Amiche e amici del #Tanomattinale buon sabato, sono qui con voi – un po’ in ritardo per motivi tecnologici – anche se ieri mi avete ignorato in tanti. Ma vado avanti lo stesso, finché non mi stanco o capisco che vi siete stancati voi.
Volevo aprire doverosamente stamattina il mattinale con gli Agostino, padre e figlio, ma ho letto un flash ANSA delle 4,55 di stanotte che mi ha fatto molto incazzare e mi ha ricordato che tra gli individui peggiori e più pericolosi per l’umanità c’è un signore, si fa per dire, che si chiama Erdogan. Ecco la notizia, così com’è tata battuta: “La Turchia lascia la Convenzione di Istanbul, trattato del 2011 per prevenire e combattere la violenza contro le donne. Lo ha stabilito un decreto presidenziale firmato oggi e che ha suscitato le critiche dei principali partiti dell’opposizione. La Convenzione obbliga i governi ad adottare una legislazione che contrasto la violenza domestica e gli abusi simili, come la violenza coniugale e le mutilazioni genitali femminili. Secondo i conservatori il provvedimento minerebbe l’unità familiare, incoraggiando il divorzio e dando spazio alla comunità Lgbt per essere maggiormente accettata nella società”.
Vado avanti senza aggiungere ulteriori e superflui commenti, che lascio a voi e mi porto a Palermo, dove il Giudice dell’Udienza preliminare Alfredo Montalto ha condannato all’ergastolo con rito abbreviato il boss Nino Madonia accusato del duplice omicidio del poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, uccisi il 5 agosto 1989. E’ stata una giornata importante, proprio in occasione della festa del papà, per Vincenzo Agostino, padre di Nino, quell’ormai famoso signore con la barba bianca lunghissima che certamente avrete visto qualche volta in Tv e che per 32 anni, dal giorno del terribile duplice omicidio, ha condotto una grande battaglia pubblica per ottenere verità e giustizia. Vincenzo però non si taglierà la barba come aveva promesso, vuole che si scavi ancora su questa bruttissima vicenda di servizi segreti deviati.Passo a un argomento poco raccontato dalla stampa, impegnata su altri fronti. Con lo slogan “Basta false promesse” (“No More Empty Promises”), nella giornata mondiale dello sciopero globale per il clima anche in Italia gli attivisti di Fridays For Future, tantissimi ragazzi, sono tornati nelle piazze, reali e digitali. Spiegano gli organizzatori: “Torniamo a protestare perché i politici e le grandi aziende inquinanti fissano obiettivi di riduzione delle emissioni da raggiungere tra 20 o 30 anni e promettono che, in un lontano futuro, faranno qualcosa per contrastare la crisi climatica … Ma abbiamo bisogno di azioni immediate e concrete in linea con il principio di giustizia climatica e con la scienza, ed essa ci dice che queste promesse vuote non servono a nulla …
Dobbiamo agire già ora perché abbiamo poco meno di 7 anni per invertire la rotta. I fondi del Next Generation Eu devono essere subito investiti in politiche per azzerare le emissioni di gas serra, la causa della crisi climatica. Gli effetti della crisi climatica sono già qui, e, se non interveniamo, la scienza ci dice che la situazione potrà solo peggiorare. Soltanto, noi, le persone di tutto il mondo, unite, possiamo ribaltare questa situazione”.Cose importanti, anzi fondamentali. E’ infatti già dimostrato che i dati della drammatica pandemia che stiamo vivendo sono amplificati in condizioni di devastazione ambientale e forte inquinamento e che nuove epidemie potrebbero arrivare in futuro anche a causa di questi fattori.
Di Draghi, del Decreto Legge Sostegni, sapete già tutto dai giornalisti veri, io sono solo un eccentrico e fastidioso Avatar
Mi piacciono entrambi, spero che Draghi faccia come ha detto.C’è poi la nuova inchiesta della Procura di Caltanissetta sul “sistema Montante”, con 13 indagati tra cui, oltre al protagonista principale, ci sono l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, gli ex assessori regionali Lo Bello e Vancheri, funzionari dello Stato. Dall’ANSA: “Crocetta è indagato per corruzione in atti contrari a un dovere d’ufficio: avrebbe asservito agli interessi di Montante e dei soggetti a lui legati “gli apparati dell’amministrazione regionale sottoposti, direttamente indirettamente ai suoi poteri di indirizzo vigilanza e coordinamento”. Crocetta avrebbe scelto per la sua giunta gli assessori Lo Bello e Vancheri a lui indicati da Montante. Il leader di Confindustria avrebbe ricambiato finanziando la campagna elettorale 2012 della lista dell’ex governatore Il Megafono”.
Vedremo gli ulteriori sviluppi giudiziari, è un’altra tappa di una vicenda francamente vomitevole.Finiamo con le nuove disavventure di Joe Biden, che non sta vivendo giorni felicissimi. Il presidente degli Stati Uniti, come raccontano foto e video virali e sinceramente comici, è, poverino, truppichiato (scivolato) tre volte sulla scaletta dell’Air Force One, rischiando di rompersi come minimo una gamba. E’ ovvio che Putin, che il giorno prima gli aveva augurato buona salute, si è già guadagnato la patente di iettatore di eccezionale valore universale.Basta, ho scritto troppo assai. Ho esagerato, ma la carne sul fuoco era tanta.
Buona giornata, scusatemi.
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Pubblicato da Gaetano Perricone su Sabato 20 marzo 2021
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