Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Guerra Russia-Ucraina giorno 43. Mentre continuano i bombardamenti e Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, in apertura del Consiglio atlantico dei ministri degli Esteri ha avvertito: “Dobbiamo essere pronti ad un lungo confronto con la Russia, per questo dobbiamo mantenere le sanzioni e rafforzare la nostra difesa”, mentre Zelensky continua a ritenere insufficienti le sanzioni contro i russi (ce ne saranno a quanto pare anche per Ekaterina Tikhonova e Maria Vorontsova, le due figlie di Vladimir Putin), nella truculenta narrazione del conflitto spiccano le tragedie dei bambini, vittime innocenti insieme a tanti, troppi civili. Il mio cuore si riempie di commozione per Sasha, il bellissimo bambino di 4 anni che vedete in foto trovato morto dopo essere scomparso a metà marzo mentre era con la nonna nel distretto di Vyshhorod, nella regione di Kiev. Lo ha annunciato con un tristissimo messaggio su Instagram la mamma, Anna Yahno: “Oggi abbiamo trovato il corpo di Sashenka. Ringrazio chi ha aiutato nella ricerca, ringrazio tutti per le preghiere e la fede, grazie per il sostegno. Sashenka, il nostro angioletto è già in cielo. Oggi la sua anima ha trovato pace”, ha scritto. Per varie settimane c’era stata una vera mobilitazione per cercare il piccolo, anche celebrità ucraine si sono unite alla ricerca. Durante l’evacuazione attraverso il fiume Dnipro, una delle imbarcazioni non ha raggiunto il fiume e Sasha era su una di quelle. Anche la nonna in precedenza era stata trovata morta. Alexander (Sasha) Zdanovich Yahno aveva 4 anni, era nato il 4 marzo del 2018. E’ scomparso il 10 marzo mentre era in fuga dalla regione di Kiev, insieme ad altre sei persone e due cani. Che riposi in pace, povero bambino.
E a proposito di bambini, ieri Papa Francesco alla fine dell’udienza generale ha incontrato un gruppo di piccoli ucraini riempiendoli di doni e ha mostrato, con gesto potentemente simbolico, una bandiera arrivata da Bucha, luogo del massacro. Ecco le sue parole, dal sito Vatican.Va: “Le recenti notizie sulla guerra in Ucraina, anziché portare sollievo e speranza, attestano invece nuove atrocità, come il massacro di Bucha: crudeltà sempre più orrende, compiute anche contro civili, donne e bambini inermi. Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al Cielo e implora: si metta fine a questa guerra! Si facciano tacere le armi! Si smetta di seminare morte e distruzione! Preghiamo insieme per questo… E ieri, proprio da Bucha, mi hanno portato questa bandiera. Questa bandiera viene dalla guerra, proprio da quella città martoriata, Bucha. E anche, ci sono qui alcuni bambini ucraini che ci accompagnano. Salutiamoli e preghiamo insieme con loro. Questi bambini sono dovuti fuggire e arrivare a una terra straniera: questo è uno dei frutti della guerra. Non dimentichiamoli, e non dimentichiamo il popolo ucraino. È duro essere sradicati dalla propria terra per una guerra”.
Nel festival degli orrori, colpisce molto la rivelazione della vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk,in una intervista a Sky TG24 sulla situazione, sia nella zona di Kiev sia a Mariupol, per quanto riguarda i massacri dei civili: “I russi bruciano i cadaveri dei civili ucraini su dei camion crematori … Per quanto riguarda Mariupol, i nostri servizi segreti ci dicono che la Russia cerca di nascondere i propri delitti e per questo sta usando forni crematori mobili per bruciare i cadaveri delle nostre donne e bambini. Gli stessi forni crematori li sta usando anche per il proprio esercito. Li hanno portati dalla Crimea e li sta usando anche per bruciare i propri soldati, di modo che non li vedano in Russia, immaginate se dovessero vedere migliaia di cadaveri che ritornano in patria. Putin sta usando i forni crematori per nascondere tutte le sue azioni da delinquente.
Ha capito che il mondo è rimasto sconvolto da quello che è successo a Bucha ed ha visto quanto il mondo intero è pronto ad unirsi contro queste azioni bestiali ed è pronto a nascondere ogni traccia usando i forni crematori”, ha detto Iryna Vereshchuk che ha aggiunto: “La situazione intorno a Kiev è meno pesante però non è meno difficile per questo. Ci sono tantissimi territori minati. Purtroppo l’Ucraina è diventato il territorio con più mine che ci sia. Noi adesso faremo di tutto per eliminarle. La catastrofe umanitaria esiste, in molte città è molto difficile raggiungere alcuni posti, come Governo facciamo di tutto e le persone che si trovano in trappola hanno ricevuto un aiuto medico o alimentare”.
Mi astengo da ogni commento. Ma la Russia continua a negare lo scempio umano in Ucraina e in una nota della TASS, l’agenzia si stampa ufficiale russa, parla il dittatore: “In una telefonata con il primo ministro ungherese Viktor Orban, il presidente russo Vladimir Putin ha fornito una valutazione di principio della provocazione dell’Ucraina nella città di Bucha, ha affermato mercoledì il servizio stampa del Cremlino. “Vladimir Putin ha informato [il primo ministro] della situazione durante i colloqui tra i rappresentanti russo e ucraino, oltre a fornire valutazioni di principio su una grossolana e cinica provocazione del regime di Kiev nella città di Bucha”, si legge … Il 3 aprile, il ministero della Difesa russo ha confutato le accuse del regime di Kiev di un presunto massacro di civili a Bucha. L’agenzia militare ha affermato che le forze armate russe avevano lasciato Bucha il 30 marzo, mentre “le prove dei crimini” sono emerse solo quattro giorni dopo, dopo che gli ufficiali dei servizi di sicurezza ucraini erano entrati nella città. Il ministero ha sottolineato che il 31 marzo il sindaco della città Anatoly Fedoruk ha confermato in un discorso video che non c’erano truppe russe a Bucha. Tuttavia, non ha detto una parola sui civili uccisi in strada con le mani legate dietro la schiena. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha criticato l’episodio di Bucha definendolo un “falso attacco”. E’ la versione degli invasori davanti al mondo.
Cronaca, una importante notizia fresca siciliana battuta dall’ANSA alle 7,17: “I carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Palermo hanno arrestato nove persone nel mandamento mafioso di Misilmeri e Belmonte Mezzagno. Il provvedimento, firmato dal gip del tribunale di Palermo su richiesta della Dda, ipotizza i reati di associazione di tipo mafioso, porto e detenzione di armi clandestine e ricettazione, questi ultimi aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose. L’operazione “Limes”, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido, è stata avviata nel gennaio 2020, dopo tre omicidi e un tentato omicidio a Belmonte Mezzagno. Furono uccisi Vincenzo Greco, manovale di 36 anni, il commercialista Antonio Di Liberto, 49 anni, e il commerciante Agostino Alessandro Migliore, 45 anni, fratello di Giovanni Migliore, ritenuto uomo d’onore. Il tentato omicidio fu quello di Giuseppe Benigno che avvenne in pieno giorno e in centro”.
Per quanto riguarda le cose di casa nostra, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2022, previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196).
“Il Documento – si legge nel comunicato stampa – tiene conto del peggioramento del quadro economico determinato da diversi fattori, in particolare l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’aumento dei prezzi dell’energia, degli alimentari e delle materie prime, l’andamento dei tassi d’interesse e la minor crescita dei mercati di esportazione dell’Italia. Tali fattori sono oggi tutti meno favorevoli di quanto fossero in occasione della pubblicazione della Nota di aggiornamento al DEF (NADEF) nello scorso settembre”.Tra le altre cose, il Super Tutto Premier Mario Draghi ha sottolineato: “… Siamo molto consapevoli del disagio sociale, soprattutto per chi teme l’impatto dell’inflazione sui propri redditi e, come detto, siamo pronti a intervenire. Lo abbiamo già fatto nel recente passato, come dirà il ministro Franco. Abbiamo stanziato quasi 16 miliardi di euro fuori dalla legge di bilancio. Nelle prossime settimane comprenderemo meglio le dimensioni dell’intervento necessario e come finanziarlo. E’ importante coordinare i nostri interventi anche in una cornice Europea. Siamo tutti al lavoro per costruire una risposta comune a uno shock che è comune, come lo Stato per la pandemia. Bisogna ripetere quella esperienza di straordinaria unità nazionale che ha ispirato la nostra azione di governo durante il periodo della pandemia”Di prioritario interesse, ci dovremmo riflettere tutti, la domanda che ha posto il presidente del Consiglio durante la conferenza stampa: “Preferiamo la pace o il condizionatore acceso? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre. Se l’Ue ci propone l’embargo sul gas, siamo contenti di seguire. Quello che vogliamo è lo strumento più efficace per la pace. Ci chiediamo se il prezzo del gas possa essere scambiato con la pace”. Poi, ha rassicurato, anche senza il gas russo “fino a fine ottobre siamo coperti, le conseguenze non le vedremmo fino all’autunno”. Per ora l’embargo del gas di Mosca non è sul tavolo, ma il quadro è in continua evoluzione: “Quanto più diventa orrenda la guerra tanto più i paesi alleati si chiedono cosa possa fare questa coalizione per indebolire la Russia e permette a Kiev di sedersi al tavolo della pace”.
Per oggi è tutto, buona giornata. (le foto dal web)
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