#Tanomattinale 6 agosto 2021: memento, green pass day, Olimpiadi
Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Quella di oggi era già una data scolpita nel calendario a caratteri cubitali, “memento” terribile: il 6 agosto 1945, a Hiroshima (Giappone), esplodeva la prima bomba atomica degli Stati Uniti, che uccideva circa 100.000 persone, molte altre negli anni successivi, segnando l’inizio dell’era spaventosa e piena di angosce del terrore nucleare, dell’equilibrio della valigetta con i codici della morte; il 6 agosto 1980, in pieno centro a Palermo, via Cavour, Cosa Nostra ammazzava il Procuratore della Repubblica Gaetano Costa; il 6 agosto 1985, a Palermo, in via Croce Rossa, un commando mafioso massacrava, crivellandolo di colpi mentre tornava a casa, il vicequestore Ninni Cassarà, formidabile investigatore. Una giornata nella quale i peggiori tra gli esseri umani sono riusciti a dare il peggio del peggio di se stessi.
A queste date, che ricordo con commozione e con un omaggio a tante vittime dell’orrore a cui può arrivare l’uomo, si aggiunge oggi, con infinito scruscio (rumore) mediatico, polemiche, chiacchiere e vuciazziate, il 6 agosto dell’Anno Domini 2021, che resterà nel calendario nazionale come il Green Pass day, il giorno dell’entrata in vigore delle nuove norme sul Certificato Verde, letteralmente Passaggio Verde, sul quale sono segnate le nostre vaccinazioni. Come recita il sito, “dal 6 agosto servirà, inoltre, per accedere a qualsiasi tipo di servizio di ristorazione al tavolo al chiuso, spettacoli, eventi e competizioni sportive, musei, istituti e luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere, fiere, sagre, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali e ricreativi, sale da gioco e casinò, concorsi pubblici”.
Esageratamente a mio avviso, molto esageratamente, sembra una sorta di giorno del giudizio per la libertà e la democrazia nel nostro Paese: la maggioranza degli italiani lo considera il 25 aprile del Coviddi, il salvifico pezzo di carta o QRCode che da oggi, dopo le vaccinazioni, ci farà vivere spensieratamente il rapporto con il maledetto mostro invisibile; una minoranza molto arrabbiata, con i soliti infiltrati seminatori di odio, lo giudica il colpo di grazia alla possibilità di scegliere liberamente il proprio destino, anche il peggiore.
La mia idea è che il Green Pass, che ho stampato e porterò appresso anche in versione digitale sullo smartphone, non sia né l’una, né l’altra cosa: aiuterà i primi, tra cui chi scrive, a vivere più serenamente o comunque ad averne la convinzione, ma essendo ahimè l’Italia il Paese del “fatta la legge, trovato l’inganno”, ho la sensazione che ci vorrà del tempo prima di un’applicazione completa e rigorosa di questa novità, forse non ci sarà mai. Sarebbe bello, anche questo è un mio pensiero, se più che da deterrente, il Green Pass servisse davvero a spingere un po’ di gente, anche soltanto per potere fare qualcosa che da oggi non potrà fare, verso la vaccinazione.
Non mi dilungo più su discorsi che riempiranno a lungo le nostre vite, ognuno può pensarla e continuerà a pensarla come vuole.
Due parole sulle Olimpiadi di Tokyo, che continuano a riservare belle notizie per l’Italia: ieri i bronzi di Gregorio Paltrinieri (10 km nuoto di fondo), Elia Viviani (omnium ciclismo su pista) e Viviana Bottaro (nel kata di karate), l’argento del siciliano d’origine Manfredi Rizza (K1 200 metri canoa velocità) e soprattutto il magnifico oro, il settimo azzurro, di Massimo Stano (20 km di marcia), emulo di grandi marciatori del passato come Abdon Pamich e Maurizio Damilano, hanno fatto volare l’Italia nel medagliere: al momento i podi complessivi sono 35.