#Tanomattinale 30 gennaio 2021: duemila bambini soldato morti in Yemen; auguri al Presidentissimo; nuovo missile della Corea del nord; Donaldo vs Joe, fa rischiare la Guerra Mondiale; il giallo dell’ingegnere ucciso in Olanda.
Amiche e amici del #Tanomattinale buona domenica.Per me è un’ottima domenica, com’è noto ero tra quelli che tifavano perché il presidente Mattarella restasse al Quirinale e dunque ne gioisco di cuore. Ma oggi voglio aprire con una notizia terribile, di quelle che ahimè non trovano spazio sulla stampa, stamattina Rainews24 ha dedicato una ultimora sottopancia, Gazzettadelsud.it invece ci informa adeguatamente. Un rapporto ONU denuncia tra gennaio 2020 e maggio 2021 sono morti combattendo, caduti sul campo, circa 2000, duemila badate bene bambini soldato reclutati in Yemen dai ribelli Houthi. Nel rapporto si parla anche di campi e corsi che i ribelli continuano a tenere per incoraggiare i più giovani a scendere sul campo di battaglia. I bambini soldato morti, spiega ancora il rapporto, avevano tra i 10 e i 17 anni, venivano reclutati dicendo loro che avrebbero frequentato corsi culturali e invece venivano addestrati. In altri casi le famiglie sono state minacciate di non ricevere più aiuti umanitari e ci sarebbero stati anche casi di stupro di bambini. Cose spaventose di questo mondo orribile, una piaga di vera atroce barbarie. “Quirimane”, titola magnificamente come al solito il Manifesto sulla riconferma quasi bulgara del presidente Mattarella, 759 voti, secondo solo al magico Sandro Pertini. Riporto integralmente anche qui, le avete sentite già un’infinità di volte ma voglio che restino nel mio mattinale, le poche parole dette ieri sera quando i presidenti dei due rami del Parlamento come da prassi gli hanno portato al Quirinale la notizia della rielezione: “Ringrazio i Presidenti della Camera e del Senato per la loro comunicazione.
Desidero ringraziare i parlamentari e i delegati delle Regioni per la fiducia espressa nei miei confronti. I giorni difficili trascorsi per l’elezione alla Presidenza della Repubblica nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora attraversando – sul versante sanitario, su quello economico, su quello sociale – richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati – e, naturalmente, devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti – con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini”. Non entro nelle chiacchiere e polemiche più o meno livorose, la mia idea è che fin dalla prima votazione vari parlamentari hanno capito e dimostrato con i loro voti quello che certi beceri king kong maker o presunti leader che continuano ancora a blaterare pubblicamente in prima persona, io di qua e io di là come se nessun altro ci fosse o contasse, fingevano di non capire: che la maggior parte di noi italiani volevamo di nuovo al Quirirale il presidente Mattarella. Se hanno vinto o hanno perso, chi e chi, mi interessa poco, si scanneranno “ntra iddi”, tra loro.Voglio chiudere la parentesi Quirinale, oggi è già un altro giorno, con un apprezzamento per due protagonisti di questa inutilmente turbolenta settimana: il presidente della Camera Roberto Fico, sobrio, serio, efficace, che ha ottimamente condotto la caotica sceneggiata e che spero resti una risorsa per il nostro Paese; e il vecchio non vecchio democristiano Pierferdi, che con l’elegante e intelligente gesto di mettersi da parte spingendo Mattarella ha dato una mano per velocizzare la conclusione. Dal mondo cose che ci preoccupano sempre di più.
La Corea del Nord dell’irrequieto Kim ha lanciato oggi, ci informa l’Ansa, il suo missile più potente dal 2017, secondo Seul, che ritiene che Pyongyang potrebbe presto mettere in atto la sua minaccia di riprendere i test balistici nucleari o intercontinentali. Il capo di stato maggiore sudcoreano ha fatto sapere di di aver “rilevato un missile balistico a raggio intermedio lanciato ad angolatura elevata verso est” all’alba di oggi. Il missile è stato sparato dalla provincia settentrionale di Jagang, da dove la Corea del Nord ha lanciato negli ultimi mesi quelli che sostiene essere missili ipersonici. Ha raggiunto un’altitudine massima di 2.000 km e ha percorso circa 800 km in 30 minuti prima di cadere nel Mar del Giappone, ha aggiunto lo stato maggiore. Per la Corea del Sud, il Nord sta seguendo “un percorso simile” a quello del 2017, quando le tensioni erano al culmine nella penisola coreana. Il presidente sudcoreano Moon Jae-in in un comunicato ha affermato che la Corea del Nord “è vicina alla rottura della moratoria autoimposta” sui test nucleari e sui missili balistici intercontinentali.
Nuove paure, dunque, per il sud est asiatico, mentre in un nuovo comizio in Texas, a Conroe, Donaldo Trump attacca duramente il vecchio Joe Biden: “Il nostro Paese è arrabbiato e vuole essere rispettato di nuovo. Insieme dobbiamo salvare l’America”, ha affermato l’ex presidente Usa. “L’incompetenza di Joe Biden ci sta facendo rischiare una terza guerra mondiale. Quello che Putin e la Russia stanno facendo con l’Ucraina non sarebbe mai accaduto con me presidente. Sotto il mio sguardo l’America era rispettata, forse più rispettata che mai”. Certo che il presidente Bidem non sta facendo nulla per allentare le tensioni: manda truppe nel Baltico e la Russia risponde a quanto pare rafforzando le difese antiaeree in Bielorussia. Cose bruttissime insomma.
Chiudo con un giallo di cronaca nera. Paolo Moroni, 42 anni, un ingegnere informatico originario di Allumiere (provincia di Roma), è stato trovato morto ad Amsterdam dove lavorava da alcuni anni. Il decesso risalirebbe al 27 gennaio e la Farnesina ha successivamente avvisato la famiglia, titolare di un ristorante nel centro della provincia di Roma, che non riusciva a contattarlo. Sulla vicenda sta indagando la polizia olandese, mentre in Italia l’indagine è stata affidata ai carabinieri di Civitavecchia. Si ipotizza una morte violenta, la pista dell’omicidio è quella più accreditata. Presto dovrebbe anche arrivare un fascicolo sul tavolo della procura di Roma. Non ci sarebbe nulla, nel passato di Moroni, che potesse portare ad una morte violenta, come quella ipotizzata da chi indaga. Nei prossimi giorni dovrebbe essere anche autorizzata l’autopsia che potrebbe cominciare a far luce su una morte considerata da tutti “inspiegabile”.
Buona giornata, è tutto