#Tanomattinale 3 ottobre 2021: Papa Francesco e Madre Terra che geme, l’incendio di Roma, femminicidio a Velletri, vaccino antiCoviddi e antiinfluenzale insieme
Amiche e amici del #Tanomattinale buona domenica.
Oggi apro con le parole, ancora una volta straordinariamente importanti e che suonano quasi come un ultimo appello, con cui Papa Francesco si è rivolto ai giovani imprenditori ed economisti protagonisti del secondo evento mondiale di “Economy of Francesco” in diretta streaming da Assisi e in collegamento con 40 città del pianeta. “A voi giovani rinnovo il compito di mettere la fraternità al centro dell’economia” di dimostrare, “guidati dall’amore del Vangelo”, che “una economia diversa esiste”, e che può essere “più giusta, sostenibile e solidale, cioè più comune”.
“La qualità dello sviluppo dei popoli e della Terra dipende soprattutto dai beni comuni. Per questo dobbiamo cercare nuove vie per rigenerare l’economia nell’epoca post-Covid-19 in modo che questa sia più giusta, sostenibile e solidale, cioè più comune. Abbiamo bisogno di processi più circolari, di produrre e non sprecare le risorse della nostra Terra, modi più equi per vendere e distribuire i beni e comportamenti più responsabili quando consumiamo. C’è anche bisogno di un nuovo paradigma integrale, capace di formare le nuove generazioni di economisti e di imprenditori, nel rispetto della nostra interconnessione con la Terra. Voi, nell’“Economia di Francesco” come in tanti altri gruppi di giovani, state lavorando con lo stesso proposito. Voi potete offrire questo nuovo sguardo e questo esempio di una nuova economia
.Oggi la nostra madre Terra geme e ci avverte che ci stiamo avvicinando a soglie pericolose. Voi siete forse l’ultima generazione che ci può salvare, non esagero. Alla luce di questa emergenza, la vostra creatività e la vostra resilienza implicano una grande responsabilità. Spero che possiate usare quei vostri doni per sistemare gli errori del passato e dirigerci verso una nuova economia più solidale, sostenibile ed inclusiva.
“Prima della domenica elettorale per le amministrative, c’è stata una drammatica notte di fuoco per i romani per l’incendio che ha devastato il Ponte dell’Industria. Dopo il crollo di alcune parti del “ponte di ferro” che collega Marconi con Ostiense, i vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme intorno all’1 di notte e hanno lavorato per ore alla messa in sicurezza dell’area e per escludere il coinvolgimento di persone nel rogo. Il rogo, informavano stanotte, ha riguardato “vegetazione e alcuni ricoveri di fortuna. Nella zona, l’interruzione della corrente e della fornitura idrica ha interessato almeno 180 famiglie residenti. La struttura ha una lunghezza di 131,20 metri, una larghezza di 7,25 metri e presenta tre luci a travate metalliche e il rogo ha fatto crollare una sezione lunga circa sette metri di una passerella che corre sotto la struttura e che serviva per la manutenzione e il passaggio di cavi elettrici.
Lo ha spiegato il comandante dei vigili del fuoco di Roma, Francesco Notaro. “È crollato un pezzo di storia, da bambino venivo qui con mio padre, c’era il consorzio agrario. Oggi l’inerzia di chi sarebbe dovuto intervenire ha ridotto in cenere tutti i nostri ricordi”. E’ la testimonianza all’Adnkronos di Massimo, uno degli inquilini del palazzo in via del porto fluviale, a Ostiense, a pochi passi dal ponte dell’Industria andato a fuoco nella tarda serata. “Siamo in tutto 180 famiglie – raccontano altri come lui in strada- e ora stiamo senza acqua e senza corrente”. “Mancavano pochi minuti alle 23, quando è andata via la corrente e all’improvviso abbiamo sentito un odore fortissimo di gas. Ci siamo affacciati alla finestra e abbiamo visto fiamme altissime sul ponte”, racconta ancora Massimiliano, impiegato di 55 anni, residente in una delle palazzine in via del Ponte Fluviale. “Un incendio devastante. La nostra paura era per le fiamme partite dalle sterpaglie, che hanno bruciato le tubature della corrente e del gas”.
Ennesimo femminicidio, mi ha colpito molto leggerlo sul web proprio dopo avere reso omaggio sul lungomare di Acitrezza a Vanessa Zappalà nel luogo dove fu uccisa la notte del 23 agosto scorso. Un ex carabiniere 72enne, Paolo Iannello, è morto dopo essersi lanciato dal terzo piano di casa sua a Velletri, alle porte di Roma: quando le forze dell’ordine sono entrate nell’abitazione, hanno trovato la moglie dell’uomo, la 70enne Lucia Massimo, uccisa a coltellate, dunque un femminicidio seguito ancora da un suicidio. L’uomo, soccorso dal 118, è stato caricato agonizzante su un’ambulanza ma è morto durante il tragitto verso l’ospedale. Una volta entrati nell’appartamento i militari hanno trovato il corpo senza vita della moglie, sul quale sono state trovate diverse ferite causa probabilmente dei colpi inferti con degli oggetti contundenti. I militari indagano ora per ricostruire l’esatta dinamica che ha portato alla morte la donna, ennesima vittima della furia omicida di quaquaraquà psicopatici convinto di essere padroni delle proprie donne.
E’ arrivato il via libera del ministero della Salute per la somministrazione concomitante del vaccino per il Coviddi e di quello per l’influenza. “In considerazione dell’avvicinarsi della campagna di vaccinazione anti-influenzale – si legge in una circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione Gianni Rezza, – è possibile che alcune categorie di soggetti per le quali la vaccinazione antinfluenzale stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente siano allo stesso tempo eleggibili per la vaccinazione antiSARS-CoV-2/COVID-19 (ad esempio gruppi target della dose addizionale o booster, persone over 60 non ancora vaccinate, ecc).
Sebbene nelle schede tecniche dei vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID-19 autorizzati da EMA non siano presenti, a oggi, indicazioni relative alla loro somministrazione concomitante con altri vaccini, tenuto conto delle attuali indicazioni espresse dalle principali autorità di Sanità Pubblica internazionali e relativi Comitati Consultivi e dei dati preliminari relativi alla co-somministrazione di vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID-19 con vaccini antinfluenzali, sarà possibile programmare la somministrazione dei due vaccini, nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale, nella medesima seduta vaccinale, fermo restando che una eventuale mancanza di disponibilità di uno dei due vaccini non venga utilizzata come motivo per procrastinare la somministrazione dell’altro”.Chiudo con la memoria che è sempre dolore.
A Lampedusa, otto anni anni fa, il 3 ottobre 2013, ci fu la spaventosa strage dei 368 migranti che si inabissarono nello stupendo mare della Tabaccara. E’ la coscienza sporca di un mondo dove l’umanità e l’accoglienza vengono sempre più sostituite da muri e recinti.
Buona giornata