#Tanomattinale 3 giugno 2021: Zaki, Mattarella e “la storia siamo noi”, Vanni Calì rapito, vaccini per tutti

Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno.

Comincio con una notizia che personalmente mi fa andare in bestia. La custodia cautelare in carcere in Egitto di Patrick Zaki è stata prolungata di 45 giorni. Lo ha riferito all’ANSA una sua legale, Hoda Nasrallah, annunciando l’esito dell’udienza. Altri “45 giorni, come ogni volta”, si è limitata a dire al telefono l’avvocatessa rispondendo alla domanda su quale fosse l’esito dell’udienza di ieri. “Rinnovata la detenzione preventiva per Patrick Zaki. L’ennesimo rinnovo che non lascia spazio a dubbi: la sua detenzione è un accanimento giudiziario”: lo scrive Amnesty Italia su Twitter. Sarebbe ora che l’Italia facesse qualcosa, ma evidentemente i troppi interessi economici che legano il nostro Paese all’Egitto e al suo squallido regime lo impediscono.

Ancora una volta ieri si è preso la scena il presidente Sergio Mattarella con il suo bel discorso di celebrazione dei 75 anni della Repubblica. Ne riporto brevi stralci che ritengo significativi.”La storia siamo noi”, ha detto citando Francesco De Gregori, “nessuno si senta escluso. Ai ragazzi che oggi sono qui vorrei dire: la storia di questi settantacinque anni è stato il risultato, il mosaico di tante storie piccole e grandi, di protagonisti conosciuti e di testimonianze meno note. Tocca ora a voi scrivere la storia della Repubblica. Scegliete gli esempi, i volti, i modelli, le tante cose positive da custodire della nostra Italia. E poi preparatevi a vivere i capitoli nuovi di questa storia, ad essere voi protagonisti del nostro futuro”.

E ancora: “Sono passati settantacinque anni da quando, con il voto nel referendum del 2 giugno 1946, gli italiani, scegliendo la Repubblica, cominciarono a costruire una nuova storia. Anche oggi siamo a un tornante del nostro cammino dopo le due grandi crisi globali, quella economico finanziaria e quella provocata dalla pandemia. Come lo fu allora, questo è tempo di costruire il futuro”. Belle e incoraggianti parole, certo. Ma voglio anche ricordare a me stesso, innanzitutto, che la storia della nostra Repubblica è piena di spaventosi buchi neri: le stragi di Stato, Moro, Falcone, Borsellino, Ustica, Bologna, P2, De Mauro, eccetera, eccetera, eccetera. Fatti terribili ancora senza spiegazione e senza giustizia, che dimostrano una sostanziale fragilità di un percorso ancora incompiuto verso uno Stato e un Paese solido, giusto ed equo. E voglio ancora ricordare che la formidabile posizione geografica e strategica dell’Italia nel cuore del Mediterraneo continua a metterla al centro degli interessi strategici contrastanti delle grandi potenze.

Ho seguito con dispiacere gli sviluppi della una notizia dell’ingegnere italiano rapito ad Haiti. Ho infatti conosciuto e apprezzato Vanni Calì quando, nel 2002, è stato sub commissario per l’emergenza cenere lavica durante l’eruzione dell’Etna del 2002.E’ stato assessore ai Lavori pubblici alla Provincia di Catania, dal 1995 e poi mobility manager dello stesso Ente. Laureato a Catania, Calì si è poi specializzato al Politecnico di Torino. Ha alternato ruoli professionali in aziende (è stato dirigente della Cogei e capo missione in Togo per la Staim) a incarichi dirigenziali. Alla Provincia l’ingegnere Calì è stato dirigente (Pianificazione territoriale, Protezione civile e Trasporti) per un decennio, fino al 2011, prima di tornare in campo da “professionista imprenditore”, come ama definirsi, con una società di costruzioni specializzata in lavori all’estero. Si è saputo del riscatto di 500mila dollari chiesto per la sua liberazione, spero che tutto vada bene, sappiamo bene quanto sono complicate queste vicende.

Chiudo ricordando che da oggi tutti, dai 12 anni in su, possono prenotarsi per la vaccinazione. Come dice il generale bravo Figliuolo potrebbe essere davvero la scelta decisiva per la spallata definitiva al Coviddi, ma debbo dirvi che sento ancora in giro troppo discorsi di gente che non ne vuole sentire.Solo un accenno al nuovo governo nato in Israele guidato dal centrista Lapid, che si ripromette di “unire il Paese” e mette alla porta dopo 12 anni Benjamin Netanyhau. Penso sia una buona notizia per il mondo, ma è solo il mio parere.

Buona giornata