Tanomattinale

#Tanomattinale 3 aprile 2022: registrato in Russia il primo vaccino spray nasale contro il Coviddi; nuova strage di migranti in mare, le parole di Papa Francesco a Malta sull’accoglienza e sul conflitto in corso; guerra in Ucraina tra fosse comuni, mine sui cadaveri, incontro possibile tra Putin e Zelensky; processo Montante bis, 13 rinvii a giudizio

Amiche e amici del #Tanomattinale buona domenica.

Lo scarsissimo interesse che ho riscontrato ieri per la mia rubrica, a parte i “fedelissimi” tra voi che non mi stanco di ringraziare per l’affetto e la stima, non mi invoglia granché. So bene e mi rendo perfettamente conto che modesti appuntamenti quotidiani d’informazione come questo, nel mondo veloce, effimero e per lo più superficiale di Facebook, tendono ad estinguersi quasi fisiologicamente perché obiettivamente possono scocciare. Se continuo, dunque, lo faccio per divertimento, piacevole esercizio professionale, per quelli che mi seguono sempre e me lo fanno capire, ma anche ad esempio per portare avanti questa specie di diario di questa ignobile guerra magari per farci poi un libro, visto che tutti fanno libri su tutto e di più. Ma oggi apro con altri argomento. Guardando il sito della TASS, l’agenzia di stampa ufficiale russa per i consueti aggiornamenti sul conflitto da parte di Mosca, ho trovato questa notizia per me molto importante che ho come sempre tradotto dall’inglese: “Il primo vaccino al mondo contro il coronavirus in forma di spray nasale è stato registrato in Russia, ha affermato venerdì il ministero della Salute in una dichiarazione. “Il ministero della Salute russo ha registrato la forma spray nasale del vaccino contro il coronavirus Gam-COVID-Vac (Sputnik V) sviluppato dall’Istituto di ricerca di epidemiologia e microbiologia Gamaleya del ministero della Salute”, si legge nella dichiarazione. Secondo il ministero, il vaccino è costituito da due componenti basati sui vettori di adenovirus di tipo 16 e di tipo 5. Le due dosi verranno somministrate con un intervallo di tre settimane. Questo tipo di vaccinazione crea un’immunità mucosale contro il coronavirus all’interno delle vie respiratorie. “L’uso di uno spray nasale induce una risposta immunitaria umorale (potenziando i titoli di anticorpi IgA nel sangue e le secrezioni nasali e i titoli di anticorpi IgG neutralizzanti il ​​virus nel sangue) e una risposta immunitaria cellulare all’infezione causata da SARS-CoV-2, ” ha aggiunto la dichiarazione. A questo punto, il vaccino è destinato all’immunizzazione delle persone di età superiore ai 18 anni. Il ministro della Sanità russo Mikhail Murashko ha affermato in precedenza che l’uso del vaccino contro il coronavirus spray nasale sarebbe stato incluso nelle raccomandazioni per i richiami”. Visto che il Coviddi, nonostante la quasi fine delle restrizioni, è ancora vivo, vegeto e pericoloso al punto da uccidere ancora molte persone, penso che il vaccino come spray nasale possa essere prezioso per l’umanità pure se viene dalla Russia e magari viene considerato al pari delle peste bubbonica. Ma, ricordo prima di tutto a me stesso, tutta la Russia e i russi non sono il diavolo come Putin. Continua senza soste la strage dei migranti in mare. “Più di 90 persone hanno perso la vita in acque internazionali dopo aver lasciato la Libia su una barca sovraffollata molti giorni fa”, ha fatto sapere sui social Medici senza frontiere. “La petroliera commerciale Alegria 1 ha soccorso gli unici 4 sopravvissuti nelle prime ore del mattino. Sappiamo dal nostro contatto iniziale con Alegria 1 che i sopravvissuti hanno riferito di essere stati in mare per almeno quattro giorni su una nave con almeno 100 persone”, ha aggiunto l’Ong.

Alegria 1 si sta dirigendo verso la Libia, “ ignorando non solo le nostre offerte di assistenza medica – denuncia Msf – ma anche l’invito a non riportare queste persone in Libia”. I naufraghi avrebbero raccontato che a bordo del gommone erano circa un centinaio e che sarebbero rimasti in mare per almeno quattro giorni. Nei giorni scorsi Alarm Phone aveva lanciato un SOS per un’imbarcazione con una novantina di persone a bordo, le cui ricerche, però, si erano rivelate vane. Di migranti e accoglienza ha parlato Papa Francesco, ancora una volta con un messaggio potente e drammatico durante l’incontro con le Autorità e il Corpo Diplomatico nel suo viaggio apostolico a Malta: “Mentre oggi, nei confronti di chi attraversa il Mediterraneo in cerca di salvezza, prevalgono il timore e “la narrazione dell’invasione”, e l’obiettivo primario sembra essere la tutela ad ogni costo della propria sicurezza, aiutiamoci a non vedere il migrante come una minaccia e a non cedere alla tentazione di innalzare ponti levatoi e di erigere muri. L’altro non è un virus da cui difendersi, ma una persona da accogliere, e «l’ideale cristiano inviterà sempre a superare il sospetto, la sfiducia permanente, la paura di essere invasi, gli atteggiamenti difensivi che il mondo attuale ci impone» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 88)”.

Ma il Papa ha ancora una volta pronunciato parole straordinaria, di grande forza e chiarezza, di durissima accusa, sulla guerra in Ucraina e su chi l’ha voluta, senza mai nominarlo. Eccole, dal sito Vatican.va: “C’è, infine, il vento proveniente da est, che spesso soffia all’aurora. Omero lo chiamava “Euro” (Odissea V,379.423). Ma proprio dall’est Europa, dall’Oriente dove sorge prima la luce, sono giunte le tenebre della guerra. Pensavamo che invasioni di altri Paesi, brutali combattimenti nelle strade e minacce atomiche fossero ricordi oscuri di un passato lontano. Ma il vento gelido della guerra, che porta solo morte, distruzione e odio, si è abbattuto con prepotenza sulla vita di tanti e sulle giornate di tutti. E mentre ancora una volta qualche potente, tristemente rinchiuso nelle anacronistiche pretese di interessi nazionalisti, provoca e fomenta conflitti, la gente comune avverte il bisogno di costruire un futuro che, o sarà insieme, o non sarà. Ora, nella notte della guerra che è calata sull’umanità, per favore, non facciamo svanire il sogno della pace”. E ancora: “Quanto ci serve una “misura umana” davanti all’aggressività infantile e distruttiva che ci minaccia, di fronte al rischio di una “guerra fredda allargata” che può soffocare la vita di interi popoli e generazioni! Quell’“infantilismo”, purtroppo, non è sparito. Riemerge prepotentemente nelle seduzioni dell’autocrazia, nei nuovi imperialismi, nell’aggressività diffusa, nell’incapacità di gettare ponti e di partire dai più poveri. Oggi è tanto difficile pensare con la logica della pace. Ci siamo abituati a pensare con la logica della guerra. Da qui comincia a soffiare il vento gelido della guerra, che anche stavolta è stato alimentato negli anni. Sì, la guerra si è preparata da tempo con grandi investimenti e commerci di armi. Ed è triste vedere come l’entusiasmo per la pace, sorto dopo la seconda guerra mondiale, si sia negli ultimi decenni affievolito, così come il cammino della comunità internazionale, con pochi potenti che vanno avanti per conto proprio, alla ricerca di spazi e zone d’influenza. E così non solo la pace, ma tante grandi questioni, come la lotta alla fame e alle disuguaglianze sono state di fatto derubricate dalle principali agende politiche”.

La guerra tra Russia e Ucraina è intanto giunta al giorno 39 e la mia personale sensazione è che durerà ancora a lungo, non ci sono segnali che facciano immaginare il contrario. L’Ucraina non vuole cedere, anzi per bocca del suo presidente Zelensky continua a dire di “volere vincere”, la Russia fa solo credere di retrocedere. Continuano i bombardamenti – stamattina a Odessa – , continuano a morire giornalisti e fotoreporter che la guerra vogliono raccontarla (ieri si è saputo del bravissimo ucraino Maks Levin), si hanno notizie di risvolti orrendi come le fosse comuni e addirittura i cadaveri minati dai russi. Ma sulle informazioni provenienti da entrambe le parti in guerra, l’una e l’altra, mi riservo di avere qualche perplessità avendo compreso quanto la propaganda stia avendo un peso fondamentale sulla narrazione di questa come di tutte le altre guerra dell’epoca di Internet e del web.Questa però mi sembra importante e la riporto, fonte Adnkronos. Le bozze di accordo tra Ucraina e Russia emerse ai colloqui di Istanbul dei giorni scorsi sarebbero pronte per le discussioni tra i presidenti Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin che “con un alto grado di probabilità” si incontreranno in Turchia, a Istanbul o Ankara. Lo ha rivelato il capo della delegazione ucraina ai negoziati, David Arakhamia, durante un’intervista televisiva: “La Russia ha dato una risposta ufficiale su tutte le posizioni, vale a dire che accettano la posizione ucraina a eccezione del tema della Crimea. Il ministro degli Esteri Kuleba ha detto che non c’è alcuna conferma ufficiale per iscritto, ma verbalmente, ieri, in videoconferenza, è emerso che la parte russa non obietta ad alcuna posizione”.

Per Arakhamia “i russi hanno anche confermato la loro tesi che le bozze di documenti sono state elaborate abbastanza perché siano condotte consultazioni dirette tra i due leader del Paesi: il nostro compito è preparare la fase finale non del documento, ma dei temi che saranno affrontati, e di preparare il futuro incontro dei presidenti”. Io riporto questa motizia che mi sembra pure promettente, magari oggi stesso sarà smentita.

Chiudo con la cronaca giudiziaria siciliana dall’ANSA, con una storia che ha fatto e continua a fare giustamente molto scalpore. Tredici persone (esponenti politici, rappresentanti delle forze dell’ordine e imprenditori) coinvolti nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Montante bis” sono state rinviate a giudizio dal Gup del Tribunale di Caltanissetta Emanuela Carrabotta. A processo, prima udienza l’8 maggio prossimo alle 10.30 nell’aula bunker del carcere di Caltanissetta davanti al tribunale collegiale, andranno oltre all’ex leader di Confindustria Sicilia Antonello Montante, anche l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, gli ex assessori Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, l’ex commissario Irsap, Maria Grazia Brandara, gli imprenditori Giuseppe Catanzaro, gli imprenditori Rosario Amarù e Carmelo Turco, Vincenzo Savastano ex vice questore aggiunto della Polizia presso l’ufficio di frontiera di Fiumicino, Gaetano Scillia ex capocentro Dia di Caltanissetta, Arturo De Felice ex direttore della Dia, Giuseppe D’Agata colonnello dei carabinieri e Diego Di Simone Perricone ex capo della security di Confindustria. Sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio e finanziamento illecito ai partiti. Secondo l’accusa, scrive l’ANSA, avrebbero fatto parte del cosiddetto “Sistema Montante” che ruotava attorno all’ex vice presidente nazionale di Confindustria con delega alla Legalità. La procura di Caltanissetta contesta anche presunti finanziamenti illeciti per sostenere la campagna elettorale dell’ex governatore Crocetta. “Il processo? E’ una croce che debbo portare, ma sono sereno e tranquillo perché sono innocente e ho fiducia nella Giustizia”, ha commentato l’ex presidente della Regione.

E’ tutto, buona giornata. (le foto dal web)

Gaetano Perricone

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