Amiche e amici del #Tanomattinale buon lunedì.
Comincio con due notizie fresche, uno bella e una no. La prima arriva dal canale di Suez, dove le immagini televisive arrivate stamattina ci raccontano che la nave portacontainer Ever Given lunga 400 metri, che ha bloccato per quasi una settimana uno dei passaggi strategici nel Pianeta, ha iniziato a muoversi. La poppa della nave, che pesa più di 200.000 tonnellate, pare si sia allontanata dalla riva occidentale del canale.
Come racconta l’ANSA, l’Autorità del Canale di Suez ha spiegato che “le manovre di traino per rimettere a galla la nave portacontainer Ever Given sono iniziate con l’ausilio di 10 rimorchiatori giganti”. La compagnia di servizi marittimi Inchcape ha annunciato da parte sua che la nave è stata “rimessa a galla”. La Ever Given si era arenata martedì scorso in diagonale attraverso il canale, ostruendo completamente il corso d’acqua di circa 300 metri di larghezza, uno dei più trafficati al mondo. In totale, quasi 400 navi sono rimaste bloccate alle estremità e al centro del canale che collega il Mar Rosso al Mar Mediterraneo. Eppur si muove, verrebbe da commentare con una certa soddisfazione.
La notizia brutta è la scomparsa del mitico Enrico Vaime, uno dei grandi padri dell’intrattenimento e del varietà in Italia, che si è spento ieri sera al Policlinico Gemelli di Roma. Era uno dei più brillanti autori radiofonici e televisivi, aveva 85 anni. Insieme a Italo Terzoli, con il quale ha costituito la ditta artistica Terzoli & Vaime, è stato uno dei più bravi e prolifici autori di teatro e di varietà radiofonico e televisivo fra gli anni Sessanta e Settanta. Considerato un maestro dalle successive generazioni di autori, Vaime si è sempre distinto per la simpatia, l’intelligente ironia e il garbato umorismo.
E adesso parlo di bambini, le notizie che li riguardano passano sempre in secondo piano, il martellamento da Coviddi travolge tutto. Una è una storia a lieto fine, che mi ha fatto commuovere – ormai sono vecchio e mi succede sempre più spesso – vedendo le immagini in tv: nella “barca dei bambini”, com’è stata ribattezzata, sono state salvati dalle onde, dopo due giorni alla deriva, 36 persone, tra i quali appunto 15 bambini, di cui due piccolissimi, e 7 donne. Li ha soccorsi la Ong spagnola Open Arms. I 36 migranti rischiavano di affondare da un momento all’altro in acque maltesi e hanno lanciato l’SOS. Nessun Paese, nessuno, si è mosso per offrire loro soccorso, nonostante diverse sollecitazioni. Il segnale di SOS era stato inoltrato al call center per i naufraghi in difficoltà nel Mediterraneo, Alarm Phone, che sui suoi social aveva scritto: “Abbiamo informato tutte le autorità con la posizione Gps, ma Malta non risponde al telefono e l’Italia non si assume la responsabilità. La barca perde e le persone sono in preda al panico. Non lasciarli annegare”. Bruttissime storie, che devono fare riflettere sulla disumanità dilagante.
E’ invece andata male a una bambina migrante di 9 anni, annegata mentre cercava di attraversare il Rio Grande, al confine fra Stati Uniti e Messico, con la sua famiglia. Gli agenti della pattuglia di frontiera statunitense hanno trovato una donna e due bambini rispondendo a una chiamata di soccorso. Tutti e tre erano privi di sensi, su un’isola nel fiume che separa gli Usa dal Messico. Gli agenti sono riusciti a rianimare la madre e il bambino più piccolo, di 3 anni, mentre per la bambina più grande era troppo tardi. Una grande tragedia e un’altra grana per Joe Biden, alla prese con una grande sfida umanitaria ai confini con il Messico, sempre al centro di polemiche per la narrazione che li vuole continuamente violati dai trafficanti.
Sul fronte Coviddi e vaccini, continua la sfilza di annunci e mega promesse, al festival dell’ottimismo forzato al quale preferisco non andare appresso. Mentre mi chiedo con quali dosi gli strateghi italiani intendono arrivare entro una settimana a 300-500 mila vaccinazioni al giorno, mi colpisce e francamente mi fa sorridere la previsione di Thierry Breton, commissario Ue al mercato interno e capo della task force sui vaccini – arruolato evidentemente ai vertici della squadra dei minchiatari che devono trasmettere ottimismo a tutti i costi anche contro la realtà più evidente – che ha dichiarato che l’immunità di gregge dal coronavirus dovrebbe essere ottenuta in Europa entro metà luglio. Parlando con la radio francese Rtl, Breton ha detto inoltre che la prossima estate dovrebbe “essere simile a quella dell’anno scorso” grazie alle campagne vaccinali in corso nell’Unione europea. Breton ha mostrato il primo ‘passaporto sanitario’ europeo aggiungendo che sarà disponibile in tutta l’Unione europea “tra due-tre mesi”.
Che dire? Sarò felice di applaudirlo se se le sue previsioni si riveleranno corrette.Chiudo con due importanti notizie di sport. Tanto per cambiare, Lewis Hamilton ha già fatto capire chi è il padrone della Formula 1, vincendo il primo Gran Premio della nuova stagione in Barhein, nobilitato dalla presenza del toscanello traditore. Nelle qualificazioni ai Mondiali di Calcio 2022, l’Italia di Mancini ha continuato a vincere anche in Bulgaria con i gol di Belotti su rigore e Locatelli, un bel gesto tecnico. Non una grande partita, ma un successo fondamentale e a noi tifosi azzurri va bene così.
Buona giornata, vi voglio bene.
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Pubblicato da Gaetano Perricone su Domenica 28 marzo 2021
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