Amiche e amici del Tano Mattinale buongiorno.
Guerra Russia-Ucraina, giorno 29. Oggi molte notizie, ma apro con un omaggio a due donne vittime dell’orrore. Una promettente ginnasta ucraina di 11 anni, Kateryna Dyachenko, è rimasta uccisa nel crollo della sua abitazione, colpita da un raid russo a Mariupol. Nel raid è morto anche il padre mentre la madre e il fratello si sono miracolosamente salvati anche se quest’ultimo ha riportato ferite gravi. A dare la notizia della morte di Kateryna è stata la sua allenatrice, Anastasia Meshchanenkova, con un post su Instagram e una foto che la ritrae insieme alla piccola ginnasta, Kateryna porta al collo una medaglia e una piccola coppa. La foto è stata scattata a dicembre scorso, quando la guerra era lontana. La tragica morte ha suscitato commozione e indignazione nelle organizzazioni di ginnastica di tutto il mondo. Ha scritto anche su Twitter la parlamentare ucraina Anna Purtova: “Questa è la nostra ginnasta Katya Dyachenko. Ha 11 anni. È morta sotto le macerie della sua casa a Mariupol quando un missile russo l’ha colpita nel corso della giornata. Avrebbe potuto avere un brillante futuro davanti a sé come giovane campionessa ucraina. Ma in un secondo se n’è andata”.
E poi c’è un’altra vittima dell’informazione che vuole fare bene il suo mestiere in questo orrore. Una giornalista russa è morta dopo essere stata colpita dai bombardamenti russi a Kiev mentre filmava la distruzione provocata dal lancio di razzi in un centro commerciale nel distretto di Podolsky. Lo scrive il Guardian, precisando che era la reporter di un sito di notizie indipendente con sede in Russia, l’Insider, Oksana Baulina, era in Ucraina come corrispondente, dove aveva inviato rapporti da Leopoli e Kiev. Con lei è morto un altro civile, mentre alte due persone che la accompagnavano sono rimaste ferite. L’ufficio editoriale della pubblicazione ha spiegato che in passato Baulina aveva lavorato per la Fondazione Anticorruzione in Russia. Dopo che l’organizzazione è stata inclusa nell’elenco degli estremisti, è andata all’estero. Successivamente, come corrispondente di “The Insider” (la redazione si trova in Lettonia), la giornalista è venuta in Ucraina, dove ha lavorato alla realizzazione di reportage da Leopoli e Kiev.Stanotte, con la necessaria retorica e la sua ormai ben nota potente abilità di comunicatore, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha rivolto dai social un appello al mondo intero per sostenere il suo popolo aggredito dai russi scendendo in piazza. Ecco alcuni stralci: “Persone libere del mondo libero! Ucraini e cittadini di tutti i paesi che apprezzano la libertà! Gli amici! Il 24 marzo sarà il mese della nostra resistenza. Eroica resistenza dello stato ucraino, del popolo ucraino alla spietata invasione della Russia.
È già un mese della nostra difesa contro il tentativo di distruggerci. Pulisci la faccia della terra. Il piano originale delle truppe russe fallì già nei primi giorni dell’invasione. Pensavano che gli ucraini si sarebbero spaventati. Pensavano che gli ucraini non avrebbero combattuto. Si erano sbagliati. Non sanno niente di noi, degli ucraini. Non sanno niente della libertà. Su quanto sia prezioso. Non sanno come la libertà arricchisca la vita. Dà senso alla vita. Ecco perché ti chiedo di opporti alla guerra! A partire dal 24 marzo – esattamente un mese dopo l’invasione russa… Da questo giorno e dopo. Mostra la tua posizione! Vieni dai tuoi uffici, dalle tue case, dalle tue scuole e università. Vieni in nome della pace. Vieni con i simboli ucraini per sostenere l’Ucraina, per sostenere la libertà, per sostenere la vita. Vieni nelle tue piazze, nelle tue strade. Renditi visibile e ascoltato. Dì che le persone contano. La libertà conta. La pace conta. L’Ucraina conta. Dal 24 marzo. Nei centri delle tue città. Tutti insieme che vogliono fermare la guerra. Voglio rivolgermi ai cittadini della Russia separatamente. Sono sicuro che molti di voi sono disgustati dalla politica del proprio stato. Che sono già stufi di quello che vedi in TV. Delle bugie dei tuoi propagandisti su Internet. Propagandisti che sono pagati dalle vostre tasse. E mentono sulla guerra, che viene pagata dalle tue tasse. E che rende tutti i cittadini della Russia più poveri. Ogni giorno più poveri ….Siamo tutti ucraini. Siamo tutti europei. Siamo tutti persone libere del mondo libero. In unità! Sul campo di battaglia e nelle posizioni politiche, nei raduni e nei vertici, nel lavoro e nella comunicazione con le persone. Con tutte le nostre azioni, dobbiamo costringere la Russia a cercare la pace. Con tutte le nostre azioni, dobbiamo avvicinare la vittoria della libertà. Possa la memoria di tutti coloro che sono morti per l’Ucraina vivere per sempre!”Intanto il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha bocciato la bozza di risoluzione elaborata dalla Russia sulla situazione umanitaria in Ucraina.
Il testo, che chiedeva l’accesso umanitario per la consegna degli aiuti e la protezione dei civili, ma ovviamente non menzionava il ruolo di Mosca nella crisi, ha ottenuto due voti a favore, Russia e la Cina che si è apertamente schierata e 13 astensioni.
C’è enorme attesa per i vertici importantissimi di oggi: il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è ospite oggi al Consiglio Europeo a Bruxelles al termine del summit della Nato e della riunione dei leader del G7. “Biden annuncerà nuove sanzioni su figure politiche, oligarchi e entità russe”, ha detto il capo della sicurezza nazionale americana Jake Sullivan Ma la Tassi scrive anche testualmente: “L’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico non invierà truppe in Ucraina, ha detto il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg in una conferenza stampa a Bruxelles, commentando una proposta della Polonia per l’alleanza di inviare truppe di mantenimento della pace lì. “La NATO non fa parte del conflitto … fornisce supporto all’Ucraina ma non fa parte del conflitto. La NATO non invierà le truppe in Ucraina”. “È estremamente importante fornire supporto all’Ucraina”, ha continuato. “Ma allo stesso tempo, è anche estremamente importante evitare che questo conflitto diventi una guerra a tutti gli effetti tra NATO e Russia”. Inoltre, il segretario generale ha affermato che la NATO continua a escludere la prospettiva di stabilire una no-fly area sull’Ucraina perché ciò significherebbe una guerra con la Russia. L’istituzione di una no-fly zone significherebbe che la NATO deve “essere pronta ad abbattere gli aerei russi”, ha affermato Stoltenberg. “Abbiamo affermato che non imporremo una no-fly zone perché crediamo che molto probabilmente ciò innescherà una guerra a tutti gli effetti” tra NATO e Russia, ha affermato.
Ancora la Tass sulle decisioni finanziarie di Putin: “La Russia rifiuterà di accettare pagamenti per forniture di gas naturale in valute “compromesse”, inclusi dollaro ed euro, e passerà ai pagamenti in rubli, ha affermato mercoledì il presidente Vladimir Putin durante l’incontro con il governo. “Ho preso la decisione di attuare nel più breve tempo possibile il pacchetto di misure per trasferire i pagamenti – partiamo da quello – per il nostro gas naturale fornito ai cosiddetti stati ‘ostili’ ai rubli russi”, ha affermato il presidente. La Russia continuerà a fornire gas ad altri paesi in base ai volumi e ai prezzi stipulati nei contratti conclusi in precedenza, ha osservato Putin. “Vorrei sottolineare separatamente che la Russia continuerà sicuramente a fornire gas naturale in base a volumi e prezzi, principi di tariffazione stabiliti nei contratti conclusi in precedenza”, ha aggiunto il capo di Stato. “Chiedo al governo di dare un’adeguata direttiva a Gazprom per apportare modifiche ai contratti effettivi. Allo stesso tempo, a tutti i consumatori stranieri deve essere data l’opportunità di eseguire le transazioni richieste”, ha affermato Putin.Dai sito del Quirinale ecco il messaggio potente e accorato sulla guerra, diffuso stamattina, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 17° Congresso Nazionale dell’ A.N.P.I: «L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia celebra il suo 17esimo congresso in un momento drammatico.
L’ingiustificabile aggressione al popolo ucraino di cui si è resa responsabile la Federazione russa ha fatto ripiombare il Continente europeo in un tempo di stragi, di distruzioni, di esodi forzati che fermamente intendevamo non avessero più a riprodursi dopo le tragiche vicende della Seconda guerra mondiale. Ancora una volta sono le sofferenze delle popolazioni civili a scuotere in profondità le coscienze, a provocare ferite che non sarà facile rimarginare. Il bersaglio della guerra non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l’Ucraina. L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza. La democrazia europea è stata garante di pace, motore di dialogo, di sviluppo e affermazione di valori di giustizia e coesione sociale. Ha saputo dare all’unità del Continente – pur con i suoi limiti – ordinamenti plurali e condivisi e oggi questa unità si esprime al fianco del popolo aggredito, chiedendo che tacciano subito le armi, che si ritirino le forze di invasione, che venga affermato il diritto del popolo ucraino a vivere in pace e in libertà. Sono i valori della Resistenza che, ancora una volta, ci interrogano. In Ucraina e in tutta Europa. Pace e libertà, diritti delle persone e delle comunità, sono caposaldi inscindibili e costituiscono traguardi che i cittadini del Continente oggi intendono riguadagnare per comporre un nuovo quadro di sicurezza, di cooperazione, di convivenza”.
E poi le nuove drammatiche parole di Papa Francesco ieri al termine dell’Udienza Generale: “Preghiamo perché i governanti capiscano che comprare e fare armi non è la soluzione al problema. La soluzione è lavorare insieme per la pace e come dice la Bibbia, fare delle armi strumenti per la pace”. Il Pontefice ha sottolineato che “con la guerra tutto si perde, tutto. Non c’è vittoria in una guerra. Tutto è sconfitta … La guerra è un ‘bisogno’ che ci distrugge”, il Signore “ci liberi da questo bisogno di autodistruzione”. “Le notizie delle persone sfollate – ha aggiunto Papa Francesco – delle persone che fuggono, delle persone morte, delle persone ferite, tanti soldati caduti da una parte e dall’altra, sono notizie di morte”. “Noi abbiamo smarrito la via della pace. Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali – ha proseguito il Santo Padre – abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani”, si legge nella preghiera.
Chiudo con il calcio, con lo stadio Barbera della mia Palermo che stasera, con oltrev 30mila spettatori, sosterrà la Nazionale di Roberto Mancini nel primo spareggio secco con la Macedonia decisivo per accedere ai Mondiali del Qatar (ore 20,45, Rai Uno). Ha detto Mancini: “Abbiamo avuto poco tempo per preparare la gara tra l’arrivo dei ragazzi e la necessità di riposare dopo carichi di lavoro importanti… Abbiamo lavorato solo ieri, mezza giornata. La maggior parte sono gli stessi dell’Europeo, dunque sanno bene cosa devono fare. Favorita? Siamo tutti alla pari. Si parte 0-0 e le partite vanno giocate tutte. Io non vedo una favorita … Più pericoloso il loro muro difensivo o la nostra foga? La gara non sarà da risolvere in fretta. Serve tranquillità, non agitarsi. Sappiamo che loro difendono bene e sono una formazione “pesante”. Hanno qualità tecniche notevoli .. Abbiamo provato qualcosa di nuovo, ma prima vediamo come va la partita. Loro sono una squadra che difende bene. Servirà pazienza o tutto si complica. Non credo che sia cambiata la Nazionale. Quando prepari Europei e Mondiali hai tempo di fare cose, le partite secche sono un’altra cosa”. Forza azzurri, speriamo che Palermo porti fortuna.
E’ tutto, buona giornata.
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