#Tanomattinale 21 ottobre 2021: pallavolista decapitata dai talebani, femminicidio nel bresciano, il Coviddi fa sempre paura, la SIAE e gli hacker, il social di Donaldo, maresciallo Lombardo, novità
Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Avrei voluto cominciare con i dati sempre preoccupanti del Coviddi in giro per l’Europa, ma credo meritino la priorità un paio di storie ancora spaventose che hanno come vittime donne ad opera di uomini ignobili che si considerano loro padroni. Cominciamo con i narcos barbuti che le donne le odiano e continuano a dimostrarlo schifosamente, nonostante l’apertura di credito di certi Paesi potenti. Alcuni media indiani e l’Independent Persian hanno riportato la notizia della orribile morte della giovane Mahjabin Hakimi, giocatrice della nazionale di volley afghana, secondo i quali la ragazza sarebbe stata decapitata dai Talebani a inizio ottobre perché Hazara – gruppo etnico perseguitato e decimato in Afghanistan – e per aver scelto di giocare a pallavolo. A denunciarlo al Persian Independent è una sua allenatrice, identificata per ragioni di sicurezza con lo pseudonimo Suraya Afzali. Sarebbe accaduto ai primi di ottobre, ma la famiglia lo ha reso noto solo nelle ultime ore per paura di rappresaglie. Delle giocatrici della nazionale giovanile, ha raccontato ancora l’allenatrice, solo due sono riuscite a scappare all’estero, mentre tutte le altre “sono state costrette a fuggire e nascondersi” e i tentativi di trovare “aiuto da organizzazioni e Paesi internazionali non hanno avuto successo”.
E intanto in Italia continua la mattanza di donne vittime di femminicidio. A Castegnato, provincia di Brescia, Elena Casanova, 49 anni, è stata uccisa a martellate in strada dall’ex fidanzato, Ezio Galesi, coetaneo, che l’ha aspettata sotto casa per ammazzarla; ha poi fatto chiamare i carabinieri ed è in stato di arresto. Hanno lanciato l’allarme i vicini di casa della donna. “Chiamate i carabinieri, l’ho uccisa a martellate”. Così Ezio Galesi, parlando in dialetto bresciano, si è rivolto a loro dopo averla uccisa. La coppia non stava più insieme da un anno e la donna, operaia all’Iveco in città e madre di una ragazza di 17 anni avuta dal primo matrimonio, è morta sul colpo a pochi metri dalla sua auto appena parcheggiata.
E ora il Coviddi, che non smette di fare paura in molti grandi Paesi. Il presidente russo Vladimir Putin, su proposta del governo di Mosca, ha deciso un mini lockdown che prevede l’astensione dal lavoro dal 30 ottobre al 7 novembre, per cercare di fermare la diffusione dei contagi da Sars- Covid 2. In Romania si registra un morto ogni 5 minuti, riferiscono i media locali, mentre il numero dei contagi e quello dei decessi ha registrato un nuovo record: le autorità parlano di 423 decessi nelle ultime 24 ore, 390 dei quali non erano vaccinati. I contagi giornalieri da Coviddi nel Regno Unito (oltre 40.000 per l’ottavo giorno di fila) hanno toccato ieri quota 49.139. Secondo il ministro della Sanità britannico Sajid Javid, il Paese rischia di ritrovarsi con 100mila contagi covid al giorno, l’inverno imminente rappresenta “la più grande minaccia”. “Sappiamo da sempre che i mesi invernali pongono la minaccia più grande alla strada per la ripresa”, ha sottolineato Javid. L’inverno fornisce “le condizioni perfette” non solo per il Covid, ma per i virus in generale, “stiamo cominciando a vedere l’impatto. Il virus resterà con noi per lungo tempo e resta una minaccia”.
Crescono i contagi anche in Germania. Nelle ultime 24 ore le nuove infezioni sono state 17.015, contro le 11.903 di una settimana fa. Una situazione generale che non lascia per nulla tranquilli: senza un’azione internazionale coordinata, sembra ancora molto lontana la fine della pandemia e il ritorno alla cosiddetta normalità. Storie dei nostri tempi.
Un attacco hacker del tipo ‘data breach’, violazione dei dati personali, rivendicato dal gruppo Everest, è stato portato alla Siae: sono stati esfiltrati circa 60 gigabyte di dati – circa 28 mila i documenti sottratti, dati sensibili come carte di identità, patenti, tessere sanitarie e indirizzi, che sono stati già messi in vendita sul dark web – , ma il direttore generale Blandini ha già detto che non pagherà alcun riscatto. Riecco Donaldo Trump. “Ho creato TRUTH Social e TMTG per oppormi alla tirannia di Big Tech”., ha spiegato l’ex presidente americano, lanciando la sua piattaforma di social network. “Viviamo in un mondo dove i talebani hanno una presenza enorme su Twitter, ma il vostro presidente americano preferito è stato messo a tacere. Questo è inaccettabile”, ha detto Trump nella dichiarazione. “TRUTH Social” dovrebbe iniziare ad essere operativa per “ospiti invitati” il mese prossimo.
Finisco con una bruttissima storia di tanti anni fa, riportata alla luce da Elvira Terranova su Adnkronos. “Mio padre non si è suicidato. Adesso c’è anche la prova della perizia calligrafica. Quella lettera di addio non è mai stata scritta da mio padre, come sosteniamo dal primo istante. La Procura di Palermo deve riaprire l’inchiesta sulla sua morte. Dopo quasi 30 anni è arrivato il momento della verità”. Sono parole di Fabio Lombardo, figlio del maresciallo dei Carabinieri Antonino Lombardo, trovato morto nella caserma dei Carabinieri di Palermo nel marzo del 1995.
“Vogliamo sapere cosa è successo quel giorno, e cosa ha portato alla morte di mio padre – racconta Fabio Lombardo in una intervista – Ci sono troppe stranezze in tutta la vicenda. Dal primo istante, da quando è stato ritrovato il corpo senza vita di mio padre”. Due giorni prima di morire, Lombardo chiamò la signora Agnese Piraino Leto, vedova del dottor Paolo Borsellino, per annunciarle che le avrebbe portato “su un vassoio di argento la verità sulla morte di suo marito”.
Anni prima le disse che avrebbe catturato il boss Riina per vendicare la morte del giudice. “E lo fece”, racconta il figlio. “Le parlai nel 2006 per invitarla alla presentazione di un libro e in quell’occasione mi disse che mio padre l’aveva chiamata appena 48 ore prima della sua morte”.
Non aggiungo altri particolari, già ampiamente diffusi in queste ore. Sono tra quelli che non ha mai creduto alla storia del suicidio di questo ottimo investigatore, è un giallo ancora tutto da chiarire, una della molte inquietanti vicende rispetto alle quali non si deve fermare la ricerca della verità.
Buona giornata