Tanomattinale

#Tanomattinale 18 maggio 2022: per la scatola nera, il 21 marzo scorso l’aereo cinese fu fatto “schiantare intenzionalmente”; guerra in Ucraina, la resa dei difensori di Azovstal; Peskov e la “guerra ibrida” dei Paesi occidentali, Putin e il “suicidio economico” energetico dell’UE; Zelensky a Cannes cita Chaplin; ragazzina di 11 anni uccisa da proiettile vagante nel Bronx; Mattarella, “educare a una cultura della non discriminazione”; il ricordo del commissario Calabresi mezzo secolo dopo il suo assassinio; 18 maggio della memoria: Falcine, Enzo Tortora, la marcia dello Zingaro, Franco Battiato

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.

Apro oggi con una notizia estremamente inquietante data in esclusiva dal Wall Street Journal, traduco dall’inglese: “I dati di volo indicano che qualcuno nella cabina di pilotaggio ha fatto schiantare intenzionalmente un jet China Eastern all’inizio di quest’anno, secondo persone che hanno familiarità con la valutazione preliminare dei funzionari statunitensi su ciò che ha portato all’incidente. Il Boeing 737-800 stava navigando in alta quota quando improvvisamente è caduto in una discesa quasi verticale, precipitando su una montagna a velocità estrema. I dati di una scatola nera recuperata nell’incidente suggeriscono che gli input ai controlli hanno spinto l’aereo nell’immersione fatale, hanno detto i funzionari”. Le prime indicazioni emerse dall’esame delle scatole nere hanno dunque tracciato uno scenario terribile: il Boeing di China Eastern, schiantatosi al suolo il 21 marzo scorso con 123 passeggeri e 9 componenti dell’equipaggio, è stato fatto precipitare intenzionalmente e non è chiaro se per scelta di qualcuno che si trovava nella cabina, di un pilota o addirittura di un intruso. Il volo MU-5735 era decollato dall’aeroporto di Kunming Changshui il 21 marzo, poco dopo le 13 locali (le 6 in Italia) diretto a Guangzhou, il capoluogo del Guangdong, circa un’ora dopo aveva bruscamente perso quota senza lanciare allarmi o segnali. A 40 secondi dallo schianto il Boeing aveva all’improvviso ripresa leggermente quota, ma alle 14.23 il radar di terra aveva smesso di ricevere segnali fino alla parte finale del volo in picchiata e dell’impatto devastante sull’area montuosa del Guangxi. Secondo il quotidiano Usa l’attenzione si sarebbe concentrata sulla figura del comandante.

Guerra Russia-Ucraina giorno 84. Il negoziatore russo Leonid Slutsky nel suo canale Telegram afferma che i colloqui russo-ucraini, avviati da Kiev, sono ora in una fase di stallo e non vengono condotti in alcun formato. Titola la Tass, agenzia di stampa ufficiale russa: Oltre 250 militanti ucraini rintanati nell’acciaieria Azovstal si arrendono. E scrive: “Oltre 250 militanti ucraini trincerati nel complesso siderurgico Azovstal a Mariupol, inclusi 51 feriti, si sono arresi, ha riferito martedì il quartier generale della difesa territoriale della Repubblica popolare di Donetsk (DPR). “Complessivamente, 256 militanti ucraini si sono arresi dal territorio delle acciaierie Azovstal a Mariupol. Ci sono stati 51 militanti feriti tra quelli catturati”, ha detto il quartier generale sul suo canale Telegram. Attualmente, i feriti stanno ricevendo assistenza medica, ha detto il quartier generale. Il ministero della Difesa russo ha riferito in precedenza che lunedì era stato raggiunto un accordo con le truppe ucraine bloccate sul territorio dell’acciaieria Azovstal per l’estrazione di personale militare ucraino ferito dall’impianto. Il ministero ha anche affermato che era in vigore un cessate il fuoco nell’area intorno all’impresa ed era stato aperto un corridoio di evacuazione per i militari ucraini feriti, attraverso il quale venivano consegnati a un’istituzione sanitaria a Novoazovsk nella Repubblica popolare di Donetsk (DPR) per aver ricevuto tutta l’assistenza medica necessaria”. Notizia confermata da Ukrinform news, agenzia di stampa ucraina: “Il consiglio comunale di Mariupol ha condiviso un video, raffigurante l’evacuazione dei difensori ucraini dall’impianto Azovstal di Mariupol il 16 maggio 2022. Il video in questione è stato pubblicato dal consiglio comunale di Mariupol su Telegram, riferisce un corrispondente di Ukrinform.

Il video mostra i difensori ucraini che lasciano l’area delle acciaierie Azovstal senza armi. Dopo essere stati controllati dall’esercito russo, salgono su autobus bianchi. I combattenti ucraini gravemente feriti vengono trasportati su autobus in barella. Sugli autobus, i medici militari stanno fasciando i bisognosi. Ricordiamo che, secondo il viceministro della Difesa ucraino Hanna Maliar, più di 50 difensori ucraini gravemente feriti sono stati evacuati dallo stabilimento Azovstal di Mariupol in una struttura sanitaria a Novoazovsk il 16 maggio 2022. Inoltre, più di 200 persone sono state trasportate attraverso un corridoio umanitario a Olenivka. Per riportarli a casa sarà effettuata una procedura di scambio di prigionieri. Per quanto riguarda i difensori ucraini rimasti all’interno dello stabilimento Azovstal, sono in corso sforzi congiunti per salvarli”.E sempre da fonte Tass, apprendiamo che la Russia continua a parlare di guerra ibrida: “Parlando alla conferenza sulla maratona educativa New Horizons organizzata dalla società russa Znanie (Knowledge), il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha affermato che i paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti, che stanno conducendo una guerra ibrida contro la Russia, sono diventati stati ostili. Stava parlando alla conferenza sulla maratona educativa New Horizons organizzata dalla società russa Znanie (Knowledge).

“La guerra ibrida è ciò che sta accadendo in questo momento, ciò che abbiamo incontrato”, ha affermato. “Non si limita ai consiglieri statunitensi e britannici, che dicono ai nazionalisti ucraini armati cosa fare e che forniscono loro dati di intelligence e così via. No. È una guerra diplomatica e una guerra politica. Si tenta di isolarci nel mondo. È una guerra economica”. “È vero che continuiamo a riferirci a loro come a stati ostili, ma dovrei dire che sono stati ostili, perché quello che stanno facendo è una guerra”, ha detto Peskov. Ha sottolineato che in questo contesto i diritti di proprietà hanno smesso di essere sacrosanti. “Prendi la nostra moneta nazionale che è stata arrestata, bloccata. In altre parole, i nostri averi in dollari ed euro sui conti lì (nei paesi occidentali) sono stati congelati. Infatti, sono stati rubati, stanno cercando di rubarli. Ma combatteremo per loro, ovviamente”, ha detto Peskov aggiungendo che tali manifestazioni di ostilità sono state molte”.

Putin avverte: l’aumento dei prezzi dell’energia può minare irrevocabilmente la competitività di gran parte delle industrie europee, ha affermato, ripreso dalla Tass, il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro sullo sviluppo dell’industria petrolifera. “L’abbandono delle risorse energetiche russe significa che l’Europa sistematicamente, a lungo termine, diventerà la regione con il più alto costo di risorse energetiche al mondo”, ha affermato. “Questo nel modo più serio, e secondo alcuni esperti – irrevocabilmente, può minare la competitività di una parte significativa dell’industria europea, che sta perdendo concorrenza alle imprese di altre regioni del mondo”, ha aggiunto Putin. Da ora, questi processi non faranno che accelerare, ritiene il leader russo. Ha definito la politica dell’UE nel settore energetico “suicidio economico”. “Ovviamente, insieme alle risorse energetiche russe, l’Europa perderà la possibilità di aumentare l’attività economica. Un tale autodafé economico, il suicidio è, ovviamente, un affare interno dei paesi europei”, ha detto Putin. “Dovremmo agire in modo pragmatico, procedendo prima di tutto dal nostro stesso interesse economico”, ha aggiunto il dittatore russo.Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato alla cerimonia di apertura del Festival di Cannes, ci racconta Ukrinform News. Nel suo discorso virtuale, Zelensky ha citato “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin: “L’odio degli uomini passerà e i dittatori moriranno e il potere che hanno preso dal popolo tornerà al popolo. E finché gli uomini moriranno, la libertà passerà non perire mai”, ha detto.Cronaca.

Ancora una giovanissima vittima innocente della violenza da armi negli Stati Uniti, ancora una vita stroncata a New York. Una ragazzina di 11 anni è stata uccisa da un proiettile vagante in pieno giorno nel Bronx. E’ stata colpita all’addome. Secondo le prime ricostruzioni, il proiettile è partito da una persona su uno scooter ed era probabilmente diretto verso un uomo in corsa, mostrato da un filmato reso pubblico dalla polizia di New York. La ragazzina, Kyhara Tay, era all’interno di un negozio insieme ad un’amica, quando lo sparatore ha aperto il fuoco contro un altro uomo. Il proiettile, però, ha colpito la giovane allo stomaco, uccidendola.Dal sito Quirinale.it, le belle e importanti parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia: «Questa Giornata internazionale chiede l’attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio. Occorre educare a una cultura della non discriminazione, per costruire una comunità che metta al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze. Il rispetto dei diritti di ogni persona, l’uguaglianza fra tutti i cittadini, sancita dalla nostra Costituzione e dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri, non sono derogabili. Solidarietà e responsabilità sono alla base della nostra comune convivenza. Solo la comprensione reciproca può portare alla piena accettazione di tutto ciò che è “altro” da sé e al riconoscimento di ciascuna individualità. Il messaggio di questa giornata è l’invito a rinnovare l’impegno al rispetto dell’altro e delle sue scelte: elementi alla base del vivere collettivo».

E anche quelle, altrettanto forti e importanti, dedicate al commissario Luigi Calabresi mezzo secolo dopo il suo assassinio: «Sono trascorsi cinquant’anni dal criminale agguato terroristico che stroncò la vita del Commissario Luigi Calabresi, servitore dello Stato democratico fino al sacrificio. La Repubblica non dimentica i suoi caduti. La memoria è parte delle nostre radici ed è ragione e forza per le sfide dell’oggi. In figure come il Commissario Calabresi sono testimoniati valori che consentono all’intera comunità di progredire, di trovare l’unità necessaria nei momenti più difficili, di sentirsi responsabile verso le nuove generazioni. In questo giorno si rinnova la solidarietà e la vicinanza del popolo italiano alla moglie e ai figli, costretti a pagare il prezzo più alto alla barbarie di un tempo drammatico, in cui il furore ideologico giunse all’estremo della ferocia e del disprezzo di ciò che è più umano.

Il coraggio, la compostezza della moglie Gemma Calabresi Milite, dei tanti familiari delle vittime dei terrorismi, sono diventati negli anni pietre miliari di una ricomposizione della comunità attorno ai principi del rispetto, di una ricostruzione paziente del tessuto civile lacerato dalle morti di tanti uomini e donne dello Stato, di dirigenti, lavoratori e dall’odio che le bande del terrore seminavano con le loro azioni e le loro parole. La difesa di quelle libere istituzioni che i nostri padri ci avevano consegnato è avvenuta senza rinunciare in alcun modo ai diritti fissati nella Costituzione, nostra carta di identità nazionale. Un insegnamento che non va dimenticato, prezioso per i giovani, per aiutarli a costruire il futuro di cui saranno artefici e protagonisti».

Chiudo con quattro foto, per ricordare quattro ricorrenze molto importanti del 18 maggio: il compleanno del dottor Giovanni Falcone, nato 83 anni fa (meraviglioso lo scatto del mio amico grande fotoreporter Franco Lannino); la morte di Enzo Tortora, 34 anni fa; la favolosa marcia dello Zingaro 42 anni fa; la morte di Franco Battiato, che ci ha lasciati un anno fa, passato molto velocemente. La memoria, care amiche e amici, è sempre un preziosissimo esercizio.

E’ tutto, buona giornata.(le foto dal web)

Gaetano Perricone

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