Tanomattinale 17 aprile 2022: guerra in Ucraina: Pasqua di sangue, ore di ansia per la martoriata Mariupol, scaduto l’ultimatum russo; verso una nuova offensiva russa su larga scala; la preghiera del Papa; Martina, 13 anni, morta per un panino al salame

Amiche e amici del #Tanomattinale buona domenica di Pasqua senza pace.
Guerra Russia-Ucraina, giorno 53. Anche oggi sono qui con voi a raccontarvi qualcosa di questa tragedia: al signor Vladimiro Putin, se signore si può chiamare, padrone della Russia e aspirante padrone di tutte le ex Russie, non è passata neanche per l’anticamera del cervello di proclamare una tregua per la Pasqua cattolica, quella ortodossa si celebrerà domenica prossima e chissà se il dittatore del Cremlino dichiarerà tregua.

Le ultime, drammatiche notizie, ci portano alla martoriata Mariupol, città simbolo della resistenza ucraina: è scaduto all’alba l’ultimatum della Russia alle forze ucraine che stanno ancora combattendo nell’assediata Mariupol di deporre le armi a partire dalle 6:00 ora di Mosca (le cinque in Italia). Il capo del Centro di controllo della Difesa nazionale della Federazione russa, il colonnello generale Mikhail Mizintsev ha offerto ai 1.500 difensori superstiti di Mariupol, intrappolati nell’acciaieria Azovstal, di arrendersi e avere salva la vita. A quanto pare e come racconta l’ANSA, gli ultimi difensori di Mariupol, i marines del reggimento Azov assediati nell’acciaieria Azovstal, sono rimasti senza cibo e acqua e hanno chiesto al governo ucraino il permesso di arrendersi, che sarebbe stato stato però loro negato.

Ma ecco le notizie dettagliate dalle due fonti opposte. Ha scritto la TASS, agenzia di stampa ufficiale russa, alle ore 3,04 di stanotte (traduco dall’inglese): “Le forze armate russe offrono ai militanti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari stranieri bloccati a Mariupol di porre fine alle ostilità e deporre le armi dalle 06:00 ora di Mosca di domenica 17 aprile, le loro vite saranno risparmiate, Mikhail Mizintsev, capo della Difesa nazionale russa Management Center, ha detto sabato. “Data la situazione catastrofica presso l’acciaieria Azovstal e per principi puramente umani, le forze armate russe offrono ai militanti dei battaglioni nazionalisti e dei mercenari stranieri di porre fine alle ostilità e deporre le armi dalle 06:00 ora di Mosca del 17 aprile, 2022. Le vite di tutti coloro che depongono le armi saranno risparmiate”, si legge nella nota. Si suggerisce il seguente algoritmo: dalle 05:00 viene stabilita una comunicazione costante tra la parte russa e quella ucraina per lo scambio di informazioni. Un cessate il fuoco è annunciato dalle 05:30 ora di Mosca. Alle 06:00, le parti alzano bandiere: bandiere rosse dalla parte russa e bandiere bianche lungo l’intero perimetro dello stabilimento dalla parte ucraina. Inoltre, il fatto della disponibilità delle parti al cessate il fuoco è confermato attraverso tutti i canali di comunicazione. Dalle 06:00 alle 13:00 – tutti senza eccezioni Le unità armate ucraine e i mercenari stranieri partono senza armi o munizioni di sorta. L’argomento delle comunicazioni radio delle unità di nazionalisti e mercenari bloccati ad Azovstal testimonia la loro situazione disperata. Chiedono che la Kiev ufficiale dia loro il permesso di arrendersi, ma in risposta sono minacciati di esecuzioni, ha sottolineato Mikhail Mizintsev. “Entro il 16 aprile 2022, è stato registrato un forte aumento dell’intensità delle comunicazioni radio dei militanti delle unità nazionaliste e dei mercenari stranieri bloccati a Mariupol nello stabilimento metallurgico di Azovstal”, ha riferito. “Il contenuto delle intercettazioni radio (ce ne sono state 367 da sole nelle ultime 24 ore) indica che i militanti che hanno opposto resistenza si trovano in una situazione disperata, praticamente senza cibo e acqua. Chiedono il permesso di deporre le armi e di arrendersi alle autorità di Kiev Nel frattempo, i rappresentanti delle autorità di Kiev proibiscono loro categoricamente di farlo e minacciano di successive esecuzioni in condizioni di ‘tempo di guerra’”, si legge nella nota”

All’1,40 aveva scritto UKRINFORM, agenzia di stampa ufficiale ucraina, raccontando il drammatico discorso video del presidente: “A causa delle azioni deliberate dell’esercito russo, la situazione a Mariupol rimane il più terribile possibile. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un discorso video alla nazione alla fine di sabato, riferisce Ukrinform. “La situazione a Mariupol rimane il più terribile possibile, semplicemente disumana. Ciò è dovuto a ciò che la Russia ha fatto, deliberatamente. E continuano deliberatamente a distruggere le nostre città. Stanno deliberatamente cercando di annientare tutti coloro che sono rimasti lì a Mariupol”, ha detto Zelensky. Il leader ucraino ha aggiunto che ci sono solo due modi per influenzare questo: o i partner danno all’Ucraina tutte le armi pesanti necessarie, gli aerei da guerra immediatamente, senza esagerare, “in modo da poter ridurre la pressione degli occupanti su Mariupol e sbloccarlo, o attraverso negoziati , dove anche il ruolo dei nostri partner deve essere determinante. Voglio essere ascoltato correttamente ora: da quando Mariupol è stata assediata, non è passato un giorno in cui non abbiamo cercato una soluzione, né militare né diplomatica, per salvare il nostro popolo. Ma trovare questa soluzione è estremamente difficile. Finora non c’è stata un’opzione solida al 100 per cento. Ciò vale sia per l’azione militare che per il processo negoziale”, ha spiegato il presidente. Ha sottolineato che, sebbene abbia sentito molte intenzioni da coloro che sono disposti ad aiutare e che hanno davvero un peso internazionale, nessuna di queste intenzioni è stata ancora realizzata. Il presidente ha sottolineato che non rinuncerà a cercare di risolvere la situazione a Mariupol. “Ogni giorno, o io, o il comandante in capo delle forze armate Valeriy Zaluzhnyi, o altri comandanti militari, o il capo della nostra squadra negoziale, David Arakhamia, siamo in contatto con i nostri difensori di Mariupol”, ha aggiunto Zelensky.

L’aggressione russa ha causato una delle più grandi catastrofi umanitarie a Mariupol. Gli invasori hanno bombardato i residenti disarmati e bloccato gli aiuti umanitari in arrivo. Il sindaco di Mariupol ha precedentemente affermato che fino a 20.000 civili sono stati uccisi in città dall’inizio dell’invasione russa. Secondo la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa, i russi hanno schierato ben 13 crematori mobili a Mariupol per togliere dalle strade i corpi dei civili uccisi. Gli invasori stanno anche cercando di identificare e uccidere tutti i potenziali testimoni delle atrocità che hanno commesso. I russi stanno anche deportando con la forza civili in Russia e nel Donbas occupato. Circa 120.000 civili rimangono nella città assediata di Mariupol. Il reggimento Azov, i marines e altre forze continuano a difendere la città dall’assalto nemico”.

Questo il resoconto delle due campane. Le prossime ore ci diranno se a Mariupol ci sarà il bagno di sangue finale o sarà resa degli assediati.
Scrive ancora UKRINFORM alle 8,07 cose importanti sul prosieguo della guerra: “La Russia potrebbe iniziare una nuova offensiva contro l’Ucraina già questo fine settimana. Gli Stati Uniti stanno lavorando per convincere gli alleati a inviare più munizioni in Ucraina. Secondo Ukrinform, questo è stato riportato da NBC News con riferimento a due alti funzionari della difesa degli Stati Uniti. “La Russia potrebbe iniziare la prossima fase della sua campagna militare non appena questo fine settimana o all’inizio della prossima settimana”, afferma il rapporto. Si noti che i funzionari, il cui briefing è stato fornito in condizione di anonimato, hanno affermato che gli Stati Uniti stanno lavorando per convincere gli alleati a inviare più artiglieria e munizioni in Ucraina in modo che non si esauriscano quando l’offensiva aumenta. Secondo la valutazione degli Stati Uniti, ciò potrebbe accadere nei prossimi giorni. Il viceministro della Difesa ucraino Hanna Maliar in precedenza ha affermato che le regioni meridionali e orientali sono obiettivi strategici per il nemico prima di prendere di mira l’intero paese. Le immagini satellitari raccolte e analizzate dalla società privata statunitense Maxar Technologies mostrano la Russia ammassare truppe nella regione di Belgorod per una grande offensiva nell’Ucraina orientale”. E intanto,, tanto per non preoccuparci, Mosca annuncia di avere abbattuto un aereo ucraino con armi NATO e, leggo sul “Giornale” online, ci sarebbero conduttori televisivi russi putiniani che parlano apertamente di terza guerra mondiale di fatto iniziata e gente che evocherebbe l’atomica su Kiev. Cose spaventosissime, non ho ascoltato né visto direttamente, dunque non voglio rovinarmi e rovinarvi la Pasqua.

C’è solo un coraggioso, insistente, commovente e anche molto sofferente difensore della pace in questo contesto di buio e paura: è Papa Francesco. Che così ha detto ieri nella sua Omelia della veglia Pasquale a San Pietro: “… Perché con Gesù, il Risorto, nessuna notte è infinita; e anche nel buio più fitto, in quel buio brilla la stella del mattino. In questo buio che voi vivete, Signor Sindaco, Signore Parlamentari e Signori Parlamentari, il buio oscuro della guerra, della crudeltà, tutti noi preghiamo, preghiamo con voi e per voi, questa notte. Preghiamo per tante sofferenze. Noi possiamo darvi soltanto la nostra compagnia, la nostra preghiera e dirvi: “Coraggio! Vi accompagniamo!”. E anche dirvi la cosa più grande che oggi si celebra: Christòs voskrés! [Cristo è risorto!]”.

Finisco con la cronaca, una vera tragedia, fonte ANSA. Giovedì 14 aprile per la tredicenne Martina Quadrino è stato l’ultimo giorno di vita. La ragazzina si era fermata a mangiare un panino con il salame a Fondi, in provincia di Latina. Poi ha salutato le amiche perché cominciava a non sentirsi bene ed è tornata a casa. Davanti ai genitori ha cominciato a respirare sempre con più difficoltà. Inutili i soccorsi del 118, inutili le manovre per rianimarla, Martina è morta in pochi attimi prima del trasferimento all’ospedale San Giovanni di Dio.

Secondo quanto emerso dai risultati preliminari dell’autopsia, l’arresto cardiaco è stato causato da shock anafilattico dovuto molto probabilmente ad una allergia alimentare. La perizia è durata oltre tre ore, i medici hanno effettuato anche una serie di prelievi che verranno analizzati nei prossimi giorni. I carabinieri di Latina effettueranno accertamenti nel locale dove Martina ha comprato il panino: gli accertamenti coordinati dal pm Valerio De Luca mirano a capire il tipo di alimenti contenuti nel panino per individuare l’eventuale sostanza che avrebbe generato la violenta e purtroppo letale reazione allergica. Povera ragazza e poveri genitori, un abbraccio virtuale.
E’ tutto, buona Pasqua

(le foto dal web)