Tanomattinale

#Tanomattinale 15 gennaio 2022: la quasi formale candidatura del vecchio B, le due Italie di ieri a Roma, Ucraina, guerra freddissima tra Russia e Usa, vaccini fasulli, infermiera arrestata a Palermo, la tragedia della bimba di Torino, Djokovic verso l’ultimo atto, 54 anni fa la notte del Belice

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.

Vi dico la verità, non mi appassionano per nulla le ultime vicende sulla cosa al Quirinale, meno che mai mi appassiona la mostruosa, la penso e la definisco così, formale quasi candidatura alla Presidenza della Repubblica presentata ieri pomeriggio dalle forze di centrodestra del Parlamento italiano. Dico quasi formalmente perché anch’io, che sono notoriamente fessacchiotto in tema di strategie e numeri della politica, una cosa la capisco chiaramente: i sodali politici del vecchio B hanno fatto la parte scontata che dovevano fare, lasciandogli in mano il cerino con quel “dovrà sciogliere la riserva”. Che, senza essere troppo dietrologi, significa chiaramente: ora sono cazzi, affari scusate tuoi, se non trovi i voti per essere eletto o ti ritiri, oppure vai allo sbaraglio e come finisce si cunta. Intanto lui, vecchio B, un risultato pubblico l’ha ottenuto: essere candidato al Quirinale da forze politiche e continuare quella che, con anomalia ancora più mostruosa, è stata fino a ieri una campagna elettorale da repubblica presidenziale più che parlamentare, come quella italiana. Ai suoi nipotini potrà raccontare che è stato candidato a diventare capo dello Stato, ma i numeri dell’attuale Parlamento, a meno che la campagna acquisti e il mercato delle vacche non ribalti la situazione clamorosamente, dicono che neanche alla quarta votazione vecchio B dovrebbe farcela. Staremo a vedere, anche i suoi amici gli stanno dicendo “accura, meglio che ci pensi due volte”. Lui non si arrenderà facilmente e comunque, questo è certo, farà pesare il suo ricatto politico e il peso dei numeri di cui dispone con questa candidatura che più divisiva di com’è non potrebbe essere, altro che pacificazione nazionale.Passo e chiudo su questo argomento. Aggiungendo una sola considerazione da spettatore televisivo.

Sui TG di ieri è andata in onda la rappresentazione plastica di due Italie separate a Roma da qualche chilometro: quella a Santa Maria degli Angeli dei commoventi funerali di Stato di David Sassoli un grande italiano amato da tantissimi italiani di tutte le idee e ideali, “diviso e condiviso” con loro dalla sua meravigliosa famiglia come ha detto ieri la moglie Alessandra, un galantuomo e un’anima speciale che ci ha lasciati coperto dalla bandiera dell’Europa unita per i cui valori migliori ha speso tutta la vita, una persona che avrebbe avuto tutte le carte in regola per essere un grande Presidente della Repubblica; e quella di Villa Grande, la residenza romana di Vecchio B, dove si è svolto il vertice politico che ha incoronato come candidato un uomo potente, ricco, sempre discusso, che l’Italia la divide più che mai.

Mi appassiona e mi preoccupa molto di più il clima davvero da guerra Fredda sulla questione Ucraina che si respira sempre di più tra Russia e Stati Uniti e Nato, con l’UE che si barcamenano con grande difficoltà, cercando in queste ore un piano B per il reperimento dell’energia per riscaldare in suoi popoli nell’ipotesi che Vladimiro Putin decidesse di tagliare i rifornimenti. I siti del governo ucraino, intanto, sono stati oggetto di un maxi attacco informatico. colpiti sono stati, tra gli altri, i siti Internet del ministero degli Esteri, Colpiti tra gli altri quelli del ministero dell’Istruzione e della Scienza e del ministero delle Politiche Agrarie. Il sempre più incazzato segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha commentato: “Condanno fermamente gli attacchi informatici al governo ucraino. Gli esperti informatici della Nato a Bruxelles hanno scambiato informazioni con le loro controparti ucraine sulle attuali attività informatiche dannose”. Secondo l’intelligence di Kiev, l’attacco informatico sarebbe il preludio a quello militare: la Russia starebbe cercando di mettere in ginocchio l’economia ucraina prima di passare alla guerra vera e propria. La situazione è molto, molto pericolosa.’

La Digos di Palermo ha arrestato una infermiera dell’hub vaccinale Fiera del Mediterraneo per falso ideologico e peculato.Cronaca, notizia dell’Ansa da Palermo di poco fa. La Digos ha arrestato ai domiciliari una seconda infermiera – Giorgia Camarda, ha 58 anni e lavora come infermiera anche presso il Reparto malattie infettive dell’ospedale “Civico” di Palermo – dell’hub vaccinale Fiera del Mediterraneo per falso ideologico e peculato, avrebbe finto di somministrare il vaccino anti-covid a due coniugi No vax. Nelle scorse settimane era finita ai domiciliari un’altra infermiera con le stesse accuse. Secondo gli investigatori, oltre a fingere di vaccinare la coppia no vax, ora indagata per concorso in falso e peculato, avrebbe finto di aver ricevuto la dose booster del vaccino grazie alla complicità della collega fermata a dicembre, Anna Maria Lo Brano. Il sistema usato dalla Camarda era lo stesso della collega: versava la dose vaccinale in un quadrato di garza e faceva la finta iniezione. La Digos continua a indagare per accertare se ci siano stati altri episodi analoghi.

Ancora cronaca tristissima da Torino. E’ morta in ospedale la bimba di tre anni ricoverata in condizioni gravissime dopo una caduta dal quarto piano di un’abitazione di via Milano, nel centro di Torino. E’ stato fermato con l’accusa di omicidio volontario con la formula di dolo eventuale il 32enne compagno della madre della piccola, destinatario della richiesta di fermo emessa perché gravemente indiziato della morte della bambina. Le condizioni della piccola che aveva riportato diverse lesioni, tra cui traumi al cranio e al torace, erano apparse subito disperate e a nulla sono valsi gli sforzi dei sanitari per salvarle la vita. Finisco con le ultime su Novak Djokovic, che è di nuovo in detenzione. Lo hanno reso noto i suoi avvocati. La presenza in Australia del numero uno del tennis mondiale, non vaccinato contro il Covid, secondo il governo “potrebbe incoraggiare il sentimento contro i vaccini”. Le autorità australiane hanno presentato per questo una memoria davanti alla giustizia, chiedendo l’espulsione del serbo dal Paese. Domani notte, con l’orario italiano, ci sarà l’atto finale di questa incredibile vicenda, al termine della quale, se le cose resteranno così, il numero uno del tennis mondiale rischia non solo di non potere entrare in Australia per 3 anni, ma di essere squalificato per lo stesso periodo ed essere costretto a chiudere la carriera. Le bugie, chiunque le dica, hanno le gambe cortissime. Una parola sola e un paio di pagine storiche dal mio giornale L’Ora sulla memoria del Bèlice, nella notte di 54 anni fa il terribile terremoto le cui ferite non sono state ancora sanate.

Buona giornata, scusate il ritardo.

Gaetano Perricone

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