#Tanomattinale, 14 gennaio 2022: SOS per il Mediterraneo caldissimo, energia termica “come 7 bombe atomiche al secondo”, diritti umani, l’Europa predica bene e razzola male, l’Istituto Superiore di sanità dice no ai dati scorporati sul Coviddi, i guai del Regno Unito, vecchio B e l’ossessione Quirinale
Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Oggi apro con una notizia che non trovo molto in giro, ma che personalmente considero inquietante assai e credo dovrebbe inquietare tutti. D’altronde, con i tempi che corrono, non suscitando polemiche e curtigghio va giudicata di secondo piano …La fonte è il prezioso sito dell’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che ci informa tempestivamente sulle cose brutte ma anche belle che succedono nel nostro pianeta. Ed ecco la notizia preoccupante che riguarda il mare, in particolare il nostro Mediterraneo, ve la riporto integralmente nella parte iniziale: “Il 2022 si apre con un nuovo allarme sul fronte del cambiamento climatico. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Advances in Atmospheric Sciences, nel 2021 le temperature dell’Oceano hanno segnato un nuovo record, raggiungendo i valori più caldi mai misurati per il sesto anno consecutivo; e, ancor più allarmante è la situazione del Mediterraneo che si conferma il bacino che si scalda più velocemente. L’articolo “Another record: Ocean warming continues through 2021 Despite La Niña Conditions” è firmato da un team internazionale di 23 ricercatori di 14 istituzioni (tra i quali Simona Simoncelli dell’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e Franco Reseghetti di ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ed è stato realizzato utilizzando i dati disponibili al 31 dicembre 2021, ma contiene anche una revisione degli anni precedenti, sulla base delle nuove conoscenze acquisite nel frattempo. I ricercatori evidenziano che la variazione del contenuto termico degli oceani nel 2021 è equivalente all’energia che si otterrebbe facendo esplodere 7 bombe atomiche ogni secondo per tutta la durata dell’anno. E il nuovo record, avvertono, è stato toccato nonostante nel 2021 si sia manifestato il fenomeno conosciuto come La Niña che ha contribuito a limitare il riscaldamento nell’oceano Pacifico”. Cose dovrebbero fare riflettere i potenti della Terra e noi comuni cittadini su come comportarci per salvare il Pianeta, ma credo sia purtroppo pura utopia.
Proseguo con un’altra notizia che vedo con piacere in apertura sull’AGI, Agenzia Italia, e che si può sintetizzare così: sui diritti umani l’Europa predica bene e razzola molto male. La fonte è il report 2021 di Human Rights Watch, un’organizzazione non governativa internazionale molto importante e attiva che si occupa della difesa dei diritti umani. Anche in questo caso, per precisione di informazione riporto lo stralcio iniziale dal sito: “Il supporto che l’Unione europea ha accordato a regimi che commettono abusi per tenere i migranti e i richiedenti asilo lontani dalle sue frontiere nel corso del 2021 è la prova dell’enorme distanza fra la retorica comunitaria sui diritti umani e la pratica, afferma Human Rights Watch nel rapporto annuale 2022 pubblicato oggi. Gli esempi più lampanti sono la militarizzazione e l’emergenza umanitaria al confine tra la Bielorussia e la Polonia, e i respingimenti in atto sulle altre frontiere esterne dell’UE. “In più di un’occasione abbiamo visto che l’impegno dell’Unione europea sui diritti umani tende a vacillare quando il gioco si fa duro” ha detto Benjamin Ward, vice direttore per l’Europa e l’Asia Centrale di Human Rights Watch. “In un momento in cui le persone soffrono e vedono i loro diritti minacciati dentro e fuori dal territorio comunitario, abbiamo bisogno di una Unione europea disposta a schierarsi in loro difesa”. Anche questa notizia merita una riflessione seria, che non ci sarà.
Coviddi, l‘Istituto Superiore di Sanità respinge l’idea che circola in queste ore, spinta da esperti e politici, di modificare il triste bollettino italiano sui contagi nei contenuti oltre che nella tempistica di diffusione (da quotidiano a bisettimanale, qualcuno chiede settimanale), comunicando soli il dato dei positivi sintomatici e non anche i quelli asintomatici. Dal sito dell’ISS, ecco una FAQ con risposta molto chiara sulla questione: “Domanda: “Perché la definizione di caso di sorveglianza deve contenere i positivi e non solo i casi con sintomatologia più indicativa di COVID-19 (sintomi respiratori, febbre elevata, alterazione gusto e olfatto etc.)?”. Risposta: “L’infezione da SARS-CoV-2 dà una sintomatologia variegata e in evoluzione anche per la comparsa di nuove varianti virali che interagiscono in modo spesso diverso con il nostro organismo. Questo rende molto difficile riconoscere clinicamente un’infezione sintomatica da SARS-CoV-2 in assenza di una conferma di laboratorio. L’esperienza ha dimostrato, inoltre, che la maggior parte delle infezioni, in particolare nei soggetti vaccinati, decorre in maniera asintomatica o con sintomatologia molto sfumata. Non sorvegliare questi casi, limiterebbe la nostra capacità di identificare le varianti emergenti, le loro caratteristiche e non potremmo conoscere lo stato clinico che consegue all’infezione nelle diverse popolazioni (es. per età, stato vaccinale, comorbidità). Inoltre, non renderebbe possibile monitorare l’andamento della circolazione del virus nel tempo e, di conseguenza, i rischi di un impatto peggiorativo sulla capacità di mantenere adeguati livelli di assistenza sanitaria anche per patologie diverse da COVID-19”. Chiaro e forte, mi pare.
A 360 gradi i guai inglesi, da Downing Street a Buckingham Palace. Alcol e festeggiamenti la sera prima del funerale del principe Filippo, racconta l’Ansa con un flash di stamattina alle 7,11, si sarebbero svolti a Downing Street, dove lo staff del Primo Ministro Boris Johnson, vche non era presente, si sarebbe riunito, in pieno lockdown, per salutare James Slack, il capo della comunicazione del premier. Era il 16 aprile 2021, il giorno dopo tutto il mondo avrebbe visto le immagini della regina Elisabetta con il capo chino seduta da sola in chiesa in osservanza delle norme anti-Covid. E’ un’esclusiva scoop del Telegraphm che cita anche nuovi report sul party-gate dopo le ammissioni del premier su un incontro nel giardino di Downing Street nel maggio del 2020 quando il Regno Unito era in lockdown.E poi ci sono le brutte storie di Palazzo Reale, dove la Regina ha punito senza favoritismi quello che viene definito il suo figlio prediletto. I titoli militari e i patronati reali, assegnati al principe Andrea sono stati infatti restituiti alla regina Elisabetta. Lo ha annunciato Buckingham Palace; il duca di York non potrà più usare il titolo di Sua Altezza Reale per scopi ufficiali. I titoli che erano di Andrea saranno redistribuiti ad altri membri della Famiglia Reale. L’annuncio di Buckingham Palace è arrivato il giorno dopo la decisione del giudice del tribunale di New York, che ha respinto la richiesta di archiviazione presentata dai legali del principe Andrea, nella causa civile intentata da Virginia Giuffre. La donna, com’è noto dai grandi curtigghi giornalistici degli ultimi tempi, ha accusato il terzogenito della regina di avere abusato sessualmente di lei, quando era ancora minorenne, nell’ambito degli incontri sessuali organizzati dall’ex finanziere Jeffrey Epstein. Il principe Andrea ha ripetutamente negato le accuse.
Chiudo con qualche aggiornamento sulla corsa al Quirinale, che comincerà fra 10 giorni e ovviamente crescono le fibrillazioni. Mentre si stabiliscono regole rigide per garantire igiene, salute e sicurezza al Parlamento che il 24 gennaio si riunirà in seduta plenaria per la prima votazione per il nuovo Presidente della Repubblica; mentre oggi a mezzogiorno si celebrano, alla presenza delle massime istituzioni nazionali ed europee, in funerali di David Sassoli in un clima generale di profondo a affettuoso cordoglio per la morte di un grande italiano gentile (salvo qualche ignobile vastaso a casa nostra e in Germania che ha schifosamente gioito per la sua morte) che secondo tanti, proprio tanti avrebbe potuto essere un ottimo Capo dello Stato; mentre accade tutto questo il vecchio B sta facendo letteralmente come un pazzo per riuscire ad acchianare (salire, nordici, salire) al Colle. Raccontano di regaloni per captare la benevolenza anche di quelli che mai lo hanno amato, telefona o fa telefonare a tutti, passa la giornata a fare cunti di voti per lui certi ma anche no, forse ha rispolverato il pallottoliere, mentre anche i fedelissimi della prima ora come il Richelieu zio del nipote segretario – indovina, indovinello – gli consigliano di desistere per evitare male cumparse. Ma lui, tenacissimo come sempre, questo gli va riconosciuto, sembra voglia inseguire il suo sogno a tutti i costi. Diceva mia nonna e poi mia madre: i vecchi sono capricciosi più dei picciriddi, quando vogliono una cosa con c’è modo di fermarli. Ecco.
Buona giornata, che qui alle pendici dell’Etna è proprio bellissima.