Tanomattinale

#Tanomattinale 12 aprile 2022: Samantha, pace e la cooperazione solo nello spazio; guerra in Ucraina: Zelensky e le armi, Lavrov e le trattative, Nehammer e Putin, denunce e paure di attacchi chimici; la sedicenne salvata dal suicidio a Catania e il diciannovenne ucciso in una rissa a Torre del Greco; il barista ucciso a Barletta; l’arresto dello stalker perseverante della pallavolista; Draghi e il gas algerino

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno, io continuo con la mia rubrica anche se ormai a quanto vedo siete rimasti davvero in pochi a seguirla.

Pace e cooperazione tra popoli diversi e lontani sembrano essere ormai cose spaziali. La nostra grande astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea Samantha Cristoforetti, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla sua prossima missione che dovrebbe partire il 21 aprile, ha detto tra l’altro: “Mi sono addestrata per una passeggiata spaziale, con la tuta russa” e “potrebbe esserci la possibilità di una passeggiata spaziale con un collega russo … Lo spazio è da sempre, e ancora oggi, simbolo di pace e cooperazione. Sulla Stazione tutto procede bene, con collaborazione e amicizia». Samantha è dunque pronta per la sua seconda missione spaziale.

Rispetto alla prima, partita il 29 novembre 2014 e durata 199 giorni, molti cambiamenti: dalla base russa di Bajkonur a quella di Cape Canaveral della Nasa, dalla navicella Sojuz alla nuova Crew Dragon. Sempre uguale è la destinazione: la Iss, la Stazione Spaziale Internazionale, simbolo di pace e cooperazione sin da quando il primo modulo, russo, fu lanciato nel 1998. La capsula Crew Dragon di Space x battezzata dagli astronauti “Freedom”, la condurrà assieme ad altri tre astronauti alla Iss. “AstroSamantha” Cristoforetti, prima astronauta italiana negli equipaggi dell’Agenzia spaziale europea (Esa), raggiungerà la Iss e nella Expedition 68 all’interno della missione Minerva assumerà il ruolo di leader del Segmento orbitale americano.

Torniamo sulla terra, con il giorno 48 della terribile guerra Russia-Ucraina. Mentre vengono denunciati attacchi con sostanze velenose a Mariupol e cresce la tensione per l’imminente, a quanto sembra, attacco finale russo al Donbass, traduco da Ukrinform, agenzia di stampa ucraina, l’ultimo messaggio video delle 3,13 di stanotte del presidente Volodymyr Zelensky dal titolo: “l’Ucraina non ottiene tutte le armi necessarie per porre fine a questa guerra prima”.

Ecco le sue parole, una nuova forte richiesta di armi ai Paesi occidentali: “Quando si tratta delle armi necessarie, l’Ucraina dipende dalla fornitura dei partner e, sfortunatamente, non sta ottenendo quanto necessario per porre fine a questa guerra prima. La dichiarazione in questione è stata rilasciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso video, riferisce un corrispondente di Ukrinform. Nelle sue parole, il compito chiave dell’Ucraina, sia oggi che ogni giorno in questo momento, sono misure difensive concrete, un aumento concreto della capacità di respingere eventuali attacchi delle truppe russe. Secondo Zelensky, ha a che fare con questo problema quasi 24 ore su 24, ma le capacità militari e tecniche del nemico sono ancora molto elevate.

“Sì, gli ucraini sono incomparabilmente più coraggiosi. Le nostre forze armate stanno battendo gli occupanti con saggezza e tattiche ben congegnate inaccessibili all’esercito russo. Ma, quando si tratta delle armi necessarie, dipendiamo ancora dalla fornitura, dai nostri partner. Sfortunatamente, non stiamo ottenendo quanto necessario per porre fine a questa guerra prima. Per distruggere completamente il nemico sulla nostra terra. E per svolgere quei compiti che sono ovvi per ciascuna delle nostre persone. In particolare, per sbloccare Mariupol”, ha sottolineato il presidente dell’Ucraina. Secondo Zelensky, se l’Ucraina avesse jet e abbastanza veicoli corazzati pesanti, l’artiglieria necessaria, sarebbe in grado di farlo. “Ma… su questo dobbiamo ancora essere d’accordo. Dobbiamo ancora persuadere. Dobbiamo ancora spremere le decisioni necessarie. Sono sicuro che otterremo quasi tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Ma non solo si perde tempo. Le vite degli ucraini si stanno perdendo. Vite che non possono più essere restituite. E questa è anche responsabilità di coloro che conservano ancora nel loro arsenale le armi di cui l’Ucraina ha bisogno. La responsabilità che rimarrà per sempre nella storia”, ha aggiunto Zelensky. Nel frattempo, anche la gratitudine dell’Ucraina rimarrà nella storia. Gratitudine a quegli stati e politici che hanno davvero aiutato. Chi non ha perso tempo. Chi non ha contrattato quando la vita dipendeva dall’aiuto, ha sottolineato Zelensky”.

Dall’altra parte, l’ambiguità minacciosa della Russia. Scrive la TASS, agenzia di stampa ufficiale: “Mosca è per colloqui con Kiev, ha detto lunedì il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. “Il presidente [della Russia Vladimir] Putin ha ripetutamente sottolineato che preferiamo i colloqui”, ha detto in un’intervista al canale televisivo Rossiya-24. “Non vedo ragioni per non continuare [i colloqui], anche se la parte ucraina tende ad essere evasiva, a volte facendo inversioni a U e rifiutando ciò che ha proposto un paio di giorni prima. Ma siamo persistenti e pazienti”, ha detto”. Ma intanto sale ancora la tensione tra Mosca e l’Ue. Secondo lo stesso Lavrov, le ultime dichiarazioni dell’Alto rappresentante della politica estera dell’Ue Josep Borrell sull’Ucraina indicano che l’Ue vede Kiev come “testa di ponte per sopprimere la Russia”. Queste frasi, dice Lavrov, “cambiano significativamente le regole del gioco”. Borrell aveva detto che l’Ucraina “vincerà la guerra sul campo di battaglia”.

Mentre il portavoce di Putin Peskov diffida Svezia e Finlandia a fare passi per entrare nella NATO: E poi colpisce il racconto del cancelliere austriaco dell’incontro faccia a faccia con il Capo del Cremlino: “Il colloquio con Putin è stato molto duro e franco”, ha detto Karl Nehammer al termine. “Non è stato un incontro amichevole”, aggiunge la cancelleria austriaca, anche se Nehammer era partito con l’auspicio di “gettare ponti per dialogare”. Il cancelliere ha sottolineato durante l’incontro con Vladimir Putin “che la guerra deve cessare, perché in guerra ci sono solo sconfitti da entrambe le parti” e ha anche ribadito che “le sanzioni resteranno in vigore e saranno eventualmente inasprite”. Secondo la cancelleria, Nehammer ha anche parlato “con parole chiare” dei crimini di guerra commessi a Bucha e in altre città, sottolineando la “necessità di un’inchiesta internazionale” su questi fatti. Nehammer ha detto a Putin che le sanzioni contro la Russia “saranno ulteriormente inasprite finché in Ucraina le persone continueranno a morire. Ora informerò nuovamente i nostri partner europei dei miei colloqui con il presidente russo e discuterò ulteriori passi”. E’ chiaro che Putin non intende fermarsi.

Cronaca, storie belle e bruttissime di ragazzi. La prima viene da Catania, dove una sedicenne che voleva togliersi la vita lanciandosi dall’impalcatura di un cantiere edile dopo avere ingerito dei farmaci è stata soccorsa e salvata da agenti di polizia. L’allarme era stato dato da una sua professoressa, a sua volta avvertita da compagni di classe della ragazza che avevano letto dei suoi messaggi con intenzioni suicide su WhatsApp. I genitori, svegliati da una telefonata della polizia, credevano che la figlia fosse ancora a letto; la madre avrebbe poi trovato diversi biglietti lasciati dalla figlia dai quali emergeva chiaramente l’intento di togliersi la vita. Gli agenti delle Volanti della Questura, dopo averla salvata, l’hanno affidata a personale medico del 118.

Tragica invece la storia che viene da Torre del Greco, nel Napoletano, dove una rissa all’esterno delle giostre del quartiere Leopardi è finita nel sangue: un ragazzo quasi 19enne, Giovanni Guarino, incensurato, è stato ucciso con una pugnalata al cuore. Ferito gravemente l’amico, colpito sotto al cuore. Entrambe le vittime sono di Torre del Greco. Fermati due minorenni, di 17 anni, di Torre Annunziata. La tragedia è avvenuta al termine della Domenica delle Palme. L’arrivo della Polizia ha permesso di raccogliere le prime testimonianze e ricostruire elementi utili alle indagini che hanno portato al fermo dei due presunti autori dell’aggressione mortale, entrambi di 17 anni e di Torre Annunziata.

Omicidio ieri sera a Barletta: potrebbe essere stato ucciso al culmine di un litigio col suo assassino Giuseppe Tupputi, 43enne titolare del bar ‘Morrison’s revolution’ a Barletta, colpito in serata nel suo locale. Racconta l’ANSA che la vittima potrebbe aver dato una risposta non gradita a un uomo col quale avrebbe litigato nel locale, il quale avrebbe estratto una pistola e avrebbe sparato. La prima ipotesi, la rapina finita in tragedia, non è la sola al vaglio degli investigatori. Tupputi era incensurato e non avrebbe mai denunciato richieste estorsive, il che esclude la pista del racket. L’assassino, dopo aver ucciso Tupputi, è fuggito a piedi e sarebbe stato ripreso dalle telecamere all’esterno del locale.

E ancora un’altra storia allucinante: un impiegato di banca di 55 anni di Novara, Angelo Persico, è stato nuovamente arrestato, come tre anni fa, con la stessa l’accusa di stalking. Anche la sua vittima è sempre la stessa: la pallavolista della Vero Volley Monza e della nazionale Alessia Orro, 23 anni. Nel 2019 l’uomo era finito agli arresti domiciliari con l’accusa di atti persecutori nei confronti della giocatrice che in quel periodo militava nella squadra di Busto Arsizio (Varese). Allora patteggiò una condanna a un anno e 8 mesi. Da anni è ossessionato dall’atleta e convinto che sia, come ha spiegato, “la donna della sua vita”.

Chiudo con il comunicato stampa del Governo sulla visita algerina del Super Tutto Premier: “Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è stato in visita ad Algeri. Al suo arrivo all’aeroporto internazionale Houari Boumédiène, ha incontrato il Primo Ministro della Repubblica Democratica e Popolare di Algeria, Aïmen Benabderrahmane. Successivamente ha deposto una corona di fiori al Monumento dei Martiri, per poi recarsi al Palazzo “El Mouradia” dove ha avuto un bilaterale con il Presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune. A margine dell’incontro si è svolta la cerimonia di firma della Dichiarazione di intenti sulla cooperazione nel settore dell’energia tra il Governo italiano e il Governo della Repubblica Algerina. A questa si è aggiunto un accordo tra ENI e SONATRACH che consentirà di aumentare le esportazioni di gas verso l’Italia utilizzando le capacità disponibili di trasporto del gasdotto TransMed/Enrico Mattei. “Subito dopo l’invasione dell’Ucraina, avevo annunciato che l’Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo. Gli accordi di oggi sono una prima, significativa risposta a questo obiettivo strategico, ne seguiranno altre. Il Governo è al lavoro per difendere i cittadini e le imprese dalle conseguenze del conflitto”, ha affermato il Presidente Draghi nel corso delle dichiarazioni alla stampa”. Nessun commento, vedremo a cosa porteranno concretamente questi accordi.

E’ tutto, anche troppo, buona giornata. (le foto dal web)

Gaetano Perricone

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