#Tanomattinale 11 maggio 2021: operazione antimafia a Siracusa, inferno a Gaza, Lampedusa, la Scala, il Coviddi

Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno.

Oggi con molta commozione dedico la mia umile rubrica a un grande uomo e un carissimo amico, strappato ieri mattina alla vita a cui era gioiosamente legato. E’ il signore nella prima foto, molti di voi non lo conoscevano, ma ieri hanno letto tante cose su di lui da me e dal diluvio di addolorati commenti. Si chiamava Vincenzo Mineo, fu il direttore dell’aula bunker dell’Ucciardone ai tempi del maxiprocesso, un compito delicatissimo e quanto mai impegnativo svolto in modo eccellente: persona di grande valore e intelligenza, di cultura, di deliziosa ironia. Uomo di grande spessore, insomma. Del mio mattinale è stato fino all’altro ieri uno dei primissimi lettori e puntuale commentatore, da ieri mattina non lo è più e per me è una grande e dolorosissima perdita: dunque sento il dovere affettuoso di dedicargli questo mio piccolo contributo quotidiano all’informazione.Comincio con la notizia fresca di un blitz antimafia, come sarebbe piaciuto tanto a Vincenzo.

Dall’ANSA Sicilia: “La Polizia di Stato, con il Comando provinciale dei Carabinieri e il nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza, sta eseguendo, su delega della Procura distrettuale Antimafia di Catania, un’ordinanza cautelare in carcere emessa dal gip di Catania nei confronti di 13 persone accusate di associazione mafiosa. Apparterebbero al clan Trigila, che opera nei territori della zona sud-orientale della provincia di Siracusa. Secondo i magistrati il clan, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo, ha “assicurato una posizione dominante nei comparti del trasporto su gomma di prodotti orto-frutticoli, della produzione di pedane e imballaggi e della produzione e commercio di prodotti caseari, influendo e alterando le regole della concorrenza”.

Mi sposto in Medio Oriente, dove è riesplosa con terrore e scia di sangue la immensa tragedia che divide israeliani e palestinesi. E’ stata una nottata di combattimenti fra Israele e Hamas a Gaza. Dalla Striscia, secondo il portavoce militare come riferisce l’ANSA, sono stati lanciati ieri oltre 250 razzi verso lo Stato ebraico. I lanci sono proseguiti stamattina con un attacco ad Ashkelon. L’ aviazione israeliana ha colpito 130 obiettivi militari a Gaza. Fonti palestinesi riferiscono che si sono avuti almeno 20 morti con vari bambini e decine di feriti. Incidenti fra dimostranti palestinesi e la polizia israeliana si sono verificati a Gerusalemme est. Manifestazioni di protesta anche in località arabe di Israele. I combattimenti iniziati ieri fra Hamas ed Israele sono stati chiamati dall’esercito israeliano ‘Operazione Guardiano delle Mura’, che secondo i media locali proseguirà per diversi giorni. A Gaza le milizie palestinesi hanno allestito una sala comune di operazioni. Nei loro media i lanci di razzi verso Israele sono chiamati ‘Operazione Spada di Gerusalemme’. In un video diffuso sul web, l’ala militare di Hamas ha affermato: ‘Gerusalemme ha chiamato, Gaza ha risposto’. Chissà se riusciremo a vedere la fine di tutto questo.

E’ più viva che un’altra grande tragedia della nostra epoca, quella delle migrazioni. Come sempre nei mesi estivi, Lampedusa torna ad essere riferimento degli sbarchi dei migranti, dai piccoli barchini partiti dalla coste tunisine con poche decine di persone, ai vecchi pescherecci stracarichi di centinaia profughi in fuga dall’inferno libico. Rifiuto categoricamente il pessimo termine “assedio”, spicciativo e improprio luogo comune di fronte a un dramma del genere. Il bilancio degli arrivi, che conta già oltre 2 mila migranti (fonte ANSA), si aggiorna in continuazione. E l’hotspot dell’isola – nonostante i continui trasferimenti con il traghetto di linea per Porto Empedocle o sulle navi quarantena – è ormai al collasso. Circa 700 persone sono rimaste all’addiaccio sul molo Favarolo per mancanza di posti all’interno della struttura. Intanto, al largo della Libia, si consumava l’ennesima tragedia: un’imbarcazione si è capovolta e cinque persone, fra cui un bambino, sono annegate. Da gennaio, sono 500 i profughi che hanno perso la vita nel Mediterraneo, mentre nel 2020 furono 150.C’è stata un colloquio telefonico tra il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ed il commissario europeo per gli Affari Interni Ylva Johansson dopo i massicci sbarchi di migranti degli ultimi giorni. Lamorgese ha spiegato che l’obiettivo immediato dell’Italia è attivare entro l’estate un meccanismo temporaneo di solidarietà tra gli Stati europei disponibili per il ricollocamento delle persone soccorse in mare. Johansson avrebbe riconosciuto che l’Europa deve dare un segnale di solidarietà. La titolare del Viminale ha illustrato al commissario Johansson i numeri degli arrivi e le previsioni in vista della stagione estiva, che coincidono con le stime della Commissione Ue. Il ministro Lamorgese ha chiesto un cambio di rotta immediato in direzione di una maggiore solidarietà nei confronti dell’Italia, indispensabile da parte dell’UE al di là delle dichiarazioni ufficiali che lasciano il tempo che trovano.

Ora una notizia che è un simbolo di speranza: il concerto con cui la Scala ha accolto a Milano il pubblico dopo 199 giorni di limitazioni anticovid. Un simbolo come accadde 75 anni fa, l’11 maggio 1946, Arturo Toscanini diresse un concerto per la rinascita del teatro dopo i bombardamenti e la ricostruzione. Il direttore musicale Riccardo Chailly ha guidato coro e orchestra in una esibizione che arriva mentre si allentano le restrizioni e si intravede la fine dell’emergenza, grazie anche alla campagna vaccinale. “Non so se è un segno di rinascita, ma deve esserlo” ha aggiunto la senatrice a vita Liliana Segre che era presente anche nel ’46. Nessun discorso ufficiale prima dell’apertura. Esattamente come nel 1946, è stata la musica a salutare i circa 500 spettatori che si sono sistemati nei palchi e in galleria. Di Coviddi non parlo, non voglio tediarvi anch’io. D’altronde il copione è quello già visto l’anno scorso di questi tempi: dati di contagio in calo vertiginoso, morti che diminuiscono, colori che sbiadiscono e che sicuramente si uniformeranno al bianco in tutta Italia all’inizio di giugno. Per carità, non sto insinuando che sia una farsa, miei fraterni amici sono morti o si sono ammalati seriamente di Sars Cov-2; credo però che accanto al Grande Fratello Algoritmo ci siano tante abili manine. Unica, sostanziale e fondamentale differenza con il 2020 sono le vaccinazioni che comunque procedono e che possono, lo spero con tutto il cuore, dare una svolta decisiva in positivo alla pandemia e alle nostre vite.

Basta, buona giornata a tutti e grazie sempre. Ciao, carissimo, indimenticabile Vincenzo, per me sarai sempre un lettore del mio Mattinale ❤

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Pubblicato da Gaetano Perricone su Lunedì 10 maggio 2021