#Tanomattinale 1 aprile 2021: rissa ad Aci Catena dopo appuntamento social, Etna 17, spione sfasulato, Denise e Olesya, azzurri vincenti

Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno e buon 1 Aprile.

La storiaccia schifosa che vi racconto in apertura, battuta dall’agenzia ANSA alle 6 di stamattina, non è un pesce d’aprile ma una vicenda emblematica dei tempi orrendi che viviamo e del ruolo nefasto che hanno i social quando vengono usati come cloaca sfogatoio di istinti brutali, come accade purtroppo nella maggioranza dei casi.Vi riporto il flash d’agenzia: “Una maxi rissa con partecipanti armati con mazze, anche da baseball, e catene è stata scatenata il 29 marzo scorso ad Aci Catena, nel Catanese, dopo una lite tra un sedicenne e un ventenne cominciata sui social network dopo ‘l’intrusione’ del minorenne su una chat su ‘Houseparty’ e poi proseguita su ‘Instagram’. Su quest’ultima piattaforma i due si sono dati ‘appuntamento’ in piazza Europa presentandosi ‘accompagnati’ da amici e parenti, di età compresa tra 13 e 56 anni, picchiandosi selvaggiamente e lanciandosi contro anche una transenna.

Tredici di loro sono stati identificati e denunciati dai carabinieri per rissa aggravata e danneggiamento. Nello scontro una persona è rimasta gravemente ferita, riportando un trauma cranico, ed è ancora ricoverato con la prognosi riservata nell’ospedale Cannizzaro di Catania. Uno dei denunciati ha minacciato di morte il ventenne, che stava per essere trasferito in ambulanza in ospedale, urlandogli “ti ammazzo, ci vediamo ad Acireale” e danneggiando con calci e pugni un’auto. Sul posto i carabinieri hanno sequestrato due mazze da baseball, uno sfollagente e una catena utilizzati durante la rissa”. Cose schifose, insomma.

La notte appena conclusa ci ha regalato il 17esimo parossismo dell’Etna, che si è ripresa la scena alla grande dopo qualche giorno di riposo: sinfonia intensa di potenti boati, colate laviche, altissima colonna di cenere. Personalmente ho già pronto il soffiatore in vista di una imminente caduta di cenere qui sul versante sud, come i venti lasciano presagire …Vi riporto uno stralcio del comunicato della notte scorsa, ore 3,54, dell’INGV Osservatorio Etneo: “a partire dalle 23:00 circa UTC del 31 marzo, l’attività stromboliana al Cratere di SE è gradualmente passata a fontana di lava. In base al modello previsionale, la nube di cenere, che ha raggiunto un’altezza di circa 7000 m s.l.m., si disperde in direzione Sud-Sud Ovest. Contestualmente, dalle ore 00:18 UTC del 01 aprile, si osserva un trabocco lavico dall’orlo orientale del Cratere di SE che si espande nella parte alta della Valle del Bove. Inoltre, prosegue l’attività effusiva dalla bocca attiva alla base meridionale del Cratere di Sud Est. Tale bocca produce debole attività esplosiva e continua ad alimentare il flusso lavico di Sud-Sud Est che si riversa nel settore occidentale della Valle del Bove. Rimane invariata l’attività eruttiva agli altri crateri sommitali. L’andamento temporale dell’ampiezza del tremore vulcanico evidenzia un continuo aumento dei valori che hanno raggiunto livelli molto alti”.

Mi tocca ora doverosamente riferire la squallida vicenda del capitano di fregata Walter Biot, arrestato dai carabinieri del ROS per avere ceduto ad un ufficiale delle forze armate russe (anche lui arrestato) in cambio di un compenso di 5000 euro documenti sui sistemi di telecomunicazione militare. E’ accusato di procacciamento di notizie sulla sicurezza dello Stato, spionaggio politico e militare, spionaggio di notizie di cui è stata vietata la divulgazione. I due sarebbero stato presi in flagranza di reato in un parcheggio di Roma. Grande è stata ieri l’eco di questa storiaccia su tutta la stampa e c’è stato un certo comprensibile scruscio (rumore), con richiami dei rispettivi ambasciatori, tra Italia e Russia, con possibili modeste conseguenze diplomatiche. La mia umile opinione è che il capitano doveva essere davvero sfasulato (con le tasche vuote) per vendersi documenti così delicati per appena 5000 euro, forse anche perchè, in realtà, così delicati questi documenti forse non erano. Ai posteri l’ardua sentenza; nel frattempo immagino che nella tomba dove riposa dall’ottobre scorso il mitico Sean-James si sia fatto quattro risate.

Due parole voglio dirle anche sulle emozioni che, almeno a me, ha regalato il servizio di ieri sera su “Chi l’ha visto?”, con la incredibile somiglianza tra il volto di Olesya Rostov, la ragazza russa ventenne che sta cercando la madre e la famiglia e quello di Piera Maggio, la donna di Mazara del Vallo che dal 1 settembre del 2004 cerca la figlia Denise Pipitone scomparsa. Ci auguriamo di cuore che l’esame del DNA confermi quella che sarebbe finalmente una splendida notizia e cioè che Olesya – che ha raccontato alla tv russa una storia di grandi sofferenze – e Denise siano la stessa persona.

Chiudo il mattinale con le buone notizie del pallone, cioè la terza vittoria di fila della Nazionale di calcio di Roberto Mancini in Lituania, 2-0 con i gol di Sensi e Immobile su rigore. L’Italia è adesso in testa a punteggio pieno (9 punti) nel proprio girone di qualificazione ai Mondiali del Qatar del 2022: non brillante il gioco, ma notevole la sostanza ed è quello che conta.Per oggi può bastare, vi risparmio Coviddi, Decreto e zone varie, sviluppi sui dati taroccati, avremo tempo per parlarne.

Grazie sempre per l’affettuosa attenzione.