Secondo caso di ricovero per ipotermia a Palermo, questa volta si tratta di una studentessa che stava seguendo un corso di formazione all’università di Palermo. È stato necessario l’intervento del 118 che l’ha portata all’ospedale Civico dove si trova per accertamenti.
La donna, con altre persone, stava seguendo una lezione del corso per insegnante di sostegno. Dopo l’intervento dei sanitari i corsisti hanno protestato per le condizioni dell’aula e sono stati spostati in un altro edificio per proseguire le lezioni in una stanza riscaldata.
E’ di pochi giorni fa un caso analogo di una bimba di 10 anni finita in ipotermia mentre seguiva le lezioni nella scuola senza riscaldamenti. Dopo l’intervento dei sanitari i corsisti hanno protestato per le condizioni dell’aula e sono stati spostati in un altro edificio per proseguire le lezioni in una stanza riscaldata. “Da due settimane seguiamo le lezioni senza riscaldamenti in un ambiente gelido”, dice un corsista.
A quanto riferito, i riscaldamenti sono fuori uso da alcune settimane, e i corsisti sono costretti a seguire le lezioni al freddo e al gelo, portando stufette e borse calde da casa che non sopperiscono al grave disagio. Alla richiesta di seguire le lezioni online la risposta è stata negativa.
Dopo il malore gli altri corsisti sono stati spostati in un altro edificio, riscaldato, e pensare che si tratta di un corso a pagamento di 3.700 euro a testa per 2.190 persone.
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