Spese pazze, condanne per 5 ex deputati Ars, tra loro il sindaco di Catania
Spese pazze. Arriva la sentenza che condanna nomi eccellenti dell’Ars, l’accusa è di peculato, e riguarda i soldi spesi illecitamente e destinati in realtà all’attività istituzionale dei gruppi politici all’Ars da sei ex deputati.
Condannato a 4 anni e sei mesi per peculato continuato il sindaco di Catania, Salvo Pogliese che incorrerà nella sospensione dalla carica di sindaco per 18 mesi, come previsto dalla legge Severino.
Spese pazze, le altre condanne: un assolto
Cataldo Fiorenza è stato condannato a 3 anni e 8 mesi, Giulia Adamo a 3 anni e 6 mesi, Rudi Maira a 4 anni e 6 mesi e Livio Marrocco a 3 anni. Assolto per insufficienza di prove soltanto Giambattista Bufardeci.
A emettere la sentenza è stato il collegio della terza sezione del tribunale di Palermo, presieduto da Fabrizio La Cascia. Pogliese era difeso dall’avvocato Giampiero Torrisi e da Enrico Sanseverino.
Nel settembre scorso a chiedere la condanna di Pogliese e di altri cinque ex deputati era stata la sostituta procuratrice Laura Siani, morta suicida nelle settimane scorse.
Il processo è uno stralcio dell’inchiesta che nel 2014 portò ad ottanta avvisi di garanzia a deputati e impiegati dei gruppi parlamentari.
Due degli accusato avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato Innocenzo Leontini assolto in Appello dopo una condanna a due anni in primo grado e Cateno De Luca anche lui assolto in via definitiva.