Dopo lo scampato pericolo della scorsa settimana, questa volta il passaggio delle Sicilia in zona gialla a partire da lunedì 30 agosto sembra inevitabile.
L’Isola ha superato le nuove soglie sulle ospedalizzazioni, del 10% per l’occupazione dei posti in rianimazione e 15% per i posti letto in area medica non critica, deciso dall’ultimo decreto.
Nonostante gli ultimi dati indichino una certa stabilità nei valori comunicati ieri dall’Agenas, la Sicilia registra un’occupazione delle terapie intensive dell’11%, dopo una settimana di altalena tra il 10 e il 9 per cento, e per le aree mediche si registra un 20%.
In bilico c’è oggi anche la Sardegna che però dovrebbe mantenere la zona bianca alla luce dei ricoveri in terapia intensiva al 12% e in reparto al 14%
In Sicilia il governatore Musumeci era già corso ai ripari la scorsa settimana con un’ordinanza che imponeva restrizioni per 55 comuni in cui l’incidenza dei contagi è alta e il numero dei vaccinati troppo bassa. Ieri il presidente ha firmato una nuova ordinanza che introduce le restrizioni da “zona arancione”, previste dalla normativa nazionale, in due Comuni del Ragusano: si tratta di Comiso e Vittoria. Il provvedimento sarà valido da sabato 28 agosto e fino a lunedì 6 settembre compreso. La decisione si è resa necessaria per contenere i contagi da coronavirus nei territori coinvolti.
Salgono dunque a 4 i comuni in arancione: oltre a Comiso e Vittoria dell’elenco fanno parte anche Niscemi, in provincia di Caltanissetta, e Barrafranca nell’Ennese.
Restano così 51 i comuni che da lunedì scorso sono in zona gialla. In provincia di Agrigento: Licata, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa. In provincia di Caltanissetta: Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi (zona arancione), Riesi. Nel Catanese: Aci Castello, Castel di Iudica, Fiumefreddo di Sicilia, Grammichele, Gravina di Catania, Mascalucia, Mazzarrone, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Valverde, Viagrande. Nell’Ennese: Barrafranca (zona arancione), Piazza Armerina, Pietraperzia. Nel Messinese: Pace del Mela, Rodì Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Villafranca Tirrena. In provincia di Palermo: Capaci, Cinisi, Terrasini. Nel Ragusano: Acate, Chiaramonte Gulfi, Ispica. Nel Siracusano: Augusta, Avola, Carlentini, Francofonte, Lentini, Noto, Pachino, Priolo Gargallo, Rosolini, Solarino. In provincia di Trapani: Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Pantelleria.
Il passaggio in zona gialla delle Sicilia comporterà la reintroduzione dell’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto e a un limite massimo di 4 commensali nei ristoranti.
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