Alfredo Geraci, 41 anni, da poco più di un mese ha cominciato a collaborare coi magistrati come scrivono il Giornale di Sicilia e siti d’informazione.
L’ex ladro e rapinatore è poi passato nei ranghi di Cosa nostra come estorsore e tuttofare della cosca di porta nuova retta dal boss Alessandro D’Ambrogio,
Geraci è stato arrestato lo scorso settembre ad Altofonte dalla polizia perchè accusato di associazione mafiosa: era latitante dallo scorso 24 luglio quando la Corte d’Appello aveva disposto la custodia cautelare in carcere.
Gli agenti lo hanno trovato in un appartamento ad Altofonte (Pa), ospite di un uomo di 54 anni che aveva una pistola rubata.
Geraci ha raccontato agli inquirenti degli interessi mafiosi a Ballarò, di alcune estorsioni ai locali del centro storico, delle attività che ruotano attorno al contrabbando di sigarette, e di come si occupava di organizzare summit tra esponenti mafiosi di livello più alto.
In uno di questi incontri, di cui aveva già parlato il pentito Vito Galatolo, si parlò dell’attentato al magistrato Nino Di Matteo. Geraci però in quella riunione fece solo il “portiere” accogliendo i mafiosi. Degli argomenti trattati, dice lui, gli avrebbe riferito qualcosa D’Ambrogio.
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