Scuole in Sicilia, si pensa a chiusura in presenza per ogni ordine e grado

E’ in corso un consulto ai vertici della Regione con gli assessori Razza e Cordaro e i componenti del Comitato tecnico scientifico, si discute su una chiusura della scuola in presenza per ogni ordine e grado, almeno per le prossime settimane.

La decisione scaturirebbe dalla situazione epidemiologica della regione che con i dati ad oggi detiene il triste primato del tasso di positività più alto tra le regioni italiane, al 17,3%.

Una riunione in cui si stanno valutando tutti gli elementi utili che fanno pendere l’ago della bilancia dalla parte della chiusura delle scuole.

Il presidente Dario Cangelosi della Fims (Federazione italiana scuole materne) appoggia la proposta di chiusura di tutte le scuole in Sicilia fino a quando la situazione epidemiologica non sarà sotto controllo.

Dall’incontro è emerso che il cts ha preannunciato che è iniziata la terza ondata della pandemia.

In giornata il Ministro della salute invierà la comunicazione alla regione che collocherà la Sicilia in zona arancione o addirittura in zona rossa.

“La scuola è sicura ed è pronta, lo zero/sei ancor di più, ma è soltanto un pezzo del quadro generale che è più complesso. Se non si interviene prontamente la situazione può precipitare e le scuole non possono essere travolte da un’ondata di contagi che probabilmente sono avvenuti in ambito familiare durante festività” ha dichiarato Cangelosi.
La decisione è rinviata a domani dopo una riunione convocata alle 12,30 a Palazzo d’Orleans con le parti interessate.

“Come Federazione ci siamo dichiarati disponibili ad accettare uno “stop e go” fino a giorno 18 gennaio e anche oltre purché venga stabilita una chiusura totale di tutte le attività e dei comparti lavorativi e vengano messi in campo velocemente i ristori conseguenziali. Scuole e famiglie chiedono un clima sereno e equilibrato su cui si decida con coraggio e comunione di intenti” conclude Cagelosi.

Già giorno 5 intanto l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla aveva deciso di differire l’apertura in presenza all’11 gennaio, ma il provvedimento, con tutta probabilità, verrà rivisto.

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