Scuole chiuse a Palermo per la mancata erogazione dell’acqua

Scuole chiuse a Palermo. Domani 7 novembre le scuole di ogni ordine e grado a Palermo saranno chiuse.

Lo ha deciso il Sindaco dopo aver ricevuto la relazione dell’AMAP che conferma la criticità della situazione legata alla impossibilità di utilizzare l’acqua dei principali invasi in quanto troppo torbida.
Al momento l’acqua immessa in città proviene dal lago di Piana degli Albanesi, dalla sorgente di Scillato e da alcuni pozzi, per un totale di circa 1.500 litri al secondo. Meno della metà di quanto immesso normalmente.

Scuole chiuse a Palermo: la bassa pressione in città durerà altre 24/36 ore

 Oggi i tecnici del servizio dighe della Regione hanno effettuato operazioni di svasamento del fango dagli invasi Poma e Rosamarina.
Sono quindi in corso le analisi per verificare possibilità di utilizzo dell’acqua degli stessi invasi già a partire da questa notte per l’avvio ai potabilizzatori.
In ogni caso, la bassa pressione in città durerà, in base alle zone, non meno di altre 24/36 ore.
Si ricorda che per aggiornamenti costanti tramite smartphone si può iscriversi gratuitamente al canale della APP Telegram www.telegram.me/ProtezioneCivilePalermo

Rifornimento regolare per gli ospedali della città

Tutti gli ospedali cittadini sono regolarmente riforniti di acqua potabile. Lì dove non sono sufficienti le riserve proprie, AMAP sta garantendo approvvigionamento tramite autobotti dove necessario.

“La chiusura delle scuole, così come deciso oggi in Prefettura – afferma il Sindaco – serve anche a ridurre temporaneamente il prelievo dalla rete, proprio per favorire una maggiore disponibilità di acqua per tutti i siti sensibili, soprattutto gli ospedali, in questo momento difficile.”
Orlando esprime anche “un profondo ringraziamento per tutti i lavoratori e la dirigenza della nostra azienda AMAP.
Avere la gestione pubblica dell’acqua vuol dire proprio questo: massimo impegno e dedizione per dare risposte ai cittadini nei momenti di emergenza, vuol dire dare priorità alla città e non al profitto.”