Sciopero lavoratori Ryanair: oggi è una giornata difficile per Ryanair, l’azienda irlandese low cost si trova nuovamente ad affrontare uno sciopero dei dipendenti, 250 i voli cancellati. I lavoratori incrociano le braccia, i paesi coinvolti sono diversi: dall’Italia all’Olanda, dal Belgio alla Spagna, anche il Portogallo è interessato.
Inizialmente l’azienda aveva dichiarato che sarebbero stati 150 i voli cancellati, ad oggi se ne sono aggiunti una centinaia. Sono previsti disagi per i viaggiatori ma l’azienda assicura che “oltre il 92% dei 2.400 voli Ryanair in programma venerdì non sarà interessato da questi scioperi non necessari e opererà come previsto” e aggiunge “tutti i clienti interessati hanno ricevuto e-mail e SMS con 3 giorni di anticipo per informarli della cancellazione del loro volo e delle loro opzioni”.
Allo sciopero ha aderito il sindacato unificato europeo dei lavoratori della compagnia e nonostante la richiesta di revoca da parte della Ryanair la protesta continua imperterrita.
Non è certo il primo sciopero di massa che coinvolge la compagnia aerea, l’ultimo risale allo scorso agosto, il dieci del mese, quando in pieno periodo di vacanze i lavoratori hanno incrociato le braccia lasciando a terra 400 voli e conseguentemente circa 55 mila passeggeri.
In Italia in prima fila nelle proteste ci sono Cgil, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro e l’Uil, Unione italiana del lavoro, che essendo parte del sindacato europeo protestano contro gli accordi precedentemente stipulati tra Ryanair e Anpac (l’Associazione Nazionale Professionale Aviazione Civile).
Il sindacato è disposto ad attuare “uno sciopero al mese” fino a che la compagnia irlandese non accetterà di incontrare tutti i sindacati, dal primo all’ultimo.
Un’eventualità che mette in allerta tutti i viaggiatori, incerti sul buon esito dei loro voli, presenti e futuri.
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