Scendono i contagi in Sicilia e cambiano i criteri dei colori

Il dato più interessante è quello che registra a Palermo un calo dei contagi del 36 per cento negli ultimi sette giorni. Al di là dei dati quotidiani (ieri 898 positivi in più) continuano a svuotarsi gli ospedali e questo è l’elemento più importante alla luce della prossima valutazione che assegnerà colori alle regioni.

Sarebbe stata accolta dal Governo la proposta dell’eliminazione dell’indice di Rt calcolato sui sintomatici, oltre all’eliminazione di altri parametri ancora previsti, che sono quelli che hanno impedito alla Sicilia di passare in zona gialla già da questa settimana.

Il governo infatti punta a basare il nuovo modello di valutazione del rischio contagio sull’incidenza dei casi Covid, mantenendo l’impostazione a 4 colori: la zona rossa scatterebbe con oltre 250 casi Covid su 100mila abitanti, arancione tra i 150 e i 250 casi, gialla tra i 50 e 150 casi, bianca fino a 50 a casi. Ma il passaggio in zona rossa avverrebbe anche se il livello di occupazione di area medica ospedaliera e area intensiva arrivasse rispettivamente al 40% e al 30%.

Ma occorre aspettare il monitoraggio di venerdì per avere un quadro chiaro, anche perchè va considerato l’andamento della pandemia nel suo complesso e non solo in base agli ultimi bollettini. 

In Sicilia la pressione sui pronto soccorso e sui posti letto degli ospedali è migliorata ma non decolla la campagna vaccinale. Ieri alla Fiera del Mediterraneo sono stati soltanto quattrocento quelli che si sono presentati (nelle fascia d’età tra i 16 e i 59 anni), in totale comunque si sono superate le 3500 somministrazioni in 48 ore.

Sono partite inoltre le vaccinazioni nei quartieri più difficili di Palermo, ieri è toccato al rione delle Zisa dove si sono somministrati venti vaccini in un’ora. Oggi invece dalle 9,30, i medici vaccinatori di Asp e struttura commissariale si recheranno al quartiere Zen, nei locali dell’associazione Zen Insieme. “Accanto agli ultimi” proseguirà giovedì 13, con le immunizzazioni in una delle comunità della Missione Speranza e Carità fondata dal missionario Biagio Conte. 

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