Il sipario di Spazio Franco si apre su #Scenapride: due anteprime teatrali, due repliche al giorno in quattro serate che mettono in scena le dinamiche di genere tradendo Shakespeare e il delitto di Giarre, che diede la spinta per la nascita di Arcigay nel 1980.
Due le produzioni a cura di Palermo Pride e Babel in collaborazione con Spazio Franco che vedono sul palco gli autori e attori Dario Muratore e Massimo Vinti con “Due Millimietri” (29 e 30 ottobre, alle 19 e alle 21) e “Sweet Transvestites” di Giuseppe Sangiorgi (6 e 7 novembre alle 19 e alle 21).
Lo Spazio Franco, ai Cantieri culturali alla Zisa, diventa spazio di elaborazione per i temi di genere grazie a due anteprime teatrali prodotte dal coordinamento Palermo Pride e dall’associazione culturale Babel che compongono la mini rassegna #Scenapride: a essere esplorate e messe in opera sono alcune delle dinamiche legate all’identità di genere e all’affettività che passano in un caso dalla cronaca anni Ottanta con il delitto di Giarre e nell’altro dal processo attoriale di immedesimazione nel personaggio fino alla scoperta di sé.
Con “Due Millimetri”, in scena giovedì 29 e venerdì 30 ottobre in doppia replica alle 19 e alle 21, gli attori e autori Dario Muratore e Massimo Vinti diventano due giovani adulti che, muovendosi in uno spazio-non spazio onirico ed elettronico, si domandano cosa significhi essere “quasi abbracciati” o come sia possibile tenersi “quasi per mano”. Un lavoro che si vuole porre come contraltare evocativo, come recupero e come inchiesta che risvegli le coscienze sul delitto di Giarre a quarant’anni da quando è stato consumato e come, infine, tributo a Giorgio e Toni: trovati morti ma ancora mano nella mano, uccisi dall’omofobia il 31 ottobre del 1980. Un delitto ancora oggi senza un colpevole che fece sbocciare il germoglio del movimento Lgbt+ in Italia: all’indomani del caso di cronaca, tra manifestazioni e proteste, i militanti diedero vita ad Arcigay.
Segue venerdì 6 e sabato 7 novembre, in doppia replica alle 19 e alle 21, Giuseppe Sangiorgi con il suo “Sweet Transvestite”: un titolo che è un chiaro riferimento al brano cardine del musical degli anni Settanta “The Rocky Horror Show” (diventato poi film col titolo The Rocky Horror Picture Show”) e che è una narrazione alternativa de “La dodicesima notte” di William Shakespeare. In scena Serena Barone, Oriana Martucci e Federica Palmeri per un progetto che inizialmente avrebbe dovuto coinvolgere un folto numero di attrici e attori in lungo percorso di ricerca sulla commedia ma che ha dovuto trasformarsi a causa delle limitazioni dettate dai protocolli attivi in contrasto del Covid. Ma, proprio il travestimento come necessità creativa diventa il centro del progetto e oltrepassa le interpretazioni di genere, che già sono caratteristica dell’opera shakespeariana. .
Un’interlocuzione, quella avviata tra Palermo Pride e Spazio Franco, avviata da diverso tempo e che segna un un passaggio importante per la storia della programmazione artistico-culturale del Palermo Pride. “Per la prima volta non ospitiamo spettacoli teatrali già prodotti ma ne siamo compartecipi fin dall’inizio – commenta il direttivo del coordinamento Palermo Pride – segno che il Palermo Pride e la sua elaborazione politica sono ormai in grado di stimolare l’atto creativo e fornire l’input anche alla realizzazione di opere teatrali”.
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